Masseroli risponde a Pisapia: «Milano non è in bancarotta»

Di Redazione
08 Agosto 2011
Il capogruppo Pdl a Palazzo Marino al Corriere: «Spiace che Pisapia usi quei toni e scelga di andare contro chi lo ha preceduto per giustificare le sue scelte politiche. Anche perché in questo momento scagliarsi l'uno contro l'altro non fa bene alla città».

A Carlo Masseroli, ex assessore all’urbanistica e ora capogruppo del Pdl a Palazzo Marino, la lettera di Pisapia (in cui il sindaco di Milano spiegava ai cittadini il perché di una serie di azioni) proprio non è andata giù.

E oggi, in un’intervista al Corriere, la contesta punto per punto. 

  1. «Pisapia non rispetta il suo stesso programma», che prometteva di privilegiare il prelievo sull’utilizzo-consumo della città rispetto al prelievo sui redditi.

  2. «Non è vero che nel bilancio c’è una voragine». Nel bilancio 2010 sono rimasti, secondo Masseroli, almeno 80 milioni di spese non obbligatorie, con cui si poteva evitare l’aumento del costo del biglietto. Incremento che potrebbe incrementare l’utilizzo dell’auto.

  3. Addizionale Irpef. È ingiusta «e poco ha a che fare con il bene comune». L’esenzione colpirà soprattutto le fascie medie e quelle debole.

 Per questo Masseroli, che ha preso l’abitudine di portare in aula un pinocchio di legno di arancione vestito, per settembre annuncia battaglia. Un refente per ogni quartiere, opposizione il più coesa possibile: obiettivo, insistere sul Pgt.  

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