Contenuto riservato agli abbonati

La preghiera del mattino

Perché la sinistra proprio non riesce a fare i conti con la realtà dell’immigrazione

Di Lodovico Festa
24 Ottobre 2024
Il mix di ideologia e cinismo politico che sta dietro la campagna pro accoglienza di Pd e magistratura, il realismo di Starmer che spiazza Schlein, la prevalenza della linea “meloniana” in Europa. Rassegna ragionata dal web
Protesta contro Giorgia Meloni e Edi Rama davanti al centro accoglienza di Shëngjin, Albania, in occasione dell’arrivo dei primi migranti dall’Italia, 16 ottobre 2024 (foto Ansa)
Protesta contro Giorgia Meloni e Edi Rama davanti al centro accoglienza di Shëngjin, Albania, in occasione dell’arrivo dei primi migranti dall’Italia, 16 ottobre 2024 (foto Ansa)

Sulla Nuova Bussola quotidiana Eugenio Capozzi scrive: «L'immigrazionismo, ossia il “dogma” ideologico secondo cui i paesi occidentali dovrebbero accogliere tutti coloro che vogliono stabilirsi in essi, è una componente essenziale del progressismo politically correct o woke, che a partire dal tardo Ventesimo secolo ha rimpiazzato la vecchia retorica marxista del conflitto di classe con quella della rivincita delle minoranze discriminate. Il più totale relativismo culturale – che assolve a priori ogni dittatura, estremismo, integralismo dei popoli “altri” attribuendone regolarmente la colpa al cattivo imperialismo “bianco” – e l’utopia multiculturale, in base alla quale le civiltà sono destinate a mescolarsi e fondersi felicemente, sono tra i principali pilastri della visione del mondo integralmente relativista professata dalle élite di sinistra occidentali. Élite del tutto inabili a comprendere l’importanza fondamentale di dosare l’immigrazione con severità e rigore sufficiente a favo...

Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno

Articoli correlati