
Lettere al direttore
Meglio la finzione dei Maneskin dei dj youtuber

Caro direttore, sono uno dei tanti ultracinquantenni con la passione irrefrenabile per il mondo musicale. Passione a tutto tondo, ovvero ascolto, collezionismo e naturalmente concerti live, poco importa se negli stadi o nei pub sotto casa.
La passione ci porta anche ad essere dei mediocri musicisti, quelli da garage band, ovvero complessini che suonano brani rock in locali da 50/70 persone di capienza, ma che hanno in dotazione un piccolo palco dove una volta a settimana si può esibire anche chi non fa della musica la sua professione. Noi nati tra gli anni ’60 e ’70 dovremmo essere felici di essere ancora richiesti in questi locali, e di passare serate tra una birra ed un brano dei Led Zeppelin suonato con molta passione e poca tecnica.
L’onestà intellettuale mi porta ad ammettere che il successo è dovuto non tanto alla bravura, ma bensì all’assenza concorrenziale. I grandi assenti sono infatti i giovani. Nelle nuove generazioni le cantine ed i garage rimangono fedeli al loro utilizzo primario. Chi crea musica nel nuovo millennio lo fa nella propria cameretta, con i personal computer, file musicali, molta inventiva e buona conoscenza informatica.
Per fortuna in questi ultimi mesi qualcosa è cambiato. L’arrivo di quattro ventenni romani che con basso, batteria, chitarra e microfono riescono ad attirare l’ascolto di varie generazioni riporta le nuove leve ad imbracciare strumenti musicali come noi “matusa” facevamo alla loro età.
Tante le critiche lette da giornalisti professionisti o da colleghi musicisti nelle feste della birra campestri rivolte ai Maneskin. “È solo finzione”, “scimmiottano i classici del rock, ma manca la purezza”, “vogliono far credere di essere Sesso Droga e Rock’n roll, ma sono degli attori, non musicisti”.
Caro direttore, non so entrare in questa diatriba e sinceramente non provoca in me alcun interesse. Egoisticamente posso solo dire che un risultato lo vedo nella mia vita quotidiana. Mio figlio diciassettenne non ascolta più i dj youtuber, ma ultimamente si siede dietro la mia batteria con le cuffie e suona sopra i brani dei Nirvana.
Probabilmente anche lui non diventerà una rockstar, ma vivo nella speranza che passerà le prossime serate della sua vita sempre meno dietro uno schermo e magari in compagnia di altri suoi coetanei in uno spazio ristretto tentando di emulare altri musicisti, veri o finti che siano.
Antonio Azzarito – Luino (Va)
Carissimo Antonio, come potrà confermarti il comune amico Fabio, io di musica ci capisco meno di niente, quindi mi astengo da giudizi sull’arte dei Maneskin che così, a pelle, non sopporto. Ma capisco cosa vuoi dire e riconosco che in quel che affermi c’è un fondo di verità: almeno loro fanno qualcosa insieme, e non da soli nella loro cameretta. Non penso basti, ma almeno è un inizio migliore.
Grazie per la lettera e un abbraccio a te e a tutti i compagni di Luino (voi sì che siete una “banda” interessante).
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