
Germania, mutilazioni genitali femminili aumentate del 30 per cento dal 2014

Secondo uno studio del ministero tedesco della Famiglia, degli Anziani, delle Donne e della Gioventù – il primo studio di questo tipo prodotto dal dicastero federale – in Germania sono quasi 50 mila le donne vittime della mutilazione genitale. E un numero di bambine compreso tra 1.500 e 5.700 sarebbe a rischio di subire lo stesso trattamento. I risultati della ricerca sono stati presentati lunedì 6 febbraio in occasione della giornata internazionale contro le mutilazioni genitali femminili.
I PAESI A RISCHIO. Un articolo dello Spiegel che riporta le risultanze dello studio spiega che «questa pratica è diffusa in Egitto, Eritrea, Somalia, Etiopia, Mali e Iraq», dove alle femmine «viene amputato tutto o in parte il clitoride», mentre «in alcuni paesi vengono recise anche le labbra [della vagina]». Stando ai numeri ricostruiti dal ministero, «dalla fine del 2014 il numero delle donne e delle bambine colpite è aumentato di circa il 30 per cento con l’immigrazione dai paesi citati».
«CONTRO I DIRITTI UMANI». In una conferenza organizzata da “Terre des Femmes” il sottosegretario Ralf Kleindiek ha ricordato che «la mutilazione genitale femminile è una grave violazione dei diritti umani» che «provoca indicibili dolori fisici e sofferenze psicologiche. Questo studio dimostra che il tema è molto attuale anche qui in Germania – anche alla luce dell’esodo e delle migrazioni». E il governo, secondo Kleindiek deve rispondere al fenomeno «con informazione, prevenzione e azione penale».
RITIRO DEL PASSAPORTO. Nel diritto tedesco, si legge nel sito del ministero della Famiglia, la mutilazione genitale femminile è perseguibile anche quando è compiuta all’estero. Nel dicembre scorso, proprio su impulso del ministero, è stata introdotta una misura che prevede la revoca del passaporto per chi si reca dalla Germania in altri paesi con donne o bambine al seguito allo scopo di farle mutilare.
POLIGAMIA. I numeri preoccupanti sulla mutilazione genitale femminile resi noti lunedì vanno ad aggiungersi a un altro drammatico allarme legato all’aumento dell’immigrazione in Germania: quello, lanciato nell’estate scorsa, relativo ai casi di poligamia e di matrimoni imposti alle bambine.
Foto Ansa
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