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«I conflitti moderni non si vincono solo sul campo. Il verdetto delle armi è solo un preambolo. Ciò che conta davvero è la capacità di governare il disordine che segue». Intervenendo con un editoriale in prima pagina sul Giornale a proposito del conflitto in Iran, Gaetano Quagliariello, già ministro per le Riforme costituzionali, ha scritto che, osservando la storia recente delle guerre occidentali, dall'Iraq a Gaza, queste sono state «tutte perse nel dopoguerra. La lezione vale oggi più che mai, nel confronto tra Israele e Iran. La vera sfida è politica: gestire la transizione, evitare che l'auspicabile sconfitta di Teheran si trasformi in caos permanente».
Questa pareva essere anche la posizione del presidente statunitense Donald Trump che, già in campagna elettorale, aveva più volte insistito sul fatto che non fosse sua intenzione coinvolgere l’America in conflitti lontani dal proprio territorio.
A mio avviso, non c’è da stupirsi troppo. Nella dinamica politica è normale che vi sia ...
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