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È tornato alla ribalta nei contenuti di stile di vita l’hotel sudcoreano che offre ai suoi clienti un’esperienza unica: sentirsi chiusi in un carcere. Si chiama “Prison Inside Me”, è situato a 80 chilometri a nord-est di Seul e se ne parlava già nel 2018. Al costo di 100 sterline a notte si riceve un trattamento simile al regime 41-bis. Non stupisce che l’ipotesi di questo soggiorno faccia di nuovo capolino, magari per rinfrescare le idee a chi è a corto di trovate assurde da offrire a una sofisticata clientela nostrana.
Tutto può far colpo, infarcito di retorica sul benessere. Il prodotto può esser molto ben venduto parlando di disintossicazione dal lavoro e dai social, occasione per riconnettersi con se stessi, meditazione favorita dall’assenza di ogni comodità.
In realtà, essere chiusi a chiave in una cella, ricevere pasti attraverso una finestrella, non avere alcun contatto con l’esterno, espletare solo le funzioni essenziali (mangiare, dormire, andare in bagno) è la trama perfetta...
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