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Ammazzò i suoi cinque figli, il Belgio le ha dato l’eutanasia

Di Caterina Giojelli
12 Marzo 2023
Sedici anni dopo aver massacrato i suoi bambini, Geneviève Lhermitte ha ottenuto la morte assistita. La fine della sua terribile storia, nel paese che ha normalizzato l'iniezione letale, era solo questione di procedura
Sedici anni dopo aver ucciso i suoi cinque bambini, Geneviève Lhermitte ha chiesto e ottenuto l'eutanasia in Belgio
Sedici anni dopo aver ucciso i suoi cinque bambini, Geneviève Lhermitte ha chiesto e ottenuto l'eutanasia in Belgio

Secondo medici e magistrati del Belgio, Geneviève Lhermitte ha manifestato la sua volontà «in modo ragionato e ripetuto», ha risposto a tutti i requisiti richiesti dalla legge, e quindi ha ricevuto l'eutanasia «per sofferenza psicologica irreversibile». È morta all’ospedale Léonard de Vinci di Montigny-le-Tilleul, regione di Charleroi, un'ora da Bruxelles.

Sedici anni prima, il 28 febbraio del 2007, Geneviève Lhermitte aveva comprato dei coltelli nuovi, era rientrata nella sua casa, a Nivelles, e aveva ammazzato i suoi cinque bambini: Yasmine, 15 anni, Nora, 12 anni, Myriam, 10 anni, Mina, 7 anni e Mehdi, di soli 3 anni. Anche allora era stata giudicata in grado di intendere e di volere dai periti psichiatrici.
«Devono aver sofferto, “cosa sta facendo la mamma?”»
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