I 60 anni di presenza cristiana di Cl a Palermo

Di Giuseppe Lupo
27 Novembre 2023
Il libro di Francesco Inguanti ricostruisce la vicenda dei primi gruppi di Gioventù studentesca e i successivi sviluppi in Sicilia. Incontro di presentazione il 30 novembre
Luigi Giussani con alcuni studenti del Berchet
Don Luigi Giussani in gita al faro di Portofino nel 1956 con alcuni studenti della quinta ginnasio del liceo Berchet

La storia di un inizio è sempre interessante, perché è uno strabordare di vita che sconfina dal noto per approssimarsi a forme nuove, per rispondere a bisogni emergenti, per germogliare nuova vita.

È proprio ciò che racconta Francesco Inguanti nel suo Storia di una “compagnia” che ancora continua. Da Gioventù studentesca a Comunione e Liberazione 60 anni di presenza cristiana a Palermo.

Com’è iniziata l’esperienza di Cl a Palermo? La prima storia da reperire è quella di un sacerdote gesuita, Padre Guglielmo Neri, nato a Bologna nel 1927 e ordinato sacerdote a Messina nel 1958. Nel pieno degli anni Sessanta questo sacerdote, avendo incontrato l’esperienza di Gs promossa da Luigi Giussani già a metà anni Cinquanta in diverse zone d’Italia, decide di riproporla nei luoghi in cui lui viveva. Egli insegnava religione presso il Liceo Classico Umberto I di Palermo già da una decina d’anni. Ed è proprio in questo contesto che lancia tra i suoi studenti l’esperienza di Gioventù Studentesca.

Elementi inediti

Il riscontro dei giovani è vibrante, il raggio diventa un momento settimanale molto atteso: sono i ragazzi a guidarlo e a formulare l’invito ciclostilato con il tema e le domande della settimana, usato anche per invitare i compagni. Padre Neri segue le iniziative degli alunni, riportando quesiti e sottolineature che si ritrovano anche nell’esperienza giessina delle altre città d’Italia. Segnatamente il rapporto si stringe con don Francesco Ventorino, che a Catania nel 1961 aveva dato luogo alla medesima esperienza ecclesiale.

Inguanti conduce la narrazione attraverso interviste e documenti reperiti da archivi personali (si rivela fondamentale, a tal proposito, la custodia di gran parte dei materiali da parte di Franco Muratore), e permette al lettore di immergersi dentro la trama degli avvenimenti in presa diretta. Ciascuno narra la storia di quell’inizio, che è anche parte fondamentale della propria, restituendo sfumature e elementi inediti.

Va menzionata in questo frangente la documentazione che contiene il volume e che il lettore è invitato a compulsare per osservare in prima persona i temi proposti all’interno dei raggi (dal “come ci divertiamo” al “peso della famiglia nelle scelte personali”; dal “perché siamo insoddisfatti della realtà che ci circonda?” al “che importanza ha nella tua vita di ogni giorno la fede?”), ma anche un resoconto articolato del giornale intitolato Prospettiva che stampavano i giessini palermitani (diventati universitari) tra il novembre 1967 e il maggio 1970.

Lo strappo e la ripartenza

Furono anni che segnarono la vita di molti ragazzi, sia attraverso le esperienze menzionate, ma anche tramite ritiri, esperienze di vita comune e gesti di caritativa. Anni che ciascuno degli intervistati riconosce come elemento importante per la propria formazione, al di là delle direzioni che assunsero in seguito le proprie esistenze. Molti infatti furono travolti dalla carica ideale e rivoluzionaria del Sessantotto. E proprio quest’onda anche a Palermo travolse i giessini e l’entusiasmante esperienza guidata da Padre Neri.

Fu a seguito di una polemica agitata dalle pagine del giornale gestito dai giessini e da un’“impostazione generale dell’azione comunitaria a livello di Movimento studentesco”, che il 5 febbraio 1971 il gesuita prese una decisione irrevocabile che gli “costava molto” e così scrisse a tutti i componenti di Gs una lettera in cui specificava che una “linea cristiana di presenza nella scuola, sia nel linguaggio che nel contenuto, deve essere secondo il Vangelo e non può essere equivocata, perché la testimonianza che viene data non è soltanto a livello personale”. Con queste parole decise di “uscire ufficialmente” dalla vita della comunità. Questo gesto di fatto interruppe l’esperienza di Gs a Palermo e in molti ragazzi provocò smarrimento.

Ma in ogni storia è facile riconoscere il colpo di scena e così dopo 4 anni uno dei ragazzi di Padre Neri incontra all’uscita da una Messa un giovane che gli porge l’ultimo numero della rivista Litterae Communionis, è così che viene a sapere che per tutt’altra via un gruppo di giovani universitari si riuniva a Palermo in Sala Toniolo, poco distante dalla Facoltà di Giurisprudenza per ritrovarsi come Movimento di Comunione e Liberazione. “Lì trovai alcuni giovani universitari […] – racconta Franco Muratore – e quell’incontro suscitò in me l’immediata impressione di essere tornato a casa, tra amici con cui condividere di nuovo da quel momento il cammino della vita”.

L’incontro

A distanza di 60 anni rileggere questa storia significa misurare distanze sociali e storiche, ma anche riconoscere il cuore della fede che non cessa di informare la vita di ogni uomo che nel suo ambiente e nella sua vita pronuncia il suo “eccomi!” di fronte all’iniziativa sempre nuova e sorprendente del buon Dio.

Il libro sarà presentato giovedì 30 novembre 2023 alle ore 18 alla LUMSA di Palermo. Parteciperanno il prof. Sebastiano Marco Cicciò, professore a contratto di Storia contemporanea, Giuseppe Notarstefano, professore di Economia statistica e presidente nazionale di Azione Cattolica Italiana e Antonio Bellingreri, ordinario di Pedagogia generale.

L’incontro potrà essere seguito a distanza attraverso il seguente link: https://meet.google.com/aev-bgqx-qim

Articoli correlati

0 commenti

Non ci sono ancora commenti.