MasterChef ricomincia senza sprechi. Le creazioni degli aspiranti chef saranno donate al Banco Alimentare

Di Paola D'Antuono
14 Dicembre 2012
Una collaborazione nata grazie al suggerimento di una volontaria della Colletta Alimentare, grande fan della trasmissione culinaria di Sky Uno.

Ieri è andata in onda la prima puntata di MasterChef, il programma di punta dell’inverno di Sky Uno. Il talent culinario quest’anno ha un motivo in più per meritare l’attenzione dei telespettatori: la Fondazione Banco Alimentare Onlus, infatti, si occuperà di recuperare le eccedenze alimentari generate dalle prove dei diciotto concorrenti in gara, per ridistribuirle gratuitamente ad associazioni ed enti caritativi. Un’idea nata dalla segnalazione di Emma, una giovane volontaria Giornata Nazionale della Colletta Alimentare nonché appassionata telespettatrice di MasterChef, che ha suggerito al Banco Alimentare l’idea di una nuova collaborazione con Sky, già media partner della Colletta Alimentare.

DA BORGHESE A CRACCO. Dopo Alessandro Borghese e la sua speciale ricetta per la Colletta Alimentare, la collaborazione tra MasterChef e il Banco è un altro passo in avanti per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle eccedenze di cibo attraverso il media più amato dagli italiani, la tv. Il programma donerà tutti i cibi preparati dai concorrenti che non sono stati assaggiati, toccati, che conservano le temperature standard e tutto ciò che non è stato utilizzato durante le prove e rappresenta un’eccedenza. La Fondazione Banco Alimentare spera che questa esperienza spinga anche le trasmissioni culinarie a donare il cibo cucinato nel corso delle puntate per evitare sprechi e aiutare chi ha bisogno.

SITICIBO. La collaborazione con MasterChef fa parte del programma Siticibo Ristorazione, nato a Milano nel 2003 con la finalità di recuperare il cibo invenduto nella ristorazione organizzata (mense aziendali, ospedali, refettori scolastici, hotel, catering etc.) e donarlo alle numerose strutture caritative che si occupano di offrire pasti ai poveri e che è stato possibile grazie alla Legge 155/2003, detta del Buon Samaritano, entrata in vigore in Italia – primo tra i paesi europei – il 16 luglio 2003.

@paoladant

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