Cina, il partito comunista demolisce la grande chiesa di Sanjiang: «La crescita del cristianesimo è eccessiva»

Di Leone Grotti
29 Aprile 2014
«Ho visto quattro gru demolire la facciata della chiesa e altre gru distruggere l'edificio annesso. Una più piccola invece è entrata in chiesa per demolire l'interno», ha dichiarato un testimone

cina-chiesa-sanjiang1I cristiani protestanti di Sanjiang e le autorità comuniste locali sembravano aver raggiunto un accordo e invece ieri con almeno quattro gru il partito comunista ha cominciato a demolire la chiesa di Wenzhou, ricca città costiera un tempo definita la “Gerusalemme d’Oriente”.

CAMPAGNA DI DEMOLIZIONE. Nella provincia di Zhejiang è cominciata da mesi una “campagna di demolizione” contro le chiese «troppo vistose»: sono 12 quelle che dovranno essere distrutte. Altre invece dovranno rimuovere le croci dalla sommità degli edifici. La chiesa di Sanjiang era stata circondata dai fedeli a inizio aprile nel tentativo di impedirne la demolizione. Ma per Feng Zhili, responsabile locale del partito per gli affari religiosi, bisogna intervenire perché «la cresciuta del cristianesimo è stata eccessiva e confusionaria».

cina-chiesa-sanjiangPATTI VIOLATI. La demolizione è cominciata lunedì, dopo che molti fedeli della congregazione protestante che ha costruito la chiesa e che hanno cercato di difenderla sono stati arrestati senza motivo. «Ho visto quattro gru cominciare a demolire la facciata della chiesa e altre gru distruggere l’edificio annesso. Una più piccola invece è entrata in chiesa per demolire l’interno», ha dichiarato un testimone aggiungendo che circa 100 poliziotti hanno sigillato l’area impedendo ai fedeli di difendere la chiesa. Al momento non è chiaro se l’edificio è stato completamente distrutto.
Secondo il governo locale la chiesa è stata costruita violando i regolamenti, accusa respinta al mittente dai responsabili della congregazione che è riconosciuta ufficialmente dal partito comunista nel Movimento delle Tre autonomie fondato da Mao Zedong. Nei giorni scorsi era stato trovato un accordo: abbattere solo un edificio adiacente alla chiesa, ma non è stato rispettato dalle autorità.

cina-chiesa-sanjiang2RINNOVATA PERSECUZIONE. Anche se un membro del partito comunista cinese ha di recente affermato che «il governo apprezza l’aiuto della Chiesa», la verità è che l’ateismo è ancora un requisito necessario per entrare a far parte del partito comunista e del governo e le religioni vengono tollerate se non interferiscono con i valori del comunismo.
La campagna di demolizione delle chiese, che smentisce in modo secco la nuova tolleranza del governo verso le religioni pubblicizzata da molti media internazionali, è però inedita da molti anni a questa parte e secondo Chen Yilu, capo del seminario teologico Nanjing Union, «è troppo dura: il partito comunista mina la stabilità sociale. Pechino dovrebbe intervenire per evitare un ulteriore peggioramento della situazione».

@LeoneGrotti

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6 commenti

  1. teogarno

    Se leggo bene tra le righe (“Secondo il governo locale la chiesa è stata costruita violando i regolamenti…”), l’edificio era stato costruito illegalmente?

  2. in italia ci sono partiti che se potessero farebbero cosi. votate bene alle europee.

    1. Menelik

      Non lo faranno in Italia, altrimenti viene fuori una guerra civile….altro che quella buffonata dei “Furgoni” dello scorso dicembre!
      Una parte consistente di Italiani è ancora sotto la narcosi del post-boom economico, ma messa alle strette la gente si sveglia.

  3. domenico b.

    Se il cristianesimo in Cina comincia a infastidire la classe dominante è una notizia positiva: significa che la testimonianza dei nostril fratelli cristiani in Cina è vera ed efficace… preghiamo per loro, che la loro fede non venga mai meno, e chiediamo a loro una preghiera per noi…magari anche noi cristiani europei avessimo la loro fortezza nella fede…

  4. Daniele Ridolfi (Sentinella in Piedi)

    È solo questione di tempo, ma, così com’è successo per l’Unione Sovietica (i cui abitanti nel 1991, anno della Caduta del Comunismo, erano quasi 300 milioni), anche i cinesi (che sono più di 1 miliardo e 350 milioni, cioè più del quadruplo dei cittadini sovietici) un giorno metteranno la parola “The End” al Comunismo.
    Forse sarà proprio questa dura persecuzione anticristiana attuata dal Regime Comunista a far nascere nei cinesi la voglia di cambiare sistema politico dopo quasi 7 decenni (Mao Tze Tung prese il potere nel 1949) di opprimente dittatura.

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