Egitto: esercito uccide almeno 29 persone. Inutile l’intervento di un imam

Di Redazione
22 Novembre 2011
Almeno 29 i morti, più di 1.700 i feriti. Piazza Tahrir torna ad essere piena di manifestanti che chiedono all'esercito di dimettersi dalla guida dell'Egitto. Dopo l'accordo raggiunto grazie all'imam di Omar Makram, 5 poliziotti sequestrati sono stati liberati, ma poi l'esercito è tornato a caricare i manifestanti

Il bilancio degli scontri di piazza Tahrir sale ad almeno 29 morti. Lo ha detto una fonte dell’obitorio del Cairo, chiedendo l’anonimato. «Stiamo cercando auto e bare, perché non ne abbiamo abbastanza» ha aggiunto un’altra fonte mentre un medico, Mona Mina, ha riferito di aver visto almeno 15 vittime uccise con colpi d’arma da fuoco.

Piazza Tahrir al Cairo è nuovamente gremita di manifestanti oggi, dopo gli scontri di ieri e delle prime ore di stamani, con i tentativi della polizia di disperdere la folla, sparando lacrimogeni e proiettili di gomma. Sono oltre 1.700 i feriti dall’inizio degli incidenti, sabato pomeriggio. Nelle prime ore della mattina era stato annunciato un accordo per una tregua, raggiunto con la polizia dall’imam della grande moschea di Omar Makram (dietro piazza Tahrir), sulla base – a quanto sembra – della riconsegna di un ufficiale e quattro agenti di polizia presi in ostaggio ieri sera dai manifestanti.

Tuttavia poco dopo l’avvenuta riconsegna, la polizia è nuovamente intervenuta pesantemente per sgomberare parte della piazza, dove è stata nuovamente installata una tenda. In conseguenza della chiusura del grande snodo stradale al centro della città, il traffico automobilistico è molto difficile perché è necessario utilizzare percorsi alternativi in strade meno agevoli. In un’improvvisata conferenza stampa in piazza Tahrir il generale Said Abbas, assistente del comandante militare della regione, ha voluto rassicurare che il sit-in è un diritto garantito, a condizione che non venga danneggiato l’interesse pubblico. L’ufficiale ha anche affermato che sulla piazza non sono presenti agenti di polizia né militari ma un servizio d’ordine è stato organizzato per proteggere la zona dei ministeri, specie quello dell’interno. Ha quindi detto di aver chiesto ai manifestanti se sentivano la necessità che l’esercito predisponesse servizi per garantire la loro sicurezza.

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