Il successo dei Soliti idioti non va giù alla sinistra
Il film I soliti idioti sta sbancando il botteghino (4,5 milioni di incasso nei primi tre giorni). Sul Corriere della Sera Paolo di Stefano ha parlato di «orrore» e «disgusto». Per Concita De Gregorio (Repubblica) resta inspiegabile come certa gente scelga di portare «spropositati guadagni ai produttori e distributori, ai Valsecchi e alla solita Medusa, Berlusconi all around» invece di andare a vedere Sorrentino. Per Concita i ventenni sono persi: «Ripartiamo dai seienni».
BURP. Un mondo ingiusto ove ogni sussulto di liberazione dal berlusconismo annega nel rutto falsamente liberatorio, nella scoreggia rotonda. Dove la donna è obnubilata dal velinismo e dal grandefratellismo “all around”, dove la pervicacia del potere è significata dall’imbarbarimento culturale che spinge i ventenni a ridere di battute che iniziano con tette e finiscono con culo. Dove una Concita De Gregorio qualunque passa anni a sciropparsi film della Comencini e documentari della Guzzanti per poi essere costretta a rivalutare Boldi e De Sica.
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