
Eichberg: «Farefuturo fornisce idee, le invettive di Fli non ci appartengono»
Con un messaggio datato 1 marzo, Farefuturo Web Magazine, il sito online che dava voce alle istanze di Farefuturo, la fondazione presieduta da Gianfranco Fini, ha cessato le sue pubblicazioni. «La società editrice ha dovuto prendere atto della assoluta impossibilità a continuare l’attività giornalistica per l’insufficienza delle risorse a sua disposizione», così si legge sul sito. Secondo quanto scrive oggi il Foglio «martedì Fini si dimetterà dalla presidenza di Farefuturo».
Se chiude il web magazine, prosegue, però, l’attività della fondazione che, come avvisa sempre il sito, continuerà «con gli strumenti classici di una fondazione di cultura politica: seminari, corsi di formazione, convegni e pubblicazioni». Cosa sta accadendo all’interno del mondo finiano? Tempi lo ha chiesto a Federico Eichberg, responsabile dei Rapporti europei ed internazionali della Fondazione Farefuturo, assieme ad Alessandro Campi e Adolfo Urso vera testa pensante della destra nuova.
Come Campi e Urso, anche Eichberg ci tiene a riportare su binari di pensiero una fondazione che è stata ridotta a strumento di lotta politica dall’ala più “dura” di Futuro e libertà. «Farefuturo – dice Eichberg – nasce come fronte per un’elaborazione di pensiero e come stimolo per dare contenuti al Pdl, un partito nato su un predellino e sprovvisto di fondamenta culturali su cui poggiarsi. Abbiamo posto anche temi di frontiera, cercando di ragionare su questioni d’attualità come la cittadinanza, l’energia, le scelte strategiche. Su questo, devo dire, abbiamo anche ottenuto importanti riconoscimenti a livello europeo, segno di un buon lavoro svolto».
Poi, però, concorda Eichberg, è accaduto che quello che voleva essere un pensatoio è stato ridotto a strumento per la lotta politica: «Ciò è avvenuto, da un lato, per il riduzionismo mediatico che tende poco a sottilizzare quando ci sono di mezzo battaglie politiche, dall’altro, però, anche per un’ingenuità nostra. Quando è nato Fli esso ha preso posto proprio negli stessi locali dove ci troviamo noi». Così la sovrapposizione è stata inevitabile. «E’ poi accaduto – prosegue Eichberg – che il direttore del magazine on line, Filippo Rossi, ha scelto di ritagliarsi uno spazio autonomo ed eretico». Così anche il lavoro della Fondazione, che pubblica un bimestrale pieno di idee come Charta Minuta, è stato risucchiato nella polemica politica spicciola. Polemiche in cui «siamo stati trascinati dopo Bastia Umbria con lo scontro tra Fli e Pdl».
Ora è «finalmente giunto il momento della chiarezza, con una decisa distinzione di ruoli. La deriva dell’invettiva di Fli non ci appartiene, non è il mestiere che compete alla Fondazione che è, invece, quello di fornire idee». Sembra quindi che «sia finalmente finito il periodo del commissariamento a fini della pura invettiva. Un’invettiva che ha spesso blandito temi al confine col laicismo».
0 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!