Emergenza profughi. “Accogliere tutti” sì, ma con realismo cattolico: due autorevoli consigli pratici

Di Renato Farina
04 Settembre 2015
La sapienza millenaria della Chiesa insegna: accogliere quanti si può, ma intanto incidere sulla sorgente malvagia di queste migrazioni. Le "soluzioni tecniche" del patriarca siro-cattolico e di papa Francesco

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Pubblichiamo la rubrica “Boris Godunov” di Renato Farina contenuta nel numero di Tempi in edicola (vai alla pagina degli abbonamenti)

L’imperativo “accogliere tutti” è identico a quello evangelico: dar da bere agli assetati eccetera. Ancora: perdonare tutti, sempre. Non si deroga. Ma questo non significa affatto augurarsi e fare in modo che ci sia in giro gente assetata, né creare le condizioni per cui ci sia da perdonare di tutto e di più.

Semplifico? Boris è così. Altrimenti si muore.

Ricordo a Dori, Burkina Faso, nel Sahel. C’era la carestia. Padre Lucien Bidaud, gennaio 1984, mi accolse in casa sua con il fotografo Elio Ciol. Non c’era pavimento nella stanza, ma sabbia del deserto. La sera doveva fermarsi, chiudere le porte, se le avesse tenute aperte sempre sarebbero morti lui e quelli che di giorno soccorreva girando con la sua Peugeot. Non era per preservarsi dalla morte, ma per amare davvero. Morì comunque, si perse infatti nel deserto, vicino a Gorom-Gorom. E Boris lo pensa spesso e gli chiede perdono per non averlo aiutato abbastanza.

Dalla Chiesa cattolica non arrivano richiami all’impossibile, ma consigli pratici, non per donare di meno, ma meglio. Qui ne riporto due. In crescendo gerarchico.

[pubblicita_articolo]Il patriarca della Chiesa siro-cattolica Ignace Youssif III Younan in un’intervista alla Radio Vaticana: «I paesi arabi, che sono a maggioranza musulmana, hanno vasti territori e miliardi di dollari. Allora perché non dare a questi poveri una sistemazione in qualche regione mediorientale, sotto l’egida delle Nazioni Unite, e poi aiutarli a ritornare nelle proprie case una volta che la situazione sarà migliorata? E invece nessuno ne parla: questi popoli hanno affinità di lingua, di religione e di cultura».

Eugenio Scalfari su Repubblica del 30 agosto riferisce: «Venerdì scorso ho avuto un lungo colloquio telefonico con papa Francesco, che ha toccato vari temi, ma soprattutto quello delle migrazioni… Francesco sa benissimo che le immigrazioni dirette verso continenti di antica opulenza e di antico colonialismo, anche se riconoscono alcuni diritti di asilo con più ampia tolleranza di quanto finora non sia avvenuto, saranno comunque limitate. Ma il suo appello al Congresso americano e a tutte le potenze che rappresentano il cardine dell’Onu e quindi del mondo intero, verterà necessariamente su un altro aspetto fondamentale delle migrazioni: una conquista di libertà dei migranti che avviene, per cominciare, nei luoghi stessi dove ancora risiedono e dai quali vorrebbero fuggire. È lì, proprio in quei luoghi, che il diritto di libertà va riconosciuto, oppure nelle loro adiacenze, creando se necessario libere comunità da installare in aggregati che esse stesse avranno costruito e amministreranno con l’aiuto di centinaia o migliaia di volontari che le assisteranno con una serie di servizi e con un’educazione allo stesso tempo civica e professionale. Questo è il progetto che papa Francesco sta coltivando e che ovviamente ha bisogno del sostegno delle grandi potenze indipendentemente dalla loro civiltà, storia, religione».

Le soluzioni tecniche e la posizione del cuore
Questo è perfetto realismo cattolico, sapienza millenaria: accetta il martirio di molti, ma vuole insieme la salvezza dei popoli. Insomma: accogliere quanti si può, ma intanto incidere sulla sorgente malvagia di queste migrazioni. Dunque, se a Boris è permessa una sintesi: spingere i grandi paesi arabi (esempio: Arabia Saudita, Emirati) a creare campi di accoglienza provvisoria nei loro confini sotto l’egida dell’Onu (patriarca Youssif III); iniziative internazionali per sostenere comunità organizzate e sicure a ridosso delle zone di conflitto e di fuga, con la presenza di migliaia di professionisti e volontari cristiani (Francesco).

Soluzioni tecniche. Prima occorre il giudizio: nel proprio cuore bisogna essere disponibili ad accogliere tutti, a piegarsi come il samaritano, curando con olio e vino il sofferente derubato e malmenato dai banditi. Qualcuno intanto catturi i banditi, gli impedisca di nuocere.

@RenatoFarina

Foto Ansa

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19 commenti

  1. Yusuf1

    I vertici politici e militari degli stati uniti d’America, a partire da Obama e dal pentagono, con tutti i capi degli stati-canaglia loro alleati coinvolti in questo Risiko mondiale, giocato sulla pelle di milioni di innocenti a esclusivo vantaggio delle aristocrazie del denaro e della finanza hanno provocato questa crisi scatenata dalle guerre, dalla destabilizzazione degli stati e dalla supremazia dell’economia finanziaria globale, e, come rivela “candidamente” il pentagono, è stata programmata per durare un ventennio.

    1. yoyo

      Sciacalli antisemiti, raus!

  2. Lumumba

    Le accuse rimbalzano, evitando acuratamente di toccare le responsabilità vere: i profughi scappano da paesi che l’Occidente ha destabilizzato.
    L’Irak, sotto Saddam Hussein, era un paese civile e moderno, con un sistema scolastico e un sistema sanitario gratuito di tipo eurpopeo; adesso è un cumulo di odii tribali e di macerie, su cui scorrono le truppe del Califfo.
    La Siria era un paese ordinato, da cui ben pochi pensavano di fuggire. Oggi sono 2 milioni e mezzo fuori dal paese in fiamme; è Erdogan che ce ne sta mandando a vagonate e navi intere, via Grecia.
    La Libia di Gheddafi era uno stato di notevole benessere: adesso, dopo l’aggressione franco-inglese e americana, una terra di nessuno dove il trasporto degli africani equatoriali in Italia è un business criminale sviluppatissimo. E – cosa che non viene mai detta – un milione e mezzo di libici (probabilmente le persone civili e normali) sono anch’essi profughi, avendo abbandonato la madrepatria. E dove sono andati? Non in Italia: sono nella povera Tunisia.

    1. yoyo

      Nessuna destabilizzazione, vera o presunta, avrebbe avuto effetti genocidi se da 1400 anni non vi fosse maggioritaria una religione intrinsecamente violenta e segregazionista. Caro mio, ripassati i tuoi stessi libri sacri.

  3. Mario

    Non dicono che cosa davvero succedere alla povera Siria, da cosa fuggono i siriani. La rete tedesca Deutsche Welle ha mostrato centinaia di camion carichi di materiali per l’ISIS in attesa, in lunga fila, nel posto di frontiera turco di Oncupinar, per poi scaricare i loro rifornimenti al Califfato; basterebbe che la Turchia fosse obbligata a smettere questo traffico, e la guerra finirebbe. Time Magazine ha raccontato in un reportage come equalmente Tal Abyad, la cittadina siriana di confine con la Turchia, era vitale per i rifornimenti dell’ISIS, e come la perdita di questa cittadina attaccata dai curdi avrebbe ridotto drasticamente la capacità combattiva dei decapitatori. Era giugno, e la AP vantava che i curdi avanzavano grazie agli intensi bombardamenti americani contro le posizioni del Califfato… quando per gli Usa, che hanno la base ad Incirlik in Turchia, non fanno nulla per tagliare le linee di rifornimento che dalla Turchia partono per il Califfo, sul confine dove operano commandos Usa e gente della Cia.

    Le forze curde e quelle di Assad stanno sforzandosi entrambe di tagliare le linee di rifornimento del nemico. Ma sono entrambe limitate da una “zona di sicurezza” che gli Stati Uniti e i suoi alleati regionali hanno creato in territorio siriano alla frontiera, e che continuano ad allargare; quando l’armata siriana ha provato ad attaccare, l’aviazione turca e quella israeliana hanno aggredito le forze siriane, evidentemente per difendere questi “santuari” creati allo scopo di proteggere i terroristi jihadisti.

    Gli Usa potrebbero eliminare l’ISIS in un mese – tagliando i rifornimenti – senza nemmeno entrare con alcuna truppa in territorio siriano.

    1. yoyo

      La piantiamo con questi scempi? Stiamo parlando nelle vittime, non accumulando calunnie e mezze verità sui colpevoli.

      1. Raider

        Caro Yoyo,

        è il solito falsario filo-islamico multinick che, prima, spara addosso a Erdogan in quanto nemico dell’Iran e di Assad, intanto che massacra i curdi; poi, però, lo esalta e se lo coccola, Erodgan, perché dice che la colpa dell’ondata migratoria è dell’Occidente, non solo dalla Siria in guerra, ma da ogni dove dell’Islamistan, compreso l’Iran, da cui fuggono in tanti.
        Vedete che è successo in Svezia: i profughi siriani di fede musulmana minacciavano i profughi siriani di fede cristiana. E a questa invasione migratoria l’Ue, magna pars della Chiesa, Alfano tirano la volata.

      2. Filippo81

        Le vittime continueranno ad aumentare , finche non verranno spazzati via l’isis,al qaeda e gli islamisti dal Medio Oriente e dal Maghreb,gentile yoyo.

        1. yoyo

          Ma vva?! Domanda invece a te: perché continui a pascolare attorno al multilink paranoico antiebraico?

    2. Sebastiano

      Ci riprovo.
      Sarebbe ora di smetterla una volta per tutte con queste fandonie: la gente fugge o dall’ISIS che non è altro che il frutto avvelenato dell’odio (coltivato e tollerato nelle moschee di tutto il mondo, comprese le nostre), o dalla nera miseria in cui i governi islamici l’hanno ridotta. Prova a chiederti perché non fuggono in Arabia Saudita, nel Qatar o in altri paradisi similari, ma vengono nell’occidente “cattivo e razzista”.
      Non dico i cristiani (che è comprensibile che fuggano dai loro persecutori storici e contemporanei), ma anche gli stessi musulmani. Secondo te?

    3. Sebastiano

      Nienete, non c’è verso di farsi pubblicare neppure un post più che inoffensivo.
      Ho deciso: la prossima volta userò il nick di Shiva o quello di MicheleL, almeno mi pubblicheranno al volo…
      Mahhhhhhh…

    4. Fabio

      Esiste una suora carmelitana di origine libanese,francofona, madre Agnes dela Croix che in Siria ha salvato migliaia fi cristiani piu’di quanti ne abbia salvativl’ONUe parlando a Parigi in primavera ha documentato che i fornitori di armi dell’Isis sono proprio quei paesi da cui ci aspettiamo l’aiuto.
      Ovviamente questa suora e’considerata una pazxa dai mass media che sono controllati dagli stessi fornitori di armi…..per cui nessuno ha il coraggio di diffondere la testimonianza di suor Agnes neanche i cattolici in Europa…
      pero’andando su Google si trova la sua conferenza che dura un’ora ed e’in francese….con tanti di impredsionanti documenti filmati…

      Comunque gli americani prima o poi faranno fuori l’Isis quando non ne avranno piu’bisogno e verranno a venderci che e’stata dura e noi ancora una volta li cobsidereremo i nostri salvatori….senza sapere che all’origine ci sono sempre loro…
      perfino Hitler venne sistenuto da finanziatori ebrei americani , ma poi hli americani ci hanno liverato da Hitker e la seconda cosa e’la sola che noi sappiamo…

      1. Sebastiano

        Vacci piano con il bicchiere

  4. Filippo81

    Accogliere quanti si può. quindi non tutti ma solo i profughi veri (una minoranza tra i “migranti” )soprattutto chiudere le frontiere agli islamisti.Diceva il grande Vescovo Maggiolini “non esiste il diritto di invadere l’Italia, né esiste il dovere da parte degli Italiani di farsi invadere” !

    1. Antonio

      infatti, nè il dovere di mantenere balordi africani rozzi e maleducati da un quintale l’uno a pascolare, sporcare, mendicare e…. pretendere sempre di piu’. Tutti maschi, giovani e grossi. Strano come popolo di profughi. Eppure crediamo alla parola di questa feccia avanzo di galera spandendoli a migliaia sul territorio. Poi almeno i buonisti xenofili non si lamentino quando accadono (non solo a loro, purtroppo) i fattacci “multietnici” di cui la cronaca è piena.

  5. Sebastiano

    “…spingere i grandi paesi arabi (esempio: Arabia Saudita, Emirati) a creare campi di accoglienza provvisoria nei loro confini sotto l’egida dell’Onu…”

    Come dire: chiedere ai mandanti stessi degli aguzzini di organizzare un rendez-vous delle loro vittime.

    1. Filippo81

      Infatti, Sebastiano !

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