Omofobia. Roccella: «Legge illiberale che aumenta a dismisura il potere di applicazione dei magistrati»
Contro la legge sull’omofobia, «noi abbiamo fatto la nostra battaglia nel Pdl e nel Parlamento», dice oggi Eugenia Roccella sull’Avvenire. «Continueremo a farla, sapendo che in tutti i gruppi, compreso il nostro, ci sono posizioni molto diverse». La deputata del Pdl non è convinta dal testo che andrà in discussione alla Camera dei Deputati il 26 luglio, e promette di votare «a favore di tutte quelle norme migliorative, come la cosiddetta clausola di salvaguardia che esclude provvedimenti penali per chi, per ragioni culturali, etiche o religiose, si dice contrario ai matrimoni gay o propone modelli di sessualità basati sul diritto naturale».
LEGGE ILLIBERALE. Ai colleghi del Parlamento, l’esponente del centrodestra chiede di «tornare indietro» e rinviare l’approvazione delle nuove norme che introdurrebbero il reato d’opinione sull’omosessualità. «La legge Mancino», che tutela minoranze etniche e religiose, afferma Roccella, «non è la più adatta» per tutelare gli omosessuali dalle violenze. «La Mancino – spiega – è una legge per molti aspetti illiberale, che interviene sulle opinioni, criminalizzandole». Fu concepita sulla base di «motivazioni storiche, quelle di combattere il razzismo e l’antisemitismo», che tuttavia ne hanno fatto «una legge fortemente repressiva che non si addice assolutamente alla materia dell’omofobia». «Tra l’altro – chiarisce la deputata del Pdl – lascia troppo vago il concetto di discriminazione. E, dunque, aumenta a dismisura il potere di applicazione dei magistrati».
IL TESTO DI BRUNETTA. Sull’omofobia, prosegue, non c’è «alcuna emergenza da fronteggiare», nonostante abbiano potuto farlo pensare i numerosi casi registrati dai media che poi si sono rivelati falsi allarmi. «I rapporti internazionali non parlano affatto, a proposito dell’Italia, come di un Paese omofobico». «E quindi non c’è bisogno di nessuna legge emergenziale». La soluzione per approvare una legge che tuteli dalla violenza gli omosessuali? Roccella suggerisce di tornare al testo di Renato Brunetta, «che prevedeva l’introduzione nel codice penale di una aggravante specifica nei reati contro la persona: se, in sostanza, commetto una violenza in odio agli omosessuali, la mia pena è aumentata». «In questo modo – conclude – si combatte la violenza senza introdurre alcuna forma di reato d’opinione».
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11 commenti
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C’era uno detto il boccadoro ( Giovanni Crisostomo) . Caro moderatore, stretto parente di Berlicche, sappi che la pazievza è la virtù dei forti , in attesa di moderazione
Giacomo auguri dormi ancora. Si è svegliata persino la Roccella.
Dove sono le lobbies omosessuali? Ah le ho trovate. Nel vostro cervello. Come si dice, chi disprezza compra! La Roccella ha un passato opposto a ciò che professa ora di cui liberarsi, giusto? Bene, allora forse dovrebbe pensare prima di agire, visto che se non lo fa combina solo dei gran casini. Forza Galan!
Dopo una superficialissima ricerca in internet. Toh…un po’ di informazione gratuita.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/05/10/obama-diritti-passo-nella-storia-verso-rielezione/226065/
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/05/11/obama-dice-alle-nozze-affare-doro-donazioni/227145/
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/obama-pride-strizzare-locchio-allelettorato-gay-da-sempre-tra-i-primi-finanziatori-della-sua-38838.htm
http://www.cinemagay.it/dosart.asp?ID=24054
Ti faccio notare..tutti siti omofobi 😉
Finalmente si è svegliata anche la Roccella Viva la Vita
Si è svegliata persino la Roccella, che del compromesso aveva fatto la sua ragion politica (vedi legge 40 fertilizzazione in provetta) dobbiamo andare contro corrente per essre ortodossi, a Dio piacendo.
Vediamo se questi “cattolici” sempre pronti a starnazzare per difendere il capo supremo e i suoi interessi avranno il coraggio di uscire da governo.Scommettiamo che se a fine Luglio la Cassazione conferma la condanna lo faranno?
Che significa “uscire dal governo”? Fino a prova contraria, né Eugenia Roccella, né Alessandro Pagano ricoprono ruoli ministeriali. Sono semplici deputati. Quanto poi ad Alfredo Mantovano, non è più neanche quello: tutta la sua attività “politica” si riduce a scrivere articoli su “Tempi”. E Patrizia Paoletti Tangheroni (“Rosa d’Oro” vaticana per l’attività svolta nei parlamenti italiano ed europeo a favore della famiglia) non è più nemmeno consigliere comunale di Pisa. Altri cattolici d.o.c., nel PDL, proprio non ne conosco.
Lupi?