Magnaschi (ItaliaOggi): «Tedesco, Pd garantista? Ci ha abituato a questi salti logici» – Rassegna stampa/2

Di Redazione
02 Marzo 2011
Pierluigi Magnaschi legge per Tempi le notizie più interessanti di oggi: «E' caduto il muro dell'ipocrisia, l'Onu è ridicola: si prostra davanti ai potenti e si indigna contro gli ex potenti. Fini non è più sostenibile come presidente della Camera. Il Pd non ha una direzione politica, si contraddice di continuo. La Costituzione deve essere modificata»

Pierluigi Magnaschi, direttore di ItaliaOggi, ha selezionato per Tempi le notizie più importanti della giornata: «L’Onu è un ente ridicolo, carico di speranze, ma che approva modifiche solo quando il mondo è già cambiato. Fini è uscito allo scoperto, deve dimettersi da presidente della Camera. Il Pd è garantista a corrente alternata, non ha una direzione politica, si contraddice di continuo. La Costituzione ormai è inadeguata al sistema delle istituzioni pubbliche».

L’Onu ha approvato le sanzioni contro Muammar Gheddafi per la repressione dei manifestanti che va contro i diritti umani.

Finalmente è caduto il muro dell’ipocrisia e nessun giornale ne ha parlato. Su ItaliaOggi abbiamo ricordato che nel 2003 la Libia venne addirittura eletta alla presidenza della Commissione delle Nazioni Unite per i diritti umani con tre soli voti contrari. E nove mesi fa, la Libia è stata eletta membro del Consiglio dei Diritti umani delle Nazioni Unite con 155 voti a favore su 192. Anche il Tribunale dell’Aja la vuole processare ora, invece doveva farlo prima. L’Onu è un ente ridicolo, carico di speranze, ma che approva modifiche solo quando il mondo è già cambiato: si prostra davanti ai potenti e si indigna contro gli ex potenti. Se i giornali non dicono queste cose è solo perché viviamo in un mondo imbevuto di retorica.

Gianfranco Fini ha partecipato a diverse trasmissioni televisive e ha anche dichiarato che se il progetto di Futuro e Libertà fallirà, si ritirerà dalla politica.

Fini ha gettato la maschera, che già non riusciva a coprirlo granchè: non è più tollerabile che sia presidente della Camera. Va in tv e fa un’azione politica diretta che è inconcepibile con il suo ruolo, che è imparziale. Poi è inutile che faccia promesse pubbliche se poi non le mantiene: aveva detto che si sarebbe dimesso dalla terza carica più importante dello Stato se fosse stato dimostrato che la casa di Montecarlo appartiene al cognato. Questo è stato dimostrato e lui è ancora lì. I giornali, i politici e anche l’opinione pubblica non hanno più il senso del ridicolo ormai.

Il Senato è stato chiamato a votare sulla richiesta di arresto dell’ex assessore alla Sanità della Regione Puglia Alberto Tedesco. Su di lui pesano le accuse di concussione, corruzione, turbativa d’asta, abuso e falso. Il Partito Democratico è indeciso sul da farsi, se mostrarsi giustizialista come con Silvio Berlusconi o garantista.
Un partito non può essere garnatista a correnti alternate, lo fa notare giustamente Pierluigi Battista sul Corriere. Il Pd però ci ha abituato a questi salti logici. Del resto, Pierluigi Bersani la scorsa settimana è andato a Radio Padania a dire che la Lega non è razzista. Peccato che la settimana precedente Zingaretti avesse detto che il razzismo della Lega era paragonabile a quello dell’apartheid sudafricana e la Finocchiaro che i leghisti sono razzisti a 24 carati, quindi purissimi. Questa politica fatta solo di convenienze e nessun principio riempie di discredito chi esercita la leadership politica.

Il presidente della Corte costituzionale Ugo De Siervo ha dichiarato che la Corte  non è di parte, anche se un politico continua a chiamarli comunisti.

Invece sono di parte e la Costituzione viene stiracchiata da una parte e dall’altra. Anche un presidente della Repubblica bravo come Giorgio Napolitano si mette a entrare nel gioco politico quando fa il suo lavoro. E’ colpa della Costituzione, non rispecchia più il sistema delle istituzioni pubbliche e va cambiata. Il problema è che c’è una parte politica che continua a dire: “Non si tocca”.

Articoli correlati

0 commenti

Non ci sono ancora commenti.