Si chiama Yassine Kansar l’attentatore islamico che ieri intoro alle 20 ha ucciso una persona ad Algeciras, in Andalusia, e ne ha ferite altre quattro con un machete. Un’ora e mezzo prima di accoltellare il parroco della chiesa di San Isidro, l’uomo era entrato in chiesa e aveva cercato di convertire i fedeli presenti. Ritornato poco dopo, ha aggredito il parroco e poi si è diretto verso la chiesa di Nuestra Señora de la Palma, dove ha ucciso il sagrestano. È stato arrestato dalla polizia mentre cercava di raggiungere la chiesa della Virgen de Europa. Le autorità indagano per «presunto attacco terroristico».
tratto da Acs – Ieri sera ad Algeciras, nella diocesi spagnola di Cadice e Ceuta, si è verificato un attentato nel corso del quale è rimasto ferito don Antonio R. Lucena, sacerdote salesiano responsabile della Cappella di San Isidro, mentre Diego Valencia, sagrestano della parrocchia di Nuestra Señora de la Palma, è stato assassinato. L’autore del gesto, un 25enne di origine marocchina, è stato fermato.
Algeciras come Saint-Étienne-du-Rouvray
L’attentato ha addolorato la comunità di Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), che esprime vicinanza alla comunità cattolica spagnola e in particolare alla diocesi di Cadice e Ceuta. «A prescindere dalla matrice del gesto, su cui dovrà esser fatta la necessaria chiarezza, si tratta dell’ennesima ferita alla comunità cattolica», commenta Alessandro Monteduro, direttore di Acs Italia.
«Torna alla memoria in queste ore quanto accaduto nel 2016 a Saint-Étienne-du-Rouvray con il martirio di padre Jacques Hamel. Ora come allora, istituzioni e opinione pubblica non devono restare impassibili, né devono sottovalutare questo tipo di eventi. Dobbiamo chiederci se stiamo facendo tutto il possibile per arginare ciò che può averli nutriti, vale a dire l’avversione contro la società europea, avversione ispirata da quell’ideologia politico religiosa che in tante aree del mondo, negli ultimi anni in particolare nell’area subsahariana dell’Africa, ha provocato innumerevoli vittime», conclude Monteduro.
Foto Ansa