Contenuto riservato agli abbonati

Lettere al direttore

Lo strano ragionamento di Fontana sul fine vita

Di Emanuele Boffi
23 Novembre 2024
Il governatore lombardo dice che è la cittadinanza a spingere la politica a fare una legge sul suicidio assistito. Più che la cittadinanza a noi paiono giornalisti e giudici
Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia (foto Ansa)
Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia (foto Ansa)

Vorrei ringraziare Tempi e il consigliere Matteo Forte per il lavoro sul fine vita in Lombardia. L'aver riportato quanto detto durante le audizioni avvenute in Regione ha aiutato a capire meglio le ragioni per cui un voto sarebbe stato non solo costituzionalmente e giuridicamente inadeguato rispetto al tema trattato (mi riferisco agli interventi di Zanon, Eusebi, Vimercati), ma anche umanamente devastante (penso a quello che hanno detto Frigerio, Maltoni, Brizio, Polesana). Devo tuttavia aggiungere che ho letto con un certo sconcerto l'intervista che il presidente della Regione Attilio Fontana ha rilasciato al Corriere della Sera il giorno dopo. Oltre a far intendere di aver votato "no", Fontana si dice convinto che si debba regolare il fine vita con una legge. Il presidente insiste sul fatto che la richiesta di regolamentazione arrivi dalla società e dai cittadini e qui, secondo me, casca l'asino. Perché è vero che i radicali hanno raccolto le firme, ma è anche vero - come già aveva c...

Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno

Articoli correlati