La famosa presentatrice tv inglese Bakewell non esce mai di casa senza le sue disposizioni sul fine vita

Di Elisabetta Longo
08 Aprile 2013
La conduttrice tv Joan Bakewell ha cominciato a riflettere sul fine vita quando, dopo una caduta, è rimasta sulla sedie a rotelle per un lungo periodo.

C’è chi ha nel portafoglio, in mezzo alle tessere fedeltà dei supermercati e le carte di credito, una tessera che certifica il modo in cui vuole morire. Una tessera che ha sopra scritto “do not resuscitate me”, cioè non usate defibrillatori nel caso in cui il possessore della card subisca una crisi cardiaco-respiratoria perché non vuole continuare a vivere. A raccontare di averne una è la conduttrice tv Joan Bakewell, volto storico della tv inglese dagli anni Sessanta. Oggi Bakewell, baronessa, ha raccontato al Times che nella sua vita non aveva mai pensato a disposizioni sulla morte fino a quando, in seguito a una frattura al piede, non ha dovuto trascorrere un lungo periodo di tempo su sedia a rotelle.

LIBERTÀ DI SCELTA. «I ministri devono ascoltare ciò che la gente vuole. I medici dovrebbero smettere di tenere attaccati alle macchine pazienti che in realtà non vorrebbero vivere oltre» ha detto la presentatrice 79enne. «Vorrei che il Parlamento inglese finalmente dibattesse su questo. Penso che la gente sarebbe felice di avere la possibilità di scegliere cosa fare della propria vita, senza le intromissioni dei medici». Oltre alla card nel portafoglio, Joan Bakewell ha anche dato precise indicazioni al suo avvocato e alla sua famiglia su cosa fare nel caso succeda un «cataclisma».

REGOLAMENTARE L’EUTANASIA. Le affermazioni della baronessa Bakewell stonano con l’impegno che ha prestato nella precedente legislatura britannica, quando rappresentava la “voce degli anziani”. Bakewell portava avanti una campagna per migliorare l’assistenza sociale dei 1,7 milioni di anziani inglesi che vivono nella povertà, ma avendo più volte dichiarato pubblicamente l’auspicio di una regolamentazione dell’eutanasia, si è attirata le ire di molte associazioni britanniche.

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