Frigide Barjot, leader della Manif Pour Tous: «Non so se ci sarò domenica, ho ricevuto troppe minacce di morte»

Di Leone Grotti
24 Maggio 2013
La portavoce del movimento contro il matrimonio gay sulla grande manifestazione di domenica: «Per difendere la famiglia, non voglio perdere la mia»

Frigide Barjot, l’organizzatrice e principale portavoce della Manif Pour Tous, potrebbe non partecipare alla grande manifestazione di domenica prossima a Parigi: «Ne ho davvero abbastanza – ha dichiarato al Le Figaro – ho ricevuto troppe minacce di morte, appelli perché venissi aggredita, anche questa mattina mi hanno fatto trovare un fazzoletto tutto insanguinato… non riesco più a sopportare questa situazione».

QUARTA MANIFESTAZIONE. Frigide Barjot è da sempre l’anima del movimento che si oppone alla legge di Francois Hollande su matrimonio e adozione gay. Dopo il successo delle prime tre manifestazioni, Barjot, “l’addetta stampa di Gesù”, umorista francese convertita al cattolicesimo, ne ha lanciato una quarta, domenica 26 maggio, che con ogni probabilità sarà anche la più partecipata. Si attendono più di un milione di persone.

«AIUTATEMI». «Io non mi sento a mio agio con la logica del sacrificio – ha continuato – non è che siccome voglio difendere la famiglia, ho intenzione di perdere la mia». Ecco perché lancia un appello a tutti: «Aiutatemi a condurre la Manif Pour Tous!». Barjot parteciperà solo se «le forze dell’ordine ci daranno serie garanzie sulla nostra sicurezza».

RISPOSTA DEL GOVERNO. Secondo Barjot, le accuse e le minacce di morte non vengono solo da militanti a favore del matrimonio gay, ma anche «da quelli di estrema destra». Ecco perché la Manif ha chiesto al ministero degli Interni una protezione speciale per lei e per i portavoce del movimento, ma non è arrivata nessuna risposta soddisfacente. Come contromisura, per evitare qualsiasi incidente, la Manif ha ingaggiato quattro società esterne esperte in sicurezza per vegliare sullo svolgimento del corteo a Parigi.

@LeoneGrotti

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33 commenti

  1. paolo

    Le minacce alla leader della manif vengono, come ormai noto, dalla destra estrema, una componente assolutamente minoritaria anche se violenta.

  2. Piero

    @Giovanni e Annarosa:
    son tutti coraggiosi con la pelle degli altri (parafrasando, a proposito, il popolare detto “Son tutti fr*** con il c*** degli altri”)

    1. Cisco

      Andarea quei diritti li hai già, fatti assistere da un buon avvocato, perfino Ghedini riuscirebbe a farteli riconoscere.

      1. andarea

        in che mondo vivi?
        non c’è nessun modo in cui io possa ad esempio lasciare la mia pensione al mio compagno o avere giorni dal lavoro per assisterlo in caso di malattia. alla meglio posso scrivere un testamento ma anche in quel caso non posso disporre come voglio della legittima e non essendo il mio compagno riconosciuto come parente di primo grado paga tasse di successione vicine al 40%.
        la tua risposta è degna di un 14 enne

      2. H.Hesse

        Cisco, guarda che come ho scritto prima quella dei diritti negati è una balla.
        A lor signori che manovrano questi utili idioti interessa solo destrutturare la società tradizionale facendo perdere importanza e significato alla famiglia sul piano giuridico ed economico, per sostituirla con l’individuo.

        1. Paolo

          Ehhhh Sig.Hesse come si sbaglia. Si difendono le famiglie e i loro diritti dell’ideologia religiosa che, senza averne i mezzi o essere legittimata, cerca di imporre le proprie assurde visioni distorte.

          1. H.Hesse

            Era già da qualche post che non ci deliziavi col ritornello dell'”ideologia religiosa”.
            Ho capito, l’ora si fa tarda e Belisario, il tuo neurone solitario, comincia a dar segni di stanchezza.

          2. Francesco

            Ma va a cagare, Paolo, sei solo un povero frustrato che vede nella religione la morale e la spiritualità che ha perso da tempo, e per questo le odia.

        2. andarea

          h.hesse, io studio tutto il giorno non esco quasi mai e frequento solo colleghi dell’università quindi non sono maneggiabile in quanto non sono reperibile in primo luogo.
          quale sarebbe il fine ultimo di destabilizzare la società?
          ti rendi conto delle cavolate da fanta horror che racconti?

          1. Gmtubini

            Finiscila di raccontare balle Andarea, Giulio, CarloMasi o come diavolo ti chiami.
            Se studiassi tutto il giorno scriveresti meno bischerate, sia perché non avresti il tempo, sia perché saresti molto meno ignorante di quello che dimostri di essere (anche se, visto lo stato pietoso dell’Università in Italia, di quest’ultima cosa non sono poi così convinto).

  3. andarea

    Si chiede il riconoscimento giuridico perché ci sono una serie di diritti e doveri che sono indispensabili all’interno di una coppia.
    Esattamente come la stabile convivenza tra un uomo e una donna ha bisogno di essere regolamentata ne ha bisogno anche la convivenza tra due uomini o tra due donne.

    cose come:
    reversibilità della pensione
    eredità (quota legittima e tasse di successione)
    reversibilità del contratto di affitto
    cittadinanza (ricongiungimento famigliare)
    diritto all’assistenza (non solo di poter assistere il partner ma anche di avere dei giorni di ferie per farlo).
    diritto sulla salma (decisioni come dove e come seppellire il corpo).
    decisioni in materia di cure(se il partner è incosciente e si devono prendere delle decisioni importanti).
    e tante altre.

    di tutte queste cose dove vedete la necessità che le parti in causa siano di sesso diverso?

    1. H.Hesse

      Ammesso e non concesso che tutte le cose che elenchi tu possa ragionevolmente pretenderle come dei diritti (la qual cosa io dubito fortemente, visto che la realtà è complessa e tu la semplifichi col machete), che cavolo c’entra il matrimonio?
      Non potreste avere le stesse cose senza ricorrere alla menzogna che le coppie omosessuali e quelle eterosessuali sono la stessa cosa?
      Insomma, non potreste ottenere certi diritti con un maggior rispetto della realtà dei fatti?
      Risposta: certo che lo potreste, ma in realtà non ve ne frega niente.
      Quello che vi importa è essere rassicurati per legge sulla vostra normalità, e se ciò implica la distruzione delle basi della nostra società per voi è meglio, visto che la odiate, come odiate noi “normali”.

      1. andarea

        H.Hesse, stretta di mano affare fatto. dammi quei diritti in un solo documento, e chiamalo come ti fa più piacere e io non vado neanche più ai gay pride. sai che mi importa a me come lo chiami?
        certo rimango della convinzione che il matrimonio civile si riassume in quei diritti e doveri (e pochi più) e che di fatto mi stai dando il matrimonio, ma se a te fa star meglio chiamarlo con un altro nome per poterti sentire superiore e più importante di me, per me va bene.

        cmq ti ricordo che in italia i “DICO”, che elencavano per l’appunto quei diritti e non avevano pretesa né di matrimonio ne di legalizzare legami affettivi, ma solo legami generici furono affossati dalla chiesa, quindi credo che il problema non sia come lo chiamate, il problema è che non volete proprio riconoscerci qui diritti li.

        1. Faramir

          Molti di quei diritti (non vedo doveri tra le cose che hai elencato…) posso essere riconosciuti tramite un accordo privato. –> http://daily.wired.it/news/politica/2013/05/23/how-to-matrimoni-gay-50302.html

          Personalmente per quanto riguarda i DICO, la legge avrebbe portato all’istituzione di un un unione di convivenza anche per coppie etero, in forte contrasto con il matrimonio, con una forte RELATIVIZZAZIONE di quest’ultimo e senza la presenza di dei medesimi doveri.

          1. Paolo

            Accordo privato che non è sufficiente a garantire il doveroso riconoscimento alla famiglie omoparentali. Si tratta di dovuto riconoscimento, valorizzazione e rispetto che ora viene ingiustamente negato per compiacere le menzogne ideologico confessionali

          2. H.Hesse

            “Le menzogne ideologico confessionali” Uh, questa pare nuova, che carina!

          3. andarea

            a parte che questa storia che si possono risolvere i problemi da me elencati tramite una scrittura privata è una cavolata immane.
            e se ve lo dico io che sono gay e con una relazione stabile (convivenza) da 7 anni potete crederci.
            solo pochi dei problemi da me citati sono aggirabili ma affrontati singolarmente e tramite costose (non tutto i gay sono ricchi, io sto cercando le lobby che dite voi per chiedergli un po’ di soldi) e lunghe pratiche, e le soluzioni sono sempre parziali.
            fate un cavolo di documento unico e fine dei discorsi.

            ma dai discorsi che fate il punto è che odiate i gay e non volete riconoscergli quei diritti, e non volete neanche che gli etero abbiano alternative al matrimonio perché sapete che avete caricato il significato del matrimonio di talmente tante connotazioni negative che molti etero prob. sceglierebbero l’alternativa.

        2. Charlie

          Tanto per cominciare, che ” fai schifo di brutto ” glielo dici a tua mamma e/o tua sorella.
          Che son sicurissimo che, cattoliche o no, saran molto contente di ricevere questo ricercato complimento.

          E poi se c’è uno che sfoggia una chiara patente di ” idiozia ” questo sei tu.

          Che dietro i PACS si nascondeva, come richiesta successiva il diritto all’adozione, se ne sarebbe accorto anche un idiota.
          Quindi, visto che qualcuno di noi cattolici è anche un po’ idiota, oltre al resto, di che ti meravigli ?
          Ce ne siamo accorti !

          Controprova ?
          In Francia i partiti che han sostenuto i PACS, dicendo che questi avrebbero evitato i matrimoni gay, appena dopo averli ottenuti, han subito inoltrato al Parlamento la proposta delle nozze omosex, ora approvate da Hollande e dalla sua cricca nazionalsocialista: cioè la possibilità di avere un figlio per adozione o fecondazione artificiale !
          E qui si apre un fiorente mercato !
          Sai che bello !

          ( E io dovrei credere che se in Italia fossero passati i PACS, adesso nessun gay romperebbe più i gabasisi sui matrimoni gay ? Ma per piacere ! )

          E poi tu come te lo faresti un figlio, se fossi un francese ?
          Sono curioso !
          Col seme tuo o con quello del tuo compagno ?
          Mi raccomando, non litigate !
          Potreste mettervi d’accordo, così: suggerisco il tuo seme con l’utero di un’amica del tuo compagno.
          Oppure: il seme del tuo compagno con l’utero di un’amica tua.
          Così si dovrebbe appianare ogni possibile diverbio !

          E veniamo alla ” serie di diritti e doveri che sono indispensabili all’interno di una coppia “.
          Non la faccio troppo lunga, perché è roba un po’ pallosa.
          Cito Gianfranco Amato da ” La Nuova Bussola Quotidiana ” del 30.04.2013.

          ” Il nostro ordinamento non contempla nessun riconoscimento giuridico pubblico alle unioni tra persone dello stesso sesso, in quanto tale forma di convivenza non appare idonea a creare quella ‘ famiglia naturale ‘ cui si riferisce espressamente l’art. 29 della Carta Costituzionale.
          ( La sacra intoccabile Costituzione Italiana, n.d.r. ! )
          Ne rappresenta un impedimento insormontabile la sua oggettiva sterilità e la sua inconfutabile impossibilità procreativa.
          Del resto, la società in ogni tempo e in ogni cultura tutela il matrimonio tra un uomo e una donna, perché ad esso soltanto, fondando la famiglia è in grado di garantire l’ ‘ ordo succedentium generationum ‘ .

          … i rapporti tra conviventi omosessuali possono e devono trovare la propria regolazione nell’ambito delle possibilità concesse dal diritto privato.
          I giuristi sanno bene, peraltro, che praticamente tutti quei diritti generalmente invocati dai partner di una unione di fatto possono essere attivati tramite il diritto volontario e senza alcuna necessità di introdurre per via legislativa nuovi istituti. ”

          E qui Amato cita un sacco di situazioni da te elencate, che per brevità ometto.

          Alla fine riporta un libro del marzo 2013:
          ” CERTI DIRITTI CHE LE COPPIE CONVIVENTI NON SANNO DI AVERE “, della ” Casa Editrice Nuovi Equilibri “.
          Gli autori sono di area radicale.

          E aggiunge:
          ” … appare davvero paradossale che i propugnatori di una visione liberal del comportamento umano arrivino a chiedere insistentemente l’intervento dello Stato nella gestione dei rapporti privati, anziché invocare tutti quegli strumenti che consentono l’espressione della piena autonomia e della responsabilità dei singoli.

          Poi conclude, citando gli autori del testo suindicato:
          ” Non amo recensire simili autori, ma in questo caso è opportuno fare un’eccezione.
          Quantomeno per dimostrare come sia, in realtà, pretestuosa, strumentale e inesistente la polemica sulla necessità di un riconoscimento pubblico di diritti per le coppie omosessuali. “

          1. Charlie

            Alla redazione di tempi.

            Scusate, ma perché i miei commenti sono sempre ” in attesa di moderazione ” ?

            Se uno invece dice che ” i cattolici fanno schifo ” è già un moderato, per non essere invitato a moderarsi ?

            Auspico una Vostra caritatevole risposta.

          2. andarea

            Charlie se vuoi essere letto cerca di essere più sintetico.
            sei un idiota. da quello che tu dici mi chiedo, e gli etero che cavolo si sposano a fare? sei un tale cretino, perché una coppia è una coppia e quello che in materia di diritto serve a un uomo e una donna serve anche a due uomini o due donne.

            la costituzione e la legge? cambieranno stanne certo e tu ti berrai grandi boccali di bile.

            io non ricorrerei mai all’inseminazione o alla costruzione di figli. ma se esistesse un bambini di cui nessuno può o vuole occuparsi abbandonato in un istituto sarei felice di prestargli il mio affetto e le mie attenzioni, li dove terze parti giudicassero me e la mia vita idonea a questo compito. ma terze parti super parte, non tu certamente.

            i pacs erano precursori del matrimonio? certo, ovvio. ma tu cosa fai? neghi un diritto che tu ritieni giusto nel timore che poi se ne chieda uno ingiusto? che ragionamento è?
            non si rifiuta un diritto per poi non avere il problema di discuterne altri.
            o i dico erano giusti oppure no, cosa c’entra cosa poi avremmo chiesto?
            cmq in francia il fatto che i pacs sono diventati matrimonio è solo sintomo del fatto che si è riconosciuto che tra le coppie unite per pacs e per matrimonio non c’erano differenze oggettive.

          3. Charlie

            Volevo dire omofobo, naturalmente.

            Ma la precisazione è doverosa per un imbecille frocio della tua levatura, che scrive solo per marcare il territorio.

          4. giulio

            Charlie io sono contento se continui a scrivere cose così… un altro paio di offese e questo sito lo chiudono. poi andate a piangere che non vi fanno “esprimere le vostre opinioni”. che pretendete guarda che scrivi: un imbecille frocio .

            ps hai letto l’etimologia di finocchio? piaciuta?

          5. Charlie

            Mr Giulio,

            non ho iniziato io le offese, ma quel figuro di Andarea.
            Vada a leggersi il suo commento iniziale.
            In esso dà a Mr Cisco dell’idiota.
            E continua così: ” cmq voi cattolici fate schifo di brutto … ”

            Come la mettiamo ?

            Io ho solo replicato agli insulti del figuro in questione.
            Che lei non capisca non mi fa meraviglia: non è all’altezza di afferrare questa semplice constatazione.
            Probabilmente lei non ha alcuna colpa.
            E’ un limite congenito della sua capacità di comprensione.

            Quel che mi meraviglia è che la Redazione di Tempi elimina i miei commenti e non quelli che recano gli insulti del figuro di cui si parla.

            Ma probabilmente non dovrei nemmeno meravigliarmi più, se considero che il Cardinale Arcivescovo Presidente della CEI dà la comunione a Luxuria senza batter ciglio.
            E non si tratta di un gay anonimo, ma di uno che ha sempre combattuto apertamente la Chiesa.

            Evidentemente la Redazione di ” Tempi “, nel suo piccolo, si sta adeguando all’esempio che viene dall’alto: che i gay insultino apertamente e impunemente !

            I cattolici devono solo subire e tacere.

            Per quanto mi riguarda, e per quanto la cosa La possa riguardare, con me la Redazione di ” Tempi ” ha sbagliato atteggiamento.

          6. Gmtubini

            Guarda Charlie che ho appena accertato che Giulio e Andarea sono due nomi del medesimo bischero.

          7. Charlie

            Grazie dell’informazione, Mr Gmtubini.

            Hai proprio ragione.
            E’ solo un povero bischero, incapace di sostenere il più semplice ragionamento.

          8. Francesco

            Andarea, come ti permetti di dare del cretino, idiota e altre offese del genere a chi non la pensa come te? Il cretino e il pezzo d’idiota sei tu, brutto fallito e debosciato!

  4. marco.53

    Liberté ?
    Hollande dovrebbe vergognarsi di non riuscire a essere garante della libertà di manifestare, di più ancora perchè questo è un tema classico caro alla sinistra europea !

  5. Cisco

    La cosa surreale e’ che venga considerato violento chi difende il diritto di un bambino a dire ‘mamma’ a una donna invece che a un uomo! Non siamo al limite dell’assurdo, l’abbiamo superato in scioltezza.

    1. andarea

      cisco dimostri sempre di più la tua idiozia.
      ma secondo te un bambino che ha due papà uno dei due lo deve per forza chiamare mamma? e un bambino orfano che fa? chiama mamma il muro?
      cmq voi cattolici fate schifo di brutto, state sempre li a pararvi dietro la scusa dei bambini quando non è assolutamente quello il punto chiave, in italia dove di bambini non se ne parlava proprio(ricordate i dico?) vi siete opposti altrettanto ferocemente

      1. Cisco

        Infatti Andarea uno dei due ‘coniugi’ non deve per forza essere chiamato mamma, soprattutto nel caso in cui lo si rende orfano di madre per legge. Sono anche curioso di sapere quanti orfani sono stati finora adottati dalle famiglie arcobaleno in quei paesi dove la legge lo consente…

        1. andarea

          cisco , è vero che orrore, togliere un bambino da un istituto dove cresce senza conoscere il significato della parola affetto per dargli una famiglia. sia pure omogenitoriale.
          se non te lo ricordassi, non si uccide la mamma del bambino perché se viene adottato evidentemente il bambino già è orfano, non lo si rende tale per poterlo dare in adozione. in compenso gli si dà una casa.

          faramir,
          abbiamo fatto questo discorso 1000 volte.
          il diritto non è il mio di avere un bambino, ma quello del bambino di avere una famiglia amorevole, che sia omogenitoriale o etero.
          se me lo chiedessero direi che a parità di altri requisiti è meglio una famiglia etero, ma solo a parità di altri requisiti. non credo che una famiglia di un uomo e una donna sono migliori di una coppia di uomini o donne imprescindibilmente. ci sono moltissimo etero che sono genitori migliori di gay e viceversa…

      2. Faramir

        Andarea quando comincerai a vedere un bambino come un dono del Cielo e non come un “diritto” possiamo riparlarne…

  6. giuliano

    ci risiamo, i fautori dei “diritti” e delle”libertà” non sopportano che vi sia chi chiede spiegazioni e non sia d’accordo con loro

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