
La Gran Bretagna e la chimera di produrre bambini con tre genitori genetici (ormai si può arrivare fino a sei)

Gran Bretagna, embrioni con tre genitori. Con 382 voti favorevoli e 128 contrari la Camera dei Comuni ha detto sì alla tecnica che permette la creazione di embrioni con tre genitori. L’intento, come al solito, è presentato sotto le migliori intenzioni. Sfruttando il dna di tre genitori genetici, si dice, si permetterà a donne portatrici di malattie mitocondriali gravi di avere bambini senza trasmettere le loro patologie. Portata avanti dai ricercatori dell’università di Newcastle, la tecnica è stata presentata come la soluzione per quelle «donne che vivono nella paura di tramandare ai propri figli una condizione dolorosa», come ha detto obert Meadowcroft, ad della Muscular Dystrophy Campaing.
SI INSEGUE UNA CHIMERA. Ma non tutti sono convinti, anzi. Contrari al “bebè su misura” si sono dichiarate la Chiesa cattolica e quella anglicana, ma anche associazioni come Human Genetics Alert e numerosi scienziati ed esperti di bioetica. Tempi.it ne aveva parlato a suo tempo con Josephine Quintavalle, la più nota esponente laica del movimento pro-life britannico: «I giornali inglesi – ci aveva detto, quando ancora infuriava il dibattito – ne hanno parlato come di un semplice scambio di mitocondri, mentre si tratta di un progetto fantascientifico eugenetico di cui poco si sa e che si prefigge la creazione di esseri umani con due mamme e un papà, manipolando il corredo genetico degli embrioni». «Il tentativo – aveva osservato Quintavalle – è quello di prendere un ovocita per cambiargli parte del corredo genetico inserendone un altro sano proveniente da una donatrice e poi di fecondare questo ibrido con lo spermatozoo del marito, compagno o donatore che sia. Oppure di prendere un embrione con un corredo genetico che si suppone malato per togliergli il nucleo sano e impiantarlo in un altro embrione. Se sono fattibili queste cose? Non si sa. Quel che è certo è che si manipoleranno tanti esseri umani. L’esito può essere nullo oppure mostruoso».
Si approva una procedura di cui non si conoscono le conseguenze, «perché tanto, poi, esiste l’aborto. Stiamo facendo una strage e seminando sempre più morte». E la felicità dei genitori? «È l’imprevedibile a farci contenti o i nostri progetti asfissianti e ristretti? Ribadisco: manipolando la realtà ci scaviamo la fossa da soli. Quello che sta accadendo è l’esito spaventoso di una chimera».
FINO A SEI GENITORI. Eugenia Roccella, parlamentare di Area Popolare e da sempre attenta osservatrice su tali questioni, ieri ha diramato un comunicato in cui ricorda che già «quindici anni fa l’autorità regolatoria americana, la FDA, bloccò procedure analoghe per l’elevato grado di malformazioni che producevano. Oggi si propongono procedure un po’ diverse per ottenere lo stesso risultato, con la giustificazione di evitare malattie ereditarie trasmesse dai mitocondri. Ma non si tratta di una terapia, bensì di una pesante e invasiva manipolazione genetica. È la stessa comunità scientifica ad avanzare dubbi su una tecnica ancora altamente sperimentale, quando l’obiettivo (l’esclusione di alcune patologie) si può ottenere attraverso strade più sicure. La verità è che si attuano esperimenti sempre più azzardati sulla qualità dell’umano e sulla procreazione, senza applicare il più elementare principio di precauzione. Ormai si possono avere fino a 6 genitori, tra compravendita di ovociti, uteri in affitto, e manipolazioni genetiche varie; in questa confusione le relazioni di maternità e paternità perdono ogni significato».
Foto inseminazione artificiale da Shuterstock
Articoli correlati
47 commenti
I commenti sono chiusi.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!
Se un giorno sarete malati (spero mai) e la ricerca scientifica e’ l’unica speranza per una guarigione cambierete opinione ne sono certo.
Peccato che quanto proposto in Inghilterra non sia una cura, ma una vera e propria manipolazione dell’embrione.
Pedro,non nasconderti..parla chiaro che è più utile a tutti..non siamo al cinema,per quanto simpatico come quello di Walt Disney!
No non siamo al cinema hai detto bene. Ma non siamo neache piu’ nel medioevo. Se c’e’ un problema, io cerco di risolverlo. Se c’e’ una sofferenza fisica o psicologica, almeno io, cerco di risolverla. Il mezzo scelto non e’ eticamente accettabile o va contro i principi religiosi di qualcuno ? non me ne frega niente con tutto il rispetto. La sofferenza deve essere conbattuta con ogni mezzo. La sofferenza non e’ catartica (come se fosse una purificazione…una caratteristica commune a tutte le religioni monoteistiche). Se volete soffrire o portare la croce (come dite voi) liberissimi di farlo ma non potete esigere che altri soffrano perche’ voi o le vostre religioni hanno certi principi. Se c’e’ un modo di eliminare la sofferenza, ripeto tutti i mezzi vanno bene. Ovvio che se lei mi dice di prendere un essere umano vivente e di farci degli esperimenti non sono d’accordo. Ma cellule embrionali etc etc quelle non sono ancora persone per cui si puo’ fare. Altrimenti arriveremo a proteggere persino gli spermatozoi..Un altra pazzia tale uguale a quella degli animalisti (nell’altro senso) che lottano per dare gli stessi diritti degli essere umani agli animali..Orwel ne sarebbe entusiasta nella fattoria degli animali…saluti!
Caro Pedro, uno che si erge a paladino della scienza, dovrebbe almeno sapere quando inizia, per tutti i libri a livello universitario del mondo ( non dico quelli divulgativi per il popolino gnurante , che con lo stesso autore magari dicono altro ), cioè con l’unione del gamete femminile e maschile.
In quel preciso istante si ha un nuovo essere umano, unico ed irripetibile in tutta la storia : prova a consultare un qualsiasi testo scientifico, c’è scritto persino nel libro di scienze delle medie di mio figlio, ma prova con testi di embriologia, biologia, fisiologia a livello universitario !
Certo , un tempo si poteva trovare del materiale a sostegno della tesi che un africano o un ebreo non fossero pienamente appartenenti al genere umano, ma oggi tutta la comunità scientifica, nei testi ufficiali, di tutto il mondo, è totalmente d’accordo nel definire essere umano l’embrione !
Cosa sarebbero queste “cellule embrionali ” ? Sono cellule di un essere umano, unico ed irripetibile, mica cellule del fegato di un adulto !Se distruggendo queste cellule, distruggi l’embrione, hai distrutto un essere umano !
Se tu non eri stato un embrione, a quest’ora non c’eri , caro Pedro !
Studia !
Certo che ho studiato. Ci sono due punti fondamentali: 1) come le dicevo occorre tracciare una linea dove si dice chiaramente, questo di tutela e questo no. Se fosse come dice lei, l’aborto fino al 3 mese sarebbe un omicidio quando invece sappiamo che non e’ cosi 2) c’e’ un principio di legge (quindi di regole per tutti). Proprio la legge dice che la vita fino al 3 mese puo’ essere soppressa in presenza di certe situazioni (L. n. 194). Se non fosse cosi, le ripeto tutto dovrebbe essere difeso quindi anche gli spermatozoi. Lei puo’ pensarla che la vita cominci dall’unione dei due gamete, per conto mio puo’ pensare che inizi con un bacio ma non e’ questo il punto, il punto e’ che la legge e la scienza sostiene che quella non e’ “ancora” vita da tutelare. Tutto qui. Cerchiamo di rilassarci tutti (Giovanna e EquesFidus) che non serve a nessuno affrontare questi temi con posizioni idelogiche. Ne la fecondazione, ne l’aborto ne il fatto di avere 3 genitori…dietro a queste situazioni ci sono persone che soffrono, quindi ogni caso e’ a se.
Certo che ho studiato. Ci sono due punti fondamentali: 1) come le dicevo occorre tracciare una linea dove si dice chiaramente, questo di tutela e questo no. Se fosse come dice lei, l’aborto fino al 3 mese sarebbe un omicidio quando invece sappiamo che non e’ cosi 2) c’e’ un principio di legge (quindi di regole per tutti). Proprio la legge dice che la vita fino al 3 mese puo’ essere soppressa in presenza di certe situazioni (L. n. 194). Se non fosse cosi, le ripeto tutto dovrebbe essere difeso quindi anche gli spermatozoi. Lei puo’ pensarla che la vita cominci dall’unione dei due gamete, per conto mio puo’ pensare che inizi con un bacio ma non e’ questo il punto, il punto e’ che la legge e la scienza sostiene che quella non e’ “ancora” vita da tutelare. Tutto qui. Cerchiamo di rilassarci tutti (Giovanna e EquesFidus) che non serve a nessuno affrontare questi temi con posizioni idelogiche.
Come quelle che presenti tu, confondendo volontariamente gameti con un essere umano con proprie caratteristiche e peculiarità, cioè l’embrione. Il fatto che la legge sostenga, con non poche contraddizioni, che l’embrione non è umano fino al terzo mese e poi sì, è un problema legale, non medico: è evidente che la vita umana è tale sin dal concepimento, e che non sono presenti salti nello sviluppo dell’essere umano. Difatti, l’aborto è un omicidio, a prescindere da ciò che dice la legge, e proprio per questi motivi; uno spermatozoo, invece, non è un essere umano proprio perché manca delle caratteristiche proprie di un essere umano (quale un corredo genetico diploide, per esempio) e non può generare da solo una nuova vita, bensì necessita di un ovulo per poter dare origine ad un nuovo membro della specie umana.
Perché dovrei rilassarmi, quando ti squalifichi da solo e dimostri la tua ignoranza a favore di ciò che sostengo?
Caro Pedro, e quale è il momento preciso in cui l’aborto non è più un omicidio ? E allora, i bambini disabili che possono essere soppressi legalmente fino al sesto mese ? Come lo chiameresti ? La legge non dice che non sia una cosa brutta un bel po’, ma afferma che prevale l’interesse dell’adulto e che comunque dovrebbe essere una soluzione estrema, perché si tratta dell’uccisione di un figlio.
Poi, non è che uno si alza la mattina e dice secondo lui quando inizia o non inizia la vita umana : per la SCIENZA il momento in cui inizia una nuova vita umana, unica e irripetibile in tutta la storia , è quello della fecondazione !
E ti preavviso che qui stuoli di untuosi non sono riusciti a produrre mezza di mezza letteratura scientifica ufficiale che attesti il contrario, nonostante uno sforzo titanico !
Mentre in TUTTI i testi scientifici a livello universitario, che ho prodotto in quantità in passato, se vuoi li cito per la centesima volta, anche in inglese, si attesta che una nuova vita umana, che prima non c’era e ora c’è, si ha nel momento della fecondazione !
Nemmeno conosci la differenza tra embrione e gamete; andiamo bene…
Rispondi a tono, e senza deridere cafone
Ringrazia il Cielo che non rispondo a tono, troll.
Ti commenti da solo poveraccio
Cosa vuoi rispondere ad un tale che confonde il gamete (spermatozoo) con l’embrione umano? Controbattere significherebbe che tu abbia portato delle affermazioni e non scritto frasi a caso, dove confondi medicina ed eugenetica, ribadendo un’assoluta e volontaria assenza di etica, riuscendo pure ad infilarci il Medioevo ed il luogo comune che le religioni vogliono la sofferenza (ignorando che la medicina, come la intendiamo oggi, fiorisce proprio con il cristianesimo, grazie alla concezione biblica del medico come inviato da Dio a curare la sofferenza del mondo, non solo quella fisica), esordendo pure con un “meglio di Walt Disney”, che non c’entra un tubo con tutto il resto. Io ormai l’ho imparato da tempo: con voi troll non si deve stare tanto ad argomentare, se non per controbattere alle più perniciose idiozie che vengono sparse sul web e che, periodicamente, vengono riproposte (anche perché fanno parte del prontuario del perfetto anticlericale; tolte quelle, queste spariscono); no, bisogna fare proprie le armi dell’ironia e della facezia. Se ho imparato qualcosa è che spesso una risata basta a seppellirvi, e che Satana ha più paura di un cuore allegro che di dieci teologi; perciò vai, torna pure alle tue argomentazioni eugenetiche ed ignoranti, nella tua prospettiva dell'”essere contro”: contro la Chiesa, per principio, ma anche “contro” tutto ciò che non ti fa comodo (come l’etica), in una prospettiva perfettamente nichilista.
Pedro
” Ma non siamo neache piu’ nel medioevo. Se c’e’ un problema, io cerco di risolverlo. Se c’e’ una sofferenza fisica o psicologica, almeno io, cerco di risolverla. Il mezzo scelto non e’ eticamente accettabile o va contro i principi religiosi di qualcuno? non me ne frega niente con tutto il rispetto. ”
Già partendo dal “medioevo” parti male, con un pregiudizio secondo il quale in quell’epoca si tollerava la “sofferenza fisica e psicologica” e che dovevano arrivare quelli che la pensano come te per …”risolverla”. Mentre nel medioevo nascono gli ospedali, preciso, la Chiesa li fa nascere. E tralasciando il fatto che la fede nel medioevo faceva l’uomo più sereno di quanto potesse essere in altre epoche, non trovi ostacoli da parte della Chiesa a curare le “sofferenze”, non trovi encicliche contro la medicina nella storia della chiesa, mentre trovi grandi medici.
Ma il perno del tuo discorso è un altro: l’ammettere la circostanza che anche se “Il mezzo scelto non e’ eticamente accettabile … (tralascio il credo religioso) …. non te “ne frega niente”. Questo il punto. Evidentemente per te l’etica non è l’essenza stessa di cosa è una persona e ritieni di fregartene in quanto trovi legittimo l’uso di essere umani (l’embrione lo è) per i propri fini. Ovviamente dirai che non è così forte del fatto che a maggioranza si può stabilire cosa è un essere umano (con l’embrione si è fatto così) . Deduci cosa ne risulta il tuo senso di civiltà.
Che spettacolo !! Manco Walt Disney ci sarebbe arrivato !!
Paolo e Nino,basta con le mistificazioni e i giochetti con le parole,anzi no..qui c’é in gioco la vita umana,la dignità e verità della natura umana…ma quale cura di malattie genetiche? neppure gli americani e tanti degli stessi inglesi ci credono..chiamiamo le cose con il loro vero nome,senza giocare a nascondino,…dicesi eugenetica,edulcorata fin che volete ma sempre eugenetica é.Qui sta la barbarie,caro Nino;la sperimentazione di proprie teorie e pruriti ideologici(magari con businnes dietro l’angolo-v.pillola del giorno dopo,preservativi nelle scuole ecc-)sulla pelle degli esseri umani,viventi e destinati alla vita come gli embrioni fin dal loro stadio iniziale.Le malattie genetiche si possono e si debbono curare per altre vie,più rispettose eticamente e più certe scientificamente senza facili e comode scorciatoie!!
@Maurizio: perdonami, ma tu mescoli troppe cose. Per esempio, mi spieghi cosa c’entrano i preservativi nelle scuole (ti risulta che siano normalmente distribuiti?) con gli esseri viventi e perfino con gli embrioni?
Le malattie genetiche si possono e si devono curare, con vie più certe scientificamente. Sull’etica invece, poiché l’etica è personale, io non sono d’accordo. Se una legge consente una determinata azione, questa è possibile. Poi noi possiamo eseguirla o meno secondo la nostra etica ma non possiamo imporre la nostra etica agli altri.
E l’eugenetica è un’altra cosa
Daniele,il tuo apparentemente ben dettagliato resoconto non é per nulla convincente e a dirlo non sono io,poco afferrato nel linguaggio medico,ma,come già detto da altri,dalle stesse autorità scientifiche e politiche americane che per prime avevano tentato la stessa strada per poi abbandonarla per manifesta irrilevanza e corrispondente pericolosità,ed anche un’autorevole primario del Policlinico Gemelli(scusate non ricordo il nome)oggi intervistato su Tv2000…mentre trovo mistificatorio il servizio,stassera,sul Tg1 perché con perfetto copia-incolla dalla Bbc(evidentemente)non parla mai dei forti dubbi del mondo scientifico ma mette la questione solo sul piano etico come per ghettizzarlo e cosi ridurne la portata…che,per me,rimarrebbe di per sé ugualmente grave.In ogni caso,i due aspetti vanno congiuntamente considerati e,così,averne una più corretta lettura.
D’accordissimo con Giuseppe!!
Nino,ancora tu?..ma possibile che non ti renda conto del livello di barbarie cui stiamo scivolando in nome dei diritti civili e della libertà,del progresso scientifico!!
Fermiamoci o la distruzione dell’umanità sarà più vicina anche senza atomiche o effetto serra:é la distruzione dell’umano il problema più grave…quello già provato sotto Hitler e Stalin torna sotto mentite spoglie..altro che problema tecnico! Sveglia!!!!
@Maurizio: e quale sarebbe il livello di barbarie? la cura di una malattia? Se la tecnica fosse sicura sarebbe solo un passo avanti per la scienza. Non lo è, e per questo, solo per questo, io non condivido la decisione inglese.
E’ il trionfo di Hitler: eutanasia, aborto, manipolazioni genetiche, tutto in nome della “razza ariana”. Chi pensava che il nazismo (o il comunismo) fosse stato sconfitto decenni or sono si deve ricredere: è sopravvissuto, e continua a sopravvivere. Una lunga scia di sangue che parte dagli eugenetisti di inizio ‘900, prosegue coi forni crematori degli ebrei e finisce in Planned Parenthood e in questi folli. Costoro non vogliono creare malattie: costoro vogliono creare “l’uomo perfetto”, perfezione dietro cui si nasconde la più totale mostruosità diabolica. Stiamo andando verso Gattaca, e solo la Chiesa cattolica (e la confessione anglicana, ma considerato il loro essere soggetti al cesaropapismo ed alla corruzione dei costumi e della morale mi chiedo quando dureranno) si oppone; Dio chiederà conto anche di questo.
Eques, sei sempre piu invasato…
sono riusciti ad impedire la trasmissione di malattie genetiche e non va bene?
Stai male perche abbiamo corretto imperfezioni che rappresentano il fallimento del tuo dio, dimostrandoti e ricordandoti che non è onnipotente?
Shiva101 …ovvero un pozzo senza fondo.
“abbiamo corretto”?
Tu ti metti in mezzo nel correggere?
Che correggi tu? 🙂
La medicina, quella che cura le persone ha trovato nella Chiesa una alleata. La Chiesa ha inventato gli ospedali. Ti è stato detto milioni di volte ed in quel zuccone non ti entra.
Quella che si fa oggi è una manipolazione che non ha come obbiettivo la salute. Ma una presunta perfezione ed un mercato. Cose che soddisfano le aspettative di egoisti e debosciati.
Venisi, sei sempre più uno stolto troll…
No, non va affatto bene: anzitutto, perché non si tratta di una cura, bensì di una modifica al patrimonio genetico della cellula eucariote in un essere umano. Forse a te, sicuramente ignorante in materia di biologia, sembra poca cosa; a me sembra una enormità. Trovo inoltre ridicolo il tentativo, messo in opera da altri, di ridurre i mitocondri a meri simbionti primordiali, quando in alcune discipline si parla tranquillamente di DNA mitocondriale umano (e non solo), proprio perché vi sono diversità tra specie e specie (spesso in settore ininfluenti per l’espressione genica dell’organulo, ma non è questo il punto).
Dio è onnipotente ed infinitamente buono, proprio per questo è morto sulla croce anche per i poveretti che soffrono di simili malattie; tuttavia, le malattie mitocondriali trasmissibili sono molto rare, troppo rare per giustificare un approccio del genere. Di solito, infatti, se i mitocondri non sono efficienti l’organismo in questione, semplicemente, non si sviluppa e muore.
L’Inghilterra è diventata la patria delle invenzioni pazzoidi.I numerosi anglomani continentali cosa diranno ?
C’è un limite che non va varcato , è indubbio. Anche l’eutanasia è un orrore che specula sulla sofferenza.
Quando leggo di questi esperimenti genetici mi vergogno di appartenere al genere umano. Se fossi Dio avrei già da tempo incenerito il pianeta come Sodoma e Gomorra.
Ma fortunatamente non sono Dio e la sua Misericordia comunque non è infinita….pagheremo tutto.
In base a quello che ho capito (leggendo non solo Tempi) non mi sembra una scelta saggia, soprattutto perché la tecnica a quanto pare non è abbastanza affidabile e non sono noti i potenziali rischi legati a questo processo sul bambino, anche dopo la sua nascita.
Ti turba solo l’affidabilità della tecnica. Il resto ti lascia indifferente? Se la tecnica migliora possiamo essere felici?
Intendo: se si superano le quisquilie di carattere tecnico un bambino con i suoi 6 genitori, possono far parte di quel giocoso mondo tuo con coppie ( ma ora i numeri perderanno significato) bellissime ed educatissime gay bdms ecc ecc.? Oppure c’è un limite, una cosa che fa raggiungere pure a te la soglia di schifo?
Si, mi turba la affidabilità tecnica. Se la tecnica fosse perfetta (ma il problema è che pare non lo sia e che i problemi possano essere tanti) non mi preoccupa l’idea che ci sia un bambino nato da due genitori, di cui uno dei due (la donna) ha utilizzato un suo ovulo in cui è stato trapiantato un DNA mitocondriale sano al posto di quello malato (DNA mitocondriale che con il DNA del nucleo, che è quello che si fonde con il DNA del nucleo del seme maschile non c’entra niente). Il parallelismo con il trapianto di un organo importante lo trovo molto azzeccato.
Caro Nino, chi cerca, trova azzecato il paragone che gli fa urgenza. Un individuo è tale perché – etimolgicamente – non è separabil, non si può smontarlo come un mobile componibile: e non è nemmeno programmabile, come un software. La tecnica non è al di sopra dell’etica solo perché ci sono etiche differenti, essa rientra nel confronto fra etiche “in competizione” nè più né meno come tutte le altre cose che sono opera dell’uomo. Disporre di un essere umano è una forma di sopraffazione che è giusto impedire: un trapianto riguarda un organo di un individuo già riconosciuto come soggetto morale e di diritto: chi non ha ancora questa possibilità, va difeso. E la tecnica medica ha il dovere etico di trovare il rimedio al disagio delle persone, senza ridurle a un prodotto da laboratorio.
@ Nino
Ma io ti voglio tranquillizzare, non ti voglio turbato o in ansia, saperti così mi farebbe stare male. Tenero e mite Nino, se possono tranquillamente abortire per qualsiasi futile motivo i bambini (io li chiamo cosi) sani, pensi che possono avere problemi di abortire quelli ai quali riscontrano il minimo difetto? Sei tranquillo adesso? Non ci pensare.
So benissimo che sei un inguaribile ottimista. Ed in questa discussione di fronte ad una tecnica che in maniera inequivocabile apre scenari di un certo tipo, che di fatto consente una manipolazione, in quadro generale (nel campo della psicologia, pediatria, giuridico ecc) punta a venire incontro a sempre più insistenti pretese da parte di egoisti patologici, tu ti soffermi su una “buona intenzione” . Non ti smentisci mai.
Ometti che se tutto quello che finora è stato sostenuto da te e quelli che la pensano come te è giusto, apologhi del poliamore, il parlare di “un bambino nato da due genitori” appare il patetico ed ipocrita tentativo di mistificare la vostra natura.
Infatti , tralasciando la possibilità tecnica, ammesso e non concesso che non sia possibile fare ORA gli obbrobri che intende l’articolo, la questione riguarda solo il tipo umano che sei tu (e l’Arboscelli sopra). E le domande da porsi sono per me queste: Cosa hai tu contro ad un bambino con 3 genitori? Con 4? Con 5? con 6?. Tu che associ amore a qualsiasi pulsione incontrollata e che trovi “bellissimi “ gente che non sa controllare i propri i propri piaceri di umiliare e farsi umiliare (BMDS a te caro) . Hai ostacoli morali? Per me no.
@Raider: se è possibile, ed è etico, trapiantare un cuore in un atro essere umano che altrimenti morirebbe perché senza quell’organo non si può vivere, perché non è etico trapiantare un DNA mitocondriale in una cellula che altrimenti darebbe vita ad un essere umano con gravi malattie genetiche?
Dal mio punto di vista (opinabile ovviamente) il problema qui non è la sostituzione del DNA mitocondriale, ma il fatto che le conseguenze di tale sostituzione non sono note, o almeno non sono abbastanza consolidate scientificamente. E’ questo che mi fa dire che, se proprio una donna vuole avere un figlio, può adottarlo, oppure ricorrere alla ovodonazione.
E devo dire che anche qui leggo delle contraddizioni su quel che speso si afferma in questo sito, dove spesso si sminuisce il ruolo di madre quando questo ruolo non è biologico, quando si amplifica la “differenza” tra chi è madre e anche madre biologica, e chi è “solo” madre.
@Toni: ti tranquillizzo io, non ho bisogno di essere tranquillizzato. Per il resto, forse non hai letto l’oggetto dell’articolo
@ Nino
Intendi che non ho letto
“La Gran Bretagna e la chimera di produrre bambini con tre genitori genetici (ormai si può arrivare fino a sei) ”
A me sembra che il titolo esprima preoccupazioni aldilà delle buone intenzioni.
Arboscelli per esempio scrive di una professoressa che è andata a spiegare in tv ma non ” è entrata nel merito di volere convincere il pubblico verso un’idea o un’altra, ma voleva che chi avesse un’opinione a proposito se la fosse fatta sulla realtà, non su quello che si pensa possa comportare”
Io invece sono fissato proprio sul cosa può “comportare”. Poi che un professoressa vada in tv per difendere un “metodo” su cui lavora sono portato dentro di me a rielaborarlo immaginando un pescivendolo che difende la propria merce dicendo che è roba buona, non che è poco fresca (anche se lo è). Come vedi sono un tipo semplice.
Ma dovresti conoscermi ormai. Sai che sono relativamente poco interessato al tema e mi incuriosiscono di più le posizioni espresse dai partecipanti.
Per questo le domande che ti ho rivolto sopra che ti sintetizzo:
Egr. Signor Nino,
immaginiamo la possibilità tecnica di fornire ad una creatura una bagaglio genetico di sei persone di genere maschile, che soddisfi psicologicamente l’aspettativa d’ognuno di queste sei persone di avere in quella creatura “qualcosa di se”. Tu che credi che a due maschi basta che amino per essere due genitori (e vaf… la mamma) che ostacoli trovi se ad amarlo sono tre? e se lo amano in 4? e se dicono (e noi ci crediamo sulla parola) di amarlo in 5? e se fossero 6 a scoppiare d’amore?
Tralascia che ti sembra una ipotesi surreale…. concepiscila come possibile. Tu trovi ostacoli di carattere morale per dire di no? O ritieni che se si avvertisse da certuni tale esigenza la cosa sarebbe fattibile, anzi , lecita?
E’ una curiosità che ho su di te che sei generoso a vedere situazioni bellissime dove io le vedo rivoltanti.
Non esprimo un giudizio di valore su ciò che scriverai, è solo per vederti meglio.
Provo a risponderti: un bambino è l’evoluzione di un embrione a sua volta prodotto della evoluzione di un ovulo fecondato, ovvero l’unione di un ovulo femminile con uno spermatozoo maschile. Questo a me sembra il limite invalicabile. In effetti l’articolo parla di bambini con tre genitori genetici, ma tu diresti che un bambino cui è stato trapiantato il cuore ha quattro genitori genetici? io no. resta un bambino con due genitori genetici cui è stato trapiantato il cuore, e i genitori genetici sono due.
Quello che nel caso citato dall’articolo viene “trapiantato” nell’ovulo è il DNA mitocondriale, che non influisce sul DNA dell’ovulo fecondato, cioè quello che contiene le caratteristiche del bambino ottenute dall’unione del DNA dell’uomo con quello della donna (tanto è vero che il DNA mitocondriale resta quello dell’ovulo, ovvero della donna, e può portare con se delle gravi malattie genetiche).
Quindi per me esistono ed esisteranno sempre e solo due genitori genetici e parlare di 3 o 4 genitori genetici non ha senso.
Che poi un bambino possa essere allevato da due uomini o da due donne e crescere sano forte e libero esattamente come crescerebbe in una famiglia “tradizionale” è tutto un altro discorso.
Tra l’altro ti faccio notare che, soprattutto in passato, i bambini venivano allevati spesso da 3, 4 o più persone che li amavano (pensa alle famiglie in cui gli uomini emigravano e restavano le donne, sposate e nubili, che accudivano i bambini) ed anche oggi conosco bambini che vengono allevati più dai nonni (quattro se è fortunato) che dai genitori.
Diciamo che in parte la butti (come spesso capita, su questo sito) in caciara ?
Che poi due persone si possano amare, anche se sono dello stesso sesso, capisco che per te è orrorifico e satanico, ma la realtà è che capita ed è un evento “naturale” anche se meno frequente di due persone di sesso diverso che si amano. Che possano avere un progetto di vita insieme, anche quello capita. Che possano aver desiderio di avere dei figli capita anche quello. Ma sto andando OT. quello che non capisco è perché qui ci si ostina spesso a parlare di rapporti a 3, 4 ecc di cui almeno in italia non abbiamo traccia (si, è vero, c’è la poligamia, ma in Italia è vietata, è fuori legge).
Credo che tu non hai letto il mio post, e se l’hai letto te la sei fatta alla larga da quello che ti chiedevo. Del resto noto che tu, che certo non sei del mestiere, ti allinei ad una interpretazione dei fatti, guarda caso quella più rassicurante ed anche più in linea con posizioni ufficiali. Io che non sono del mestiere, ma abbastanza convinto che per la qualità delle pretese che si fanno sempre più insistenti, l’esito di certe manipolazioni sono scontate. Basterebbe pensare come sono emerse in pochi anni cose impensabili ( ed in parte ridicole) per renderti conto che tutto tende a creare mercato e soddisfazione di desideri chiamati diritti. Se tu non te ne accorgi è perché fai parte del problema.
Conoscendoti nel tuo modo di operare avevo introdotto il discorso con un “ammesso e non concesso”. Ma tu, spacciatamente, hai dribblato , mi accusi di buttala in caciara e non hai sostanzialmente risposto a delle domande precise volte a capire chi sei tu.
Quando hai scritto il “Ti faccio notare….” credo che mi hai involontariamente dato una indicazione precisa: non te ne frega niente. Se ci fossero sei genitori a te va bene. Quella degli emigranti, non so chi te la data l’informazione che i figli abbandonati crescevano meglio. Forse un sentito dire dei tuoi amici gai e sado-maso bellissimi, ma è antropologicamente una corbelleria colossale . Se vuoi ti spiego il perché. Vuoi?
Del resto le motivazioni che seguono con la chiamata in causa dei nonni è addirittura puerile. Non perché i bambini non possano crescere bene, per questo possono crescere bene anche in una baraccopoli, possono essere figli di prostitute e crescere bene, possono essere stati abbandonati in un orfanotrofio e crescere bene. Ma tutte queste situazioni non portano a concludere che le situazioni disperate sono auspicabili. Significa solo che spesso gli essere umani non sono fatti di vetro e che a dispetto delle circostanze possono “venirne fuori”.
Poi quando dici che i nonni (che io amo come figura) possono sostituire i genitori, o peggio che due maschi accalorati che pensano giocare a mamma e papa, mi confermi che non solo che non sei un buon genitore (lo credo veramente) ma che addirittura non ne hai la più pallida idea. Sei formale ed insensibile.
PS: Aggiungo che se due persone dello stesso sesso pensano di amarsi, non me ne frega niente (altro che orrofico e satanico) . penso solo che non possono essere così egoisti da pensare che hanno diritti di possedere bambini.
Scusami, tu stai dicendo in pratica che non condanni tanto la tecnica in sé, la condanni in quanto è una porta aperta a chissà quali future aberrazioni?
Continuo a notare che hai scarsa fiducia nell’umanità, e che emuli altri commentatori che non potendo entrare del merito la buttano effettivamente in caciara, denigrando (gratuitamente) la persona invece di confrontarti sulle idee.
Pazienza!
Guai agli o.g.m.!!! Sul mais, sulle carote, sui pomodori, sule vacche e i maiali non si può fare nessun miglioramento genetico [anche se una verza o.gm., magari, mi darebbe una cassoeula più buona, tanto per dire ….].
Sull’uomo invece si può fare di tutto.
Dove sono gli ambientalisti, di solito pronti a scandalizzarsi e a invocare il “principio di precauzione” per ogni stupidata?
Abito in UK e per televisione si e’ detto un po’ di tutto anche qui. Da come e’ stata presentata dai giornali, che fanno titoli un po’ di richiamo per vendere copie o indurre i lettori a cliccare, sembrava si parlasse di mescolare DNA diversi per ottenere bambini le cui cellule avevano materiale genetico di tutti e tre. Oggi pero’ una dottoressa che e’ stata chiamata da un programma a spiegare di cosa si tratta veramene, ha chiarito il concetto di cosa succede in pratica. Non e’ entrata nel merito di volere convincere il pubblico verso un’idea o un’altra, ma voleva che chi avesse un’opinione a proposito se la fosse fatta sulla realta’, non su quello che si pensa possa comportare.
In parole semplici, si cambia il DNA dei mitocondri delle cellule. Questi hanno un proprio DNA, che non e’ lo stesso delle cellule che lo ospitano. Quando sono presenti difetti nel DNA mitocondriale, il portatore ha grossi problemi tra cui dolore ( direi costante, ma mi sono dovuto distrarre in quel momento quindi non posso essere sicuro ).
Parlare di tre genitori e OGM ( o anche chimera ) quindi e’ fuorviante. Il DNA delle cellule della persona e’ quello originale. Il paragone piu’ azzeccato, ha detto, sarebbe il trapianto. Alla fine anche chi ha organi donati da altre persone puo’ essere considerato una chimera o con parti derivanti da genitori multipli, visto che nel suo corpo e’ presente DNA di altre persone.
La mia opinione non e’ cambiata, ma almeno e’ una scelta informata – fin dove posso arrivare io in materia medica – piuttosto che una ripetizione a pappagallo quello che ha detto qualcun altro che forse non si e’ neanche disturbato di tentare di capire cosa succede
I paragoni, anche se sono scelti con cura – talvolta, proprio per questo, quando i paragoni sono troppo ‘mirati’ -, possono rivelarsi fuorvianti: il trapianto è eseguito su un individuo già formato e cosciente: intervenire sulla struttura del dna è un’altra cosa. Che perfino negli U.S.A., dove, sembra, tutto ciò che è nuovo suscita interesse e entusiasmo, abbiano detto di no, sia pure per ragioni cliniche, mediche e non etiche, dovrebbe fare comprendere che – per restare al paragone fatto dalla dottoressa inglese – i “trapianti di genitori” non sono qualcosa di neutro o che possa essere ridotto, come pensa Arboscelli, alla variante multipla di un déjà vu: “Anche chi ha organi donati può essere considerato una chimera o con parti derivanti da genitori multipli”: no, chi ha organi che gli stati trapiantati, in quanto formato e venuto al mondo, non è un multiplo, è un individuo completo.
Cos’e’ un trapianto di genitori, e chi ne ha parlato e dove? Di sicuro la dottoressa che citi quelle parole, o paragone, non li ha usati…
Poi cosi’ a occhio hai provato ad indovinare la mia opinione in materia, che non ho espresso, ed hai cannato…
Forse una variante multipla di un deja vu l’ho anche avuta. Non riuscendo a capire cosa voglia dire, non posso escluderlo.
Allora: o Arboscelli finge di non capire il paragone della dottoressa;
– o dimostra involontariamente che ha solo fatto finta di capire quello che gli conveniva; e infatti,
– deve fingere che la sua opinione in materia, anche non espressa, non sia chiara dalle cose che scrive;
– e lui, che, come scrive alla fine, non esclude quello che non capisce, dice che gli altri hanno provato a indovinare
– quello che lui non ha avuto il bisogno di scrivere solo perché era evidente.
Ora, per evitargli che lui stesso debba indovinare quello che pensa, si farà notare a Arboscelli:
– Raider non ha affermato che la dottoressa ha parlato di “trapianto di genitori”: dove lo ha letto, Arboscelli, che io avrei ripreso alla fonte questa espressione da me usata per ragioni, che, forse, Arboscelli conoscerà se promette di leggere solo quello che ho effettivamente scritto e di rileggere attentanente quello che ha scritto lui sul fatto che la sua opinione non è cambiata, la si conosceva da altri interventi e è desumibile dal contenuto del suo post? Da nessuna parte.
– Attribuire a me quello che non ho detto è una cosa inspiegabile, ma spiega a sufficienza come Arboscelli sia incline a non dire quello che pensa lui, visto che – pappagallando anche senza fiatare – non ha bisogno di ripetere a pappagallo l’opinione su chimere e mitocondri 1, 2, 3.
Siccome la dottoressa aveva fatto un paragone fra espianto e impianto di mitocondri e trapianti di organi, ho inteso porre io un paragone fra il trapainto di mitocondri e una sorta di trapianto di genitori, per dire come la penso io, sbagliando o no e non costringere Arboscelli a non dire come la pensa lui.
Il déjà vu si riferiva al fatto che assistiamo al tentativi di destrutturare l’essere umano all’origine, alla nascita; la nascita dall’accoppiamento eterosessuale doventa qualcosa di opzionale, di meno igienico, di meno sicuro, rispetto alle possibilità della “tecnica riproduttiva.” E comunque, la pensi – nel caso – Arboscelli, fra le cose che non ha bisogno di dire e in efetti, non ha detto c’è l’insostenibilità di un paragone – che pare di capire a lui suoni azzeccato – fra il trapianto di organi, che riguarda un individuo con una identità genetica dertivata dalal coppia che lo ha generato e un trapianto di mitocondri, che manipola un individuo in formazione.
Non sono ( per quanto possa farmi un’idea limitata visto che non sono un esperto in materia ) personalmente favorevole all’ uso di questa tecnica. Era questo il déjà vu a cui ti riferivi?
Ho riportato la spiegazione in termini facilmente comprensibili di una persona qualificata in campo medico. Se ne hai altri, di persone competenti ovviamente, e vuoi condividerli penso che possa fare un favore a tutti.
Gli esseri umani sono in formazione fino alla fine dell’adolescenza, se intendi crescita. Non sono favorevole a questa tecnica, ma sono favorevole ai trapianti su pre-adolescenti.
Le schermaglie sul déjà vu sono, appunto, un déjà vu e non insisterò su quello che Arboscelli dice per non rispondere di quello che aveva detto prima.
Mi creda, Arboscelli, di polemizzare sul piano personale non ho alcuna voglia né interesse: e infatti, se ci fa caso, non ho cominciato io: e dunque, vorrei. almeno, finirla io, sul déjà vu.
Ciò che conta era quello che lei non ha voluto prendere in considerazione all’inizio, siccome le era parso più utile concentrarsi su altre cose: chiaro che non mi riferivo alla crescita, quando parlavo di formazione, ma della costituzione che fa di un individuo, appunto, qualcosa di unico e indivisibile fin dal corredo mitocondriale.
Questo è un punto dirimente. Ma le confesso che, a quanto pare, mi sono sbagliato, sono lietissimo di essermi sbagliato e di sapere che lei è contrario quanto me a questa tecnica. Trascorra una bella serata a Londra, città che adoro.