“Studia, che così un giorno vincerai al Milionario!” Avete capito mamme? Ora sapete come invogliare i vostri figli scavezzacollo, costantemente agli antipodi dal lavoro scolastico quotidiano. Questo è il consiglio finale che, Michela De Paoli, la casalinga di Pavia, trionfatrice del quiz condotto da Gerry Scotti “Chi vuol essere milionario” ha vergato nella lettera spedita al Corriere della Sera e che il quotidiano di Via Solferino ha segnalato in prima pagina. Una lettera molto particolare, in cui, la brava e fortunata concorrente, racconta le sue riflessioni all’indomani della vincita; riflessioni che sorgono dalla sua esperienza di persona colta e preparata, alla ricerca di un degno lavoro, che continua, nonostante le diverse migliaia di euro che si riverseranno sul suo conto corrente. E, raccontando la sua storia lavorativa, costretta, a suo dire anche a subire “mobbing”, la accomuna alla situazione di altre persone “Non so se siano tante o poche – afferma – ma ce ne sono, che potrebbero dare molto, ma non hanno l’occasione”.
Le ultime notizie che arrivano, proprio dalla De Paoli, dicono che per lei proposte di lavoro stanno arrivando: insomma, il combinato mediatico tivù-stampa, ha funzionato, e quindi ci si avvia al lieto fine. Ora, qui non vogliamo tediarvi con le trite e ritrite considerazioni da moralisti incartapecoriti che si scandalizzano a vedere questa beneamata repubblica, rassegnata ad essere fondata sui quiz televisivi e su tutto quello in cui è preminente il “lato B” (inteso come fortuna sfacciata) per potere aver diritto ad un posto di lavoro. Quello che ci sorprende è che proprio qualche giorno fa, un’altra lettera accorata era stata pubblicata in prima sul “Corrierone” e purtroppo non ha avuto le stesse reazioni positive: quella del presidente Berlusconi che chiedeva la collaborazione dell’opposizione per le riforme economiche. E se Silvio decidesse di concorrere al “Milionario”, Pierluigi lo ascolterebbe?