La taglia della Regina Elisabetta II è ancora un affare di stato

Di Elisabetta Longo
06 Novembre 2012

Da oggi la domanda “Ma chi è che produce quegli improbabili tailleurini della regina Elisabetta?” ha una risposta. Il nome della colpevole è Angela Kelly, sarta personale di sua Maestà dal 1994, che esce adesso con un libro dedicato a tutti i vestiti confezionati in occasione del Giubileo.

BOZZETTI. Una squadra di dodici persone collabora con Angela per dare vita ai completi color pastello tanto amati da Elisabetta, e viene studiato nel dettaglio anche ogni accessorio, perfino l’ombrello che è stato usato per la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici. Solitamente per ogni occasione Angela compone quattro bozzetti, tra i quali poi la Regina sceglierà quello adatto. Nei giorni del Giubileo sono stati talmente tanti i capi da produrre da richiedere un aiuto extra in sartoria. Una volta scelto il modello lo si realizza in cotone grezzo, per capire come sarà ultimato, e infine si crea il capo definitivo nel tessuto scelto, chiffon, seta, lino o lana non importa. Per i tanto amati cappellini si procede nello stesso modo, ma con un prototipo in paglia.

L’AGENDA. Importantissimo segnare in agenda ogni singolo incontro e tailleur indossato, per evitare di fare gaffe alla Angela Merkel, e anche perché a seconda del contesto viene scelto un colore d’abito differente, per poter spiccare di più nelle fotografie. Quando poi la regina si reca a provare l’abito, prima della consegna, non ammette nessuno se non la sarta Angela e i suoi fedeli cani corgis. Insomma, i segreti del guardaroba di Elisabetta sono stati rivelati, eccezione fatta per quello più importante. Che taglia porta la Regina? È un segreto di stato, custodito gelosamente dalla sarta di fiducia.

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