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Su Startmag Pierluigi Mennitti scrive: «Nonostante le dichiarazioni di impegno, restano significative le difficoltà per la Germania nel garantire un appoggio militare continuativo all’Ucraina. Il governo Merz ha manifestato chiaramente l’intenzione di assumere un ruolo guida in Europa, ma la realtà operativa pone numerosi ostacoli. Pur avendo formalmente sospeso il freno al debito per le spese militari, Berlino sconta anni di sottovalutazione delle proprie forze armate e una capacità industriale limitata nella produzione di armamenti moderni. Gli aiuti finora inviati a Kiev hanno esaurito gran parte delle risorse disponibili nelle scorte tedesche. Il problema è reso ancora più complesso dall’incertezza sul futuro del sostegno statunitense. Un eventuale disimpegno di Donald Trump potrebbe lasciare l’Europa priva di un architrave strategico. Secondo alcuni analisti Washington potrebbe anche subordinare la sicurezza europea a concessioni in altri ambiti, come i dazi commerciali o i diritt...
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