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La notte che ha incominciato a piovere, la signora Ida non riusciva a prendere sonno nel suo casolare sulle colline dietro Cesena. Non pioveva da mesi – nel greto del torrente vicino frusciavano le lucertole tra le pietre. Ma quella notte s’era messo a piovere forte, e andava avanti da ore. Pioveva con rabbia. Il rumore dell’acqua nella gronda teneva sveglia Ida. Troppa acqua su quel vecchio tetto di tegole rosse. Vecchio quasi quanto lei, che aveva 86 anni. Vedova di Orazio, carpentiere, e madre di Ivan, che ora viveva in America ed era diventato un professore di Fisica all’università.
E dunque quella notte, come sempre del resto, Ida era sola – eccezion fatta per Argo, il cane di suo marito, un segugio rosso, e per la gatta Ade, rossa anche lei, ora incinta, la pancia grossa. (Ade, in verità, già dalla mattina era scomparsa). Nella camera l’antico letto mat...
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