
Magnaschi (ItaliaOggi): «Tedesco, Pd garantista? Ci ha abituato a questi salti logici» – Rassegna stampa/2
Pierluigi Magnaschi, direttore di ItaliaOggi, ha selezionato per Tempi le notizie più importanti della giornata: «L’Onu è un ente ridicolo, carico di speranze, ma che approva modifiche solo quando il mondo è già cambiato. Fini è uscito allo scoperto, deve dimettersi da presidente della Camera. Il Pd è garantista a corrente alternata, non ha una direzione politica, si contraddice di continuo. La Costituzione ormai è inadeguata al sistema delle istituzioni pubbliche».
L’Onu ha approvato le sanzioni contro Muammar Gheddafi per la repressione dei manifestanti che va contro i diritti umani.
Finalmente è caduto il muro dell’ipocrisia e nessun giornale ne ha parlato. Su ItaliaOggi abbiamo ricordato che nel 2003 la Libia venne addirittura eletta alla presidenza della Commissione delle Nazioni Unite per i diritti umani con tre soli voti contrari. E nove mesi fa, la Libia è stata eletta membro del Consiglio dei Diritti umani delle Nazioni Unite con 155 voti a favore su 192. Anche il Tribunale dell’Aja la vuole processare ora, invece doveva farlo prima. L’Onu è un ente ridicolo, carico di speranze, ma che approva modifiche solo quando il mondo è già cambiato: si prostra davanti ai potenti e si indigna contro gli ex potenti. Se i giornali non dicono queste cose è solo perché viviamo in un mondo imbevuto di retorica.
Gianfranco Fini ha partecipato a diverse trasmissioni televisive e ha anche dichiarato che se il progetto di Futuro e Libertà fallirà, si ritirerà dalla politica.
Fini ha gettato la maschera, che già non riusciva a coprirlo granchè: non è più tollerabile che sia presidente della Camera. Va in tv e fa un’azione politica diretta che è inconcepibile con il suo ruolo, che è imparziale. Poi è inutile che faccia promesse pubbliche se poi non le mantiene: aveva detto che si sarebbe dimesso dalla terza carica più importante dello Stato se fosse stato dimostrato che la casa di Montecarlo appartiene al cognato. Questo è stato dimostrato e lui è ancora lì. I giornali, i politici e anche l’opinione pubblica non hanno più il senso del ridicolo ormai.
Il Senato è stato chiamato a votare sulla richiesta di arresto dell’ex assessore alla Sanità della Regione Puglia Alberto Tedesco. Su di lui pesano le accuse di concussione, corruzione, turbativa d’asta, abuso e falso. Il Partito Democratico è indeciso sul da farsi, se mostrarsi giustizialista come con Silvio Berlusconi o garantista.
Un partito non può essere garnatista a correnti alternate, lo fa notare giustamente Pierluigi Battista sul Corriere. Il Pd però ci ha abituato a questi salti logici. Del resto, Pierluigi Bersani la scorsa settimana è andato a Radio Padania a dire che la Lega non è razzista. Peccato che la settimana precedente Zingaretti avesse detto che il razzismo della Lega era paragonabile a quello dell’apartheid sudafricana e la Finocchiaro che i leghisti sono razzisti a 24 carati, quindi purissimi. Questa politica fatta solo di convenienze e nessun principio riempie di discredito chi esercita la leadership politica.
Il presidente della Corte costituzionale Ugo De Siervo ha dichiarato che la Corte non è di parte, anche se un politico continua a chiamarli comunisti.
Invece sono di parte e la Costituzione viene stiracchiata da una parte e dall’altra. Anche un presidente della Repubblica bravo come Giorgio Napolitano si mette a entrare nel gioco politico quando fa il suo lavoro. E’ colpa della Costituzione, non rispecchia più il sistema delle istituzioni pubbliche e va cambiata. Il problema è che c’è una parte politica che continua a dire: “Non si tocca”.
0 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!