Crippa (Foglio): «Immigrati, il sistema Italia e Maroni stanno fallendo» – Rassegna stampa/3

Di Redazione
06 Aprile 2011
Maurizio Crippa legge per Tempi le notizie più importanti di oggi: «Il conflitto giudiziario sta assumendo dimensioni grottesche in Italia. Maroni è molto bravo come ministro ma il governo tunisino non può garantire nessun accordo. Wojtyla diventerà beato, ricordiamolo, perché da cristiano ha vissuto le virtù di fede, speranza e carità»

Maurizio Crippa, vicedirettore del Foglio, ha selezionato per Tempi le notizie più interessanti della giornata: «E’ in atto un golpe giudiziario in Italia, il presidente del Consiglio adesso avrebbe di meglio da fare che seguire processi. Maroni è molto bravo come ministro, ma il suo partito e il governo non riescono a gestire la situazione. Gli accordi sono inutili, il governo tunisino non è in grado di garantire nulla. La Francia ha bombardato la residenza del presidente della Costa d’Avorio al di fuori di qualsiasi tipo di leagalità».

Oggi presso il Tribunale di Milano è cominciato il cosiddetto processo Ruby. Ieri la Camera ha sollevato il conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato.

La vera notizia che si legge solo tra le righe dei vari articoli di giornale è che in Italia è in atto una sequenza permanente di tentativi di golpe giudiziari. Il primo ministro deve andare in aula a difendersi, mentre adesso avrebbe cose ben più importanti da fare. Il voto di ieri alla Camera, che ha le sue assurdità, dice di quanto lo scontro giudiziario abbia raggiunto livelli grotteschi.

Ieri il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha raggiunto e firmato un accordo con la Tunisia sul pattugliamento delle coste africane e i rimpatri di cittadini tunisini.

Maroni è uno dei più bravi ministri dell’Interno che abbiamo da anni, eppure un po’ perché il suo partito, la Lega, sbraita e si mantiene su posizioni indecenti, un po’ perché il governo si dimostra incapace di affrontare la situazione, non riesce a condurre un’azione di contrasto efficace. Io temo che i permessi temporanei di soggiorno che il governo vuole dare agli immigrati diventino definitivi. In più, l’accordo preso con il governo tunisino è troppo debole perché il governo è in carica da poco, non rappresenta la popolazione e di sicuro non riuscirà a controllare le coste.

Sembra che il 2 aprile sarà riconosciuto il culto universale di Giovanni Paolo II, prerogativa che spetta ai santi, anche se il papa polacco l’1 maggio sarà proclamato beato e non ancora santo.

Il Vaticano ha ricordato che Wojtyla è stato fatto beato perché come cristiano e come uomo ha vissuto in modo eroico le virtù di fede, speranza e carità. A volte il fenomeno mediatico ce lo fa dimenticare e invece è importante ricordarlo.

Laurent Gbagbo, ex presidente della Costa d’Avorio, sembra abbia deciso di firmare la resa e cedere il governo ad Alassane Ouattara dopo mesi di guerra civile e dopo che i francesi hanno bombardato il suo bunker.

La Costa d’Avorio è uno dei paesi meglio organizzati dell’Africa, eppure è incappata in una guerra civile con forti problemi di stabilità e legalità. La Francia poi ha bombardato il suo palazzo al di là di qualsiasi permesso legale. Bisogna stare attenti perché anche con la Libia gli interventi stanno prendendo una brutta piega.

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