Mamma agguerrita smonta punto per punto tutte le bugie del grillino Pizzarotti sul Quoziente Parma

Di Giuliana Marcon
06 Febbraio 2013
Lettera della portavoce del Comitato famiglie di Parma che smentisce tutte le dichiarazioni del sindaco. Il paradosso qual è? Che «hanno tolto anche alle famiglie più povere»

Pubblichiamo una lettera di Giuliana Marcon, portavoce del Comitato famiglie Parma a seguito della decisione della giunta grillina guidata da Federico Pizzarotti di abolire il Quoziente Parma, ossia il Fattore famiglia della città.

Gentile Direttore,

Pizzarotti ci ha mentito. Ha mentito a me e ha mentito a Grillo, in data 3 febbraio sotto il palco di Parma al termine del suo intervento. Sono uno di quei genitori che quella sera si è presentato in piazza con il passeggino vuoto. Ho seguito on line il consiglio comunale di ieri e sono profondamente amareggiata da quanto emerso:

1) Non è vero che ad essere colpite dagli aumenti sono le famiglie più ricche. L’abolizione del Quoziente Parma confermata ieri in consiglio comunale, ha aumentato le rette di TUTTI, anche delle famiglie con ISEE di 6560 euro, con aumento maggiore quanto maggiore è il numero dei figli. E questa non è una mia supposizione, lo confermano i dati che ci sono stati consegnati direttamente dalla vicesindaco Paci. A titolo di esempio le faccio il mio caso personale, ampiamente documentabile: 5 figli, ISEE di 20 mila 100 euro, aumento della retta del nido per la più piccola a gennaio: 73%.

2) Ieri in consiglio comunale è stato ripetutamente detto che il Quoziente Parma era iniquo, perché l’importo in denaro che veniva scontato sulla retta alle famiglie più povere era minore dell’importo in denaro scontato alle famiglie più ricche. Già questa affermazione è discutibile perché non tiene conto della proporzionalità (la retta degli ISEE più alti è ovviamente più alta e rimane ampiamente più alta pur avendo uno sconto quantitativamente maggiore). Ma diamola pure per vera e fondata. Cosa hanno fatto Federico Pizzarotti e la sua giunta per rendere la situazione più equa? Hanno tolto il beneficio a TUTTI. Hanno tolto anche alle famiglie più povere. Questa è l’equità? E cos’hanno proposto in alternativa? NULLA. Meglio, ci hanno detto: studieremo una soluzione più giusta e più equa. Lo dicano a chi ha già tolto i bimbi dal nido adesso.

3) Un’altra bugia detta ieri in consiglio comunale: aumenteranno le rette il prossimo anno solo per ISEE superiori a 32 mila euro al nido e 36 mila euro alla materna. Sul nido, pur avendo richiesto maggiori dati, sappiamo dal bando, in effetti, soltanto che sopra i 32 mila euro si pagheranno 650 euro al mese (1300 per 2 figli), che chi ha ISEE da 32 mila pagherà 542 euro, chi ha ISEE fino a 6360,17 pagherà 55 euro. In mezzo, nulla ancora è dato sapere. Per le materne, invece, è chiaro che gli aumenti partono da ISEE di 20 mila euro (ISEE da ricchi no?)

4) Infine l’ultima bugia di Pizzarotti, la più grossa: domenica sotto il palco ha detto a me e a Grillo che non si poteva fare altro: a causa del debito non ci sono i soldi, non c’era alternativa. Bene, l’assessore Gino Capelli, il giorno dopo, dice che gli aumenti non c’entrano col debito. E finalmente durante il consiglio comunale di ieri esce dalla bocca dell’assessore ai servizi sociali Laura Rossi la verità sui motivi che hanno portato all’aumento in corso d’anno delle rette attraverso l’abolizione del Quoziente Parma. E’ stata una scelta politica, perché i soldi si potevano trovare e non si è voluto farlo. Riporto stralci delle parole della Rossi come riferite sulla stampa:

“Finisce qua, questo strumento ha dietro una strumentalizzazione ideologica e politica perché le famiglie veramente in difficoltà non sanno che farsene del Quoziente Parma. […] Stiamo parlando di uno strumento politico che fa comodo al centro destra e alla fondazione Forum”.

Riporto ancora affermazioni della Rossi questa volta dette prima del consiglio comunale in modo a mio parere poco rispettoso del consiglio stesso:

“in merito alla protesta di circa una decina di persone a margine dello Tsunami tour di Beppe Grillo, sul Quoziente Parma c’è una polemica strumentale e meramente elettorale. E’ un cavallo di battaglia usato da alcuni partiti per far passare questo strumento come aiuto alle famiglie bisognose. In realtà il Quoziente Parma non è utile a questo scopo e anzi il suo costo peserebbe su chi realmente necessita di una mano”.

Nulla di più lontano dalla realtà. Mentre parlava, mi venivano in mente le riunioni del Comitato famiglie Parma di cui faccio parte, nato solo il 26 gennaio e che conta già 200 famiglie aderenti (quindi almeno 400 persone), le mail che ci scambiamo giornalmente. Ciò che mi passava per la mente era: di cosa sta parlando? MAI, ripeto, MAI tra di noi si è parlato di partiti. Non ho idea di che cosa hanno votato e/o voteranno quelle famiglie e non interessa a nessuno di noi. Anzi, mi correggo, a volte è capitato che qualcuno dicesse: “ho votato Pizzarotti e non è detto che non voti 5 stelle alle politiche”. Il Quoziente Parma non è per noi uno strumento politico, ma ci aiutava concretamente. PUNTO. Ci è stato tolto in corso d’anno e ora molti di noi sono in difficoltà. PUNTO. I figli sono un valore oggettivo, per tutti, che una buona amministrazione dovrebbe  riconoscere anche dal punto di vista economico, questo ci unisce, nient’altro e tantomeno l’appartenenza politica. L’amministrazione Pizzarotti, in questo caso, sta facendo il contrario di quel che Grillo dice sui palchi dello Tsunami Tour. Lascia indietro le famiglie con figli, quando si dice che nessuno dovrebbe essere lasciato indietro.

Cordiali saluti

Giuliana Marcon, portavoce del Comitato famiglie Parma

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2 commenti

  1. Massimo

    Eh, va!
    Che fiume in piena!!

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