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I corsi di “educazione alle relazioni” e la scuola come capro espiatorio

Di Piero Vietti
24 Novembre 2023
Insegnando a "trattarsi con rispetto" a lezione non avremo più casi Cecchettin? La soluzione non è trasformare i prof. in "esperti" dell'emergenza mediatica del momento
Manifestazione Cecchettin educazione
Migliaia di persone partecipano alla fiaccolata dedicata alla memoria di Giulia Cecchettin, la 22enne universitaria di Vigonovo uccisa dall'ex fidanzato. Padova, 20 novembre (foto Ansa)

Nella corsa ad additare nel patriarcato e nella cultura maschilista del nostro paese le cause dell’omicidio di Giulia Cecchettin, uccisa dal suo ex ragazzo pochi giorni fa, la soluzione proposta da quasi tutti è stata quella di istituire nelle scuole corsi di “educazione alle relazioni”. «Noi dobbiamo sradicare dalla società italiana i residui di un maschilismo arcaico che umiliano la donna. Quindi dobbiamo partire proprio dalla scuola, dalla cultura, dalla formazione dei nostri giovani», ha detto il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, annunciando di volere investire 15 milioni di euro nella formazione dei docenti che dovranno insegnare agli studenti come trattarsi con rispetto.
Il patriarcato e l'educazione alle relazioni
Si assiste da giorni a una reazione emotiva per certi versi spropositata al terribile omicidio di Giulia Cecchettin, con generalizzazioni che spesso non tengono conto dei dati di realtà e sfociano in narcisistici mea culpa degli uomini e j’accus...

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