Il patriarca Kirill avverte l’Occidente: «Non eliminate il cristianesimo, noi sappiamo cosa significa l’ateismo»
«Noi abbiamo conosciuto l’ateismo e quindi vogliamo lanciare un grido al mondo intero: fermatevi, noi sappiamo che tipo di vita è quella». Così il patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill avverte il mondo occidentale di non ripudiare le sue radici cristiane in un’intervista al canale tv Russia 1 in occasione del Natale ortodosso, che si è tenuto il 7 gennaio.
«DISARMO SPIRITUALE». Nell’intervista, ripresa dal Foglio, Kirill denuncia il «disarmo spirituale delle masse» e definisce il laicismo occidentale «una tendenza incredibilmente dannosa». Come il Natale dimostra: «In qualche parte dell’Occidente non si pronuncia più neppure la parola Natale. Si preferiscono altre parole, così come va di moda scambiarsi auguri neutri», come “buone feste”.
«TENDENZA POLITICA ANTICRISTIANA». Secondo il patriarca esiste «un’azione politica volta a eliminare i valori cristiani dalla vita delle persone» e spesso «il diritto a professare apertamente la propria fede cristiana è violato in un Occidente ossessionato dalla questione della protezione dei diritti umani».
Dopo aver citato diversi casi di discriminazione avvenuti in Norvegia e Inghilterra, Kirill insiste: «In Europa i valori cristiani sono ancora presenti nella vita delle persone. Ma la tendenza politica generale, la direzione generale delle élite è indubitabilmente anticristiana e antireligiosa».
CRISTIANI IN RUSSIA. Come un recente sondaggio ha dimostrato, negli ultimi 25 anni le persone che si dicono cristiane in Russia sono quadruplicate passando dal 17% del 1989 al 68% del 2013. Le persone che si dicono atee sono calate invece dal 75% al 19%. Il 62% dei credenti dichiara inoltre di non avere mai ricevuto la Comunione e solo il 4% si reca a Messa una volta a settimana.
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