
Massimo Ciancimino fermato: «Falso il documento contro De Gennaro»
Tanto va la gatta al lardo, che ci lascia lo zampino: da oltre due anni Massimo Ciancimino ha prodotto (a dismisura) ai magistrati di Palermo documenti sulla presunta trattativa Stato-Mafia (alcuni clamorosamente falsi, come raccontato da Tempi). Dopo aver investito con le sue dichiarazioni anche altre procure (tra cui quella di Caltanissetta, dove ha accusato Gianni De Gennaro, ex collaboratore di Giovanni Falcone, ex capo della Polizia e attuale capo del Dis, dipartimento informazioni sulla sicurezza, di aver preso parte seppur con un ruolo defilato alla trattativa), oggi Ciancimino jr. è stato fermato.
È stato arrestato dalla Dia mentre era in auto lungo l’autostrada all’uscita da Bologna, coi familiari, diretto in Francia per trascorrere le vacanze pasquali. Ciancimino ora si trova in questura a Bologna. «Mi si contesta – afferma – la falsificazione di un documento sugli oltre 250 consegnati ai magistrati. Ho sempre detto di non conoscere l’origine del materiale che fornivo alle procure. Non comprendo però il fatto che mi venga contestato il pericolo di fuga visto che ho sempre collaborato e nei prossimi giorni sarei tornato a Palermo per essere sentito dai magistrati».
Non è la prima volta che si parla di anomale “manomissioni” dei documenti presentati da Ciancimino. È già accaduto nel caso dei celeberrimi pizzini che avrebbero dovuto provare la trattativa, nel corso del processo al generale dei carabinieri, ed ex numero uno del Sisde, Mario Mori: fu lo stesso Mori a provare in aula che tali pizzini risultavano con tutta probabilità copiati ed incollati ad arte. Una tesi che è stata suffragata anche dai risultati di una perizia scientifica commissionata dal Tribunale di Palermo che giudica Mori (come anticipato da Tempi). La notizia tuttavia, all’epoca, passò del tutto sotto traccia, anche se nei mesi precedenti alle accuse di Ciancimino contro Mori era stato dato l’onore delle prime pagine.
Solo alla fine del 2010 Ciancimino ha parlato ai magistrati di Caltanissetta che indagano sulle stregi del ’92 di Gianni De Gennaro: il quale lo ha subito querelato; notizia che stavolta ha avuto molto risalto sui media. Proprio in seguito a quella denuncia di De Gennaro (Junior infatti è indagato a Caltanissetta per calunnia), Ciancimino è stato fermato oggi da agenti della Dia di Palermo su ordine della procura palermitana. In uno dei documenti consegnati da Massimo Ciancimino, una fotocopia di un presunto foglio redatto dal padre Vito Ciancimino, nell’elenco di personaggi che avrebbero preso parte alla cosiddetta “trattativa Stato-mafia” c’è anche il nome di De Gennaro.
Ma, secondo una perizia ordinata dalla Dda e consegnata oggi ai magistrati che conducono l’inchiesta, il procuratore aggiunto Antonio Ingroia e i sostituti Nino Di Matteo e Paolo Guido, si evincerebbe che il nome di De Gennaro sarebbe stato scritto in epoca successiva alla redazione del manoscritto. Il documento inoltre sarebbe in contrasto con quanto dichiarato dallo stesso Ciancimino durante gli interrogatori resi alla procura di Palermo.
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