
Giappone, si scarica acqua marina dagli elicotteri sui reattori di Fukushima – Rassegna stampa/1
“Scaricare acqua marina dall’alto con gli elicotteri. E’ l’ultima idea a cui si aggrappa la Tepco, la società che gestisce l’impianto termonucleare di Fukushima, per evitare la catastrofe nucleare. Soluzione estrema, certamente non contenuta nei manuali d’emergenza, così come fra l’altro nemmeno era contemplata quella di pompare acqua marina per impedire la fusione delle barre di combustibile nei reattori” (Stampa, p. 2).
Quattro dei sei reattori della centrale nucleare Fukushima I hanno dei problemi a causa di esplosioni che si susseguono da venerdì scorso, dopo che un terremoto devastante e il conseguente tsunami hanno colpito il Giappone, causando, dicono per ora i numeri ufficiali, 3.373 morti accertati e 6.746 dispersi. Ma i numeri sono destinati a salire di giorno in giorno. I problemi ai reattori sono stati causati dallo tsunami che ha messo fuori uso i sistemi di raffreddamento.
“La situazione nel quarto reattore è potenzialmente la più pericolosa poiché la vasca del comubustibile esausto non ha un doppio livello di contenimento ed è ormai esposta all’aria. L’innalzamento del livello di radioattività registrato ieri all’alba (e diminuito in serata) potrebbe proprio essere legato all’esplosione e all’incendio nel quarto reattore” (Stampa, p. 2).
“Nella sala di controllo della Tepco a Fukushima è impossibile lavorare. Così 700 sui 750 dipendenti della centrale hanno lasciato la centrale lasciando a 50 tecnici il compito improbo di domare la situazione” (Stampa, p. 2). Il livello delle radiazioni è stato dichiarato «pericoloso», i reattori 2 e 3 registravano nella serata giapponese 30 millisievert. L’ambasciatore italiano a Tokyo ha consigliato agli italiani che non hanno ragioni “impellenti” per restare di partire dal Giappone per il rischio di contaminazioni.
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