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Fumetto – Zaniboni torna su Diabolik con un giallo avvincente

Di Amedeo Badini
20 Gennaio 2015

Scritto nel sangueSono due i disegnatori storici di Diabolik, che con capacità e fedeltà da anni hanno caratterizzato le fisionomie dei protagonisti: il primo è lo storico Enzo Facciolo, che dal n. 10 del 1963 disegna con frequenza il criminale (salvo una pausa dal 1979 al 1998). E l’altro è Sergio Zaniboni, torinese classe 1937, poliedrico disegnatore per Il Giornalino e anche per Tex, al lavoro sui diabolici crimini dal 1969 con Delitto su Commissione. Un maestro della linea che, affinata dopo anni di esperienza, è riuscito a sintetizzarla creando con pochi tratti iconici sguardi (basti pensare a quello di Diabolik, reiventato e diventato un classico istantaneo) e personaggi secondari mai banali. E fu proprio lui a modernizzare l’immagine stessa di Diabolik, portandola nell’età moderna. Dopo due anni e mezzo di assenza, il ritorno alla grande dell’artista si ambienta in un albo dalla sceneggiatura speciale, ricca di eventi, ad opera di Tito Faraci, Mario Gomboli e Patricia Martinelli (l’ottimo team dietro a molte avventure diabolike).

Scritto nel sangue è un giallo che coinvolge un pugnale di diamanti, una faida famigliare, una villa isolata ed una giallista di eccezione, ovvero Angela Miller. Che altri non è che Angela Giussani, la storica ideatrice di Diabolik insieme alla sorella Luciana, nel lontano ma non troppo 1962. E fu proprio Angela a vedere nel tratto di Zaniboni le capacità per portare l’eroe nero ad un nuovo livello. La storia si muove bene tra colpi di scena e rapporti psicologici netti e sfaccettati. Eva dimostra la sua indipendenza e il suo carattere forte, mentre Ginko è il solito segugio dal cervello acuto e dalla decisione rapida. Diabolik è infine il criminale pronto a uccidere, ma sempre con una sua legge morale cui mai contravvenire. Finale al fulmicotone, in 120 tavole davvero colme di suggestioni, oltre che di quei classici meccanismi tipici Diabolik Zanibonidella testata.

Diabolik, che ogni mese presenta una nuova storia, sa continuamente stupire con rodati stilemi e innovativi segnali di stile, a partire dalla copertina del giovane Matteo Buffagni, che in questo numero supera sé stesso con suggestioni grafiche da art nouveau. Zaniboni mostra tutto il suo valore, con un disegno efficace, pulito e sintetico, aiutato dal figlio Paolo per quel che riguarda la retinatura digitale. Il primo numero del 2015 è un ottimo inizio, e speriamo che il Maestro possa ritornare ancor più spesso sulla testata, specie a fianco di sceneggiature spumeggianti come questa.

@Badenji

Scritto nel sangue, soggetto di Tito Faraci e Mario Gomboli, sceneggiatura di Patricia Martinelli, disegni di Sergio e Paolo Zaniboni, copertina di Matteo Buffagni, Astorina, 2,20€, in tutte le edicole fino al 31 Gennaio

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