Immigrazione, Berlusconi a Tunisi: accordo rinviato – Rassegna stampa/1

Di Redazione
05 Aprile 2011
Una delegazione di tecnici è rimasta a Tunisi per discutere i dettagli dell'accordo, che potrebbe essere firmato oggi. Nodo cruciale è il rimpatrio di tunisini: il governo africano ne vuole pochi al giorno, l'Italia almeno cento. Bossi, intanto, apre all'ipotesi di concedere a tutti un permesso temporaneo di soggiorno

L’incontro di ieri tra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il premier tunisino Essebsi si è concluso con un rinvio. Una commissione di tecnici italiani è rimasta a Tunisi per lavorare ai dettagli dell’intesa tra Italia e Tunisia per fermare le partenze dei barconi. L’obiettivo è di raggiungere già oggi un’intesa. Al rientro dalla Tunisia Berlusconi ha dichiarato: «Stiamo lavorando per una possibilità di rimpatrio. C’è la volontà del governo di Tunisi e la nostra per farlo in modo civile».

Berlusconi ha messo il suo impegno personale nella questione, vorrebbe rientri scaglionati con un centinaio di migranti al giorno, il governo tunisino invece insiste a chiedere il rispetto delle procedure e non accetta rimpatri di massa, con persone la cui identificazione non è controllata. […] Il premier ha annunciato un vertice italo-francese per far fronte a quello che anche davanti agli ospiti ha definito «uno tsunami umano»” (Repubblica, p. 2).

Ieri si è anche un svolto un vertice a palazzo Grazioli tra il premier e i vertici della Lega: “La soluzione che emerge […] è quella di risolvere l’emergenza clandestini concedendo a tutti un permesso temporaneo di soggiorno. Una sanatoria di massa insomma, finora rifiutata dalla Lega, sulla quale Bossi avrebbe infine concesso un sofferto via libera” (Repubblica, p. 3).

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