Quando i figli delle star diventano escamotage commerciali
Suri, Apple, Moses, Harper Seven, Lourdes, Amber Rose. Sono solo alcuni dei nomi folli dei figli delle star, troppo originali e unici per adeguarsi alla massa dei Maria, Matilde e Martina. La cantante Beyoncé e il rapper Jay Z non sono stati da meno e hanno dato alla loro bambina, nata lo scorso gennaio, il nome Blue Ivy. Con lo scopo di farlo diventare un marchio commerciale.
CHI È VENUTO PRIMA. La coppia di supermilionari ha infatti appena intentato, e perso, una causa contro una società di wedding planner chiamata appunto “Blue Ivy”, perché questa cambiasse nome. Il motivo? I due amorevoli genitori hanno intenzione di lanciare una linea di abbigliamento e accessori per bambini chiamata proprio con il nome della figlia, che pur non avendo compiuto neanche un anno ha già un patrimonio stimato di 1,1 miliardi di dollari. Gli avvocati del rapper e della popstar hanno così cercato di tutelare questa fortuna in via di sviluppo, schierandosi contro la povera Veronica Alexandra, la proprietaria della società di wedding planner Blue Ivy. Peccato che la signora abbia fondato la società nel 2009, ben tre anni prima della nascita dell’erede di Beyoncé.
LO STRAMBO SIGNIFICATO. Il motivo per cui Blue Ivy è stato scelto come nome per la piccola è questo: il blu è il colore preferito di Jay Z, e “Ivy” è il modo anglofono di leggere il numero romano quattro, “IV”, numero degli album che entrambi i genitori hanno composto. L’ignara wedding planner, invece, aveva scelto il termine “ivy”, che significa “edera”, come simbolo di dolcezza.
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