Tempi
  • ACCEDI
ABBONATI
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
    • Giustizia
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Green Deal
    • Transizione ecologica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Blog
    • La preghiera del mattino
    • Lettere al direttore
    • Il Deserto dei Tartari
    • Casca il mondo
    • Cinema Fortunato
    • Good Bye, Lenin!
    • Memoria popolare
    • Tentar (un giudizio) non nuoce
    • Libri in povere parole
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Settembre 2023
    • Agosto 2023
    • Luglio 2023
    • Giugno 2023
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
    • Giustizia
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Ambiente
    • Clima
    • Green Deal
    • Transizione ecologica
  • Salute e bioetica
    • Covid-19
    • Eutanasia
    • Fecondazione assistita
    • Aborto
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Blog
    • La preghiera del mattino
    • Lettere al direttore
    • Il Deserto dei Tartari
    • Casca il mondo
    • Cinema Fortunato
    • Good Bye, Lenin!
    • Memoria popolare
    • Tentar (un giudizio) non nuoce
    • Libri in povere parole
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Settembre 2023
    • Agosto 2023
    • Luglio 2023
    • Giugno 2023
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Tempi
ABBONATI
Home Sport

«Chi vuole Buffon fuori dalla Nazionale non ha letto le carte della Procura»

Calcioscommesse, il blogger Antonio Corsa difende il portiere azzurro. Tra imprecisioni, rapide condanne e impossibilità a difendersi, ecco i tanti punti ambigui delle indagini.

Emmanuele Michela
12/06/2012 - 15:51
Sport
CondividiTwittaChattaInvia

“Napolitano e quello strano abbraccio con Buffon”. Il titolo del Fatto Quotidiano di oggi si erge chiaro a gettare perplessità sull’incontro del capo dello Stato con la squadra azzurra al termine della partita Italia-Spagna. Il portiere della Juve è al centro delle chiacchiere mediatiche da ormai diversi giorni: era il 31 maggio quando uscì l’informativa della Guardia di Finanza che lo tirava in ballo. Già allora la vicenda aveva diversi punti ambigui, come del resto tutte le indagini relative all’inchiesta sul Calcioscommesse. Ne abbiamo voluto parlare con Antonio Corsa, grande tifoso juventino e blogger, che dai suoi portali (Uccellinodidelpiero.com e Antoniocorsa.com) sta esprimendo diverse perplessità sull’indagine Last Bet.

Da quando Buffon è stato tirato in ballo, sul suo nome sono state spese tante parole: qualcuno lo voleva addirittura fuori dalla Nazionale.
Sicuramente hanno influito in maniera forte le dichiarazioni di Gianluigi in conferenza stampa, l’indomani della perquisizione di Criscito a Coverciano. È come se qualcuno avesse voluto agire con la rappresaglia: hanno fatto a lui ciò di cui si lamentava. Subito dopo, molti hanno colto l’occasione per costruire articoli sulla vicenda, dare giudizi, parlare: ad esempio, c’è chi ha voluto chiamare in ballo l’esperto di turno per discutere della propensione a scommettere come di un tumore, chi ha parlato d’immoralità per le cifre astronomiche in questione. Tante chiacchiere, parole che dipendono in molti casi dall’ignoranza, perché credo che il carteggio che parla di Buffon, cioè quello tra la procura di Cremona e quella di Torino, l’abbiano letto in pochi e ancora meno persone l’abbiano capito.

In che senso?
Tanti di quelli che ne hanno scritto, hanno riportato diverse cose imprecise. Anche Travaglio ha dedicato due articoli all’argomento, facendo almeno una decina di errori. Ad esempio: Buffon non è indagato, non c’entra nulla col processo sulle scommesse alla procura di Cremona, come invece qualcuno ha scritto. Ma al di là degli sbagli, ciò che mi ha lasciato più perplesso è che stiamo parlando di qualcosa che non doveva neppure uscire sui giornali: non per una questione morale, ma per motivi oggettivi. Se leggi all’interno del carteggio della Procura di Torino, c’è scritto: «Avendo questo ufficio in corso ulteriore attività investigativa riguardo soggetti che a tutt’oggi non risultano a conoscenza delle medesime».

Cosa significa?
Che è stato pubblicato del materiale riservato, nel quale la Procura di Torino spiega a quella di Cremona di avere in ballo indagini su soggetti che non sono ancora stati informati. Rendere pubbliche queste carte, quindi, non solo ha rovinato l’indagine ma ha pure reso vana e patetica la perquisizione fatta alla tabaccheria di Parma dove Buffon avrebbe scommesso: se anche c’era qualcosa di utile per l’inchiesta, hanno permesso che venisse fatto sparire. E poi da questo carteggio non si evince l’assoluta certezza che Buffon abbia scommesso quei soldi. Infine, altro particolare dimenticato da molti, la segnalazione non è stata fatta partire da pentiti o intercettazioni, ma da una banca, insospettita per un movimento di soldi dubbio. Ecco di cosa parliamo: non si possono ipotizzare reati. Prima che uscisse tutto questo, l’avvocato di Buffon non era stato neanche ascoltato.

Che idea ti sei fatto più in generale di tutte le indagini sul Calcioscommesse?
Mi sembra che grandissima parte dell’inchiesta si basi sulle ammissioni di quelli che vengono definiti “pentiti”. È rischioso però muoversi così: se a livello sportivo si istruisce un processo basandosi esclusivamente sulle carte dell’accusa si rischia di arrivare a condanne inique, perché non viene data la possibilità alla gente di difendersi. È quanto stanno mettendo in risalto alcuni pentiti: ad esempio Tomas Locatelli, che dice di avere patteggiato perché gli sarebbe stato impossibile difendersi. Oppure lo si vede anche nelle richieste degli avvocati di Mauri, che scongiuravano il Gip di revocare l’arresto, perché altrimenti si sarebbe arrivati a una condanna certa nel processo sportivo anche senza prove, proprio per questa impossibilità a difendersi. Mi sembra che se l’indagine rimane a livello penale la possibilità di tutelarsi c’è, e si riesce ad arrivare magari anche a provvedimenti giusti. Il problema sta nella giustizia sportiva, che invece non dà le stesse garanzie. I giudici sportivi vogliono agire in fretta, quindi tante volte si muovono in modo sommario. Ci sono giocatori, ad esempio, tirati in ballo solo per sentito dire e senza alcun riscontro, e che poi hanno addirittura ricevuto una richiesta di condanna a 3 anni e 6 mesi: mi riferisco nello specifico a Rijat Shala, ex-calciatore del Novara, svizzero ma di origine kosovara.

Della vicenda ambigua di Criscito ci siamo già occupati. Perché il terzino dello Zenit ha dovuto lasciare la nazionale, al contrario di Bonucci?
I due sono protagonisti di vicende diverse. Criscito ha trovato all’improvviso sui giornali la notizia di indagini che lo riguardavano: non ne aveva il minimo sentore, e quindi ne è rimasto sconvolto. Credo che fosse sua volontà quella di andare a chiarire davanti ai pm la sua posizione. Bonucci invece è in una situazione diversa: il centrale della Juve conosceva da tempo la cosa, e dopo che un giornale ha pubblicato le dichiarazioni di Masiello alla Procura di Bari (quindi ben prima dell’inizio degli Europei) l’avvocato di Leonardo è andato a parlare davanti alla procura di Torino di sua spontanea volontà. Così, c’è stato un chiarimento: sostanzialmente il legale del giocatore è stato rassicurato che non ci sarebbe stato un interrogatorio a breve. Per questo Bonucci era molto più tranquillo. Se poi stiamo ai dati ufficiali, la differenza è che uno è stato raggiunto da avviso di garanzia e l’altro no.

In queste settimane uno dei nomi di cui più si è parlato è quello di Beppe Sculli. Su di lui si è detto di tutto, eppure è ancora libero, a differenza invece di altri giocatori come Mauri. Come mai?
Sicuramente c’è stata una diversità di trattamento, ma non saprei dire il perché. Ho letto l’interrogatorio di Mauri davanti al Gip e mi sembra che il capitano della Lazio sia stato tirato in ballo più per la sua amicizia con Zamperini: quest’ultimo è uno dei personaggi più coinvolti e ha fatto anche ammissioni di colpevolezza. Mauri sostanzialmente si è trovato in mezzo ma poi di riscontri effettivi ce ne sono stati pochi, tant’è che è stato rilasciato. Per quanto riguarda Sculli invece non so rispondere, ma il Gip allude anche al fatto che il giocatore del Genoa avrebbe potuto fare paura ad altri giocatori per le sue origini o per la sua famiglia.

Insomma, di punti poco chiari ce ne sono forse troppi…
Le indagini, per carità, sono giuste, bisogna fare chiarezza su tutta la vicenda, però agendo in questo modo si rischia di fare gli stessi errori di Calciopoli nel 2006. Allora fu lo stesso Borrelli ad ammetterlo davanti alla Commissione di Giustizia del Senato: furono usate intercettazioni telefoniche che erano state selezionate dall’accusa. Così si è tolto potere alla difesa e si è leso il diritto degli imputati a difendersi, permettendo quella diversità di trattamento che pare evidente anche dalla relazione di Palazzi su Facchetti e Moratti.

Tags: antonio corsabonucciborrellibuffonCalciopolicalcioscommessecremonacriscitoJuventusmauripalazzisculli
CondividiTwittaInviaInvia

Contenuti correlati

Andrea Agnelli

L’esplosione della Juventus non fa che confermare il tramonto di Torino

1 Dicembre 2022
Massimiliano Allegri

Cosa suggerisce al futuro governo il caso della derelitta Juve

8 Ottobre 2022
Var Juventus Salernitana

Il Var non ha salvato il calcio, anzi

13 Settembre 2022
L'attaccante del Milan Oliver Giroud contrastato dal difensore dell'Inter Milan Skriniar durante Milan-Inter del 19 aprile 2022

Massima serie, minima resa

13 Agosto 2022
Andrey Arshavin estrae il bigliettino con il nome del Manchester United. Il sorteggio dovrà essere ripetuto (foto Ansa)

Il sorteggio sbagliato di Champions ci dice che la burocrazia è la morte dello sport

14 Dicembre 2021
Cristiano Ronaldo con la maglia della Juventus

Che gli volete dire a CR7?

15 Settembre 2021
Per commentare questo contenuto occorre effettuare l'accesso con le proprie credenziali.

Video

I negozi in Artsakh sono vuoti a causa del blocco del Corridoio di Lachin da parte dell'Azerbaigian
Video

Sette mesi di «catastrofe umanitaria» in Artsakh

Redazione
26 Luglio 2023

Altri video

Lettere al direttore

Lo spot Esselunga "La pesca"
Blog

La pesca di Esselunga e l’anima radicale della sinistra

Peppino Zola
2 Ottobre 2023

Read more

Scrivi a Tempi

Foto

alba promessa
Foto

Quel cielo come il sangue. Una promessa

29 Settembre 2023
Sas dla Crusc
Foto

Ritorno al Sas dla Crusc. Davanti al trono

31 Agosto 2023
Matrimonio sposa
Foto

Bambina, sposa

31 Luglio 2023
Luigi Negri sul palco del Meeting di Rimini
Foto

Fede e cultura una sfida per la ragione

22 Giugno 2023
Una casa semi-sommersa dall’acqua in seguito all’alluvione in Emilia-Romagna
Foto

La notte che ha incominciato a piovere

10 Giugno 2023

Altre foto

Reg. del Trib. di Milano n. 332 dell’11/6/1994

Codice ISSN
online 2499-4308 | cartaceo 2037-1241

Direttore responsabile
Emanuele Boffi

Editore
Contrattempi Società Cooperativa
Via Traù, 2 – 20159 Milano
[email protected]
C. F. / P. Iva 10139010960
Iscrizione ROC n. 30851

Redazione
Via Traù, 2 – 20159 Milano
+39 02.51829864
[email protected]

  • Chi siamo
  • Scrivi a Tempi
  • Iscriviti alla newsletter
  • Pubblicità
  • Privacy policy
  • Preferenze Privacy
  • Sfoglia Tempi digitale
  • Gestione abbonamento
  • Abbonati con carta di credito
  • Abbonati con bonifico/bollettino
  • Archivio storico

Copyright © Contrattempi Società Cooperativa. Tutti i diritti sono riservati | Contributi incassati nel 2022: euro 211.883,40. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • ACCEDI
  • Sfoglia Tempi
    • Sfoglia Tempi digitale
    • Settembre 2023
    • Agosto 2023
    • Luglio 2023
    • Giugno 2023
    • Maggio 2023
    • Aprile 2023
    • Marzo 2023
  • Esteri
    • Guerra Ucraina
    • Unione Europea
    • USA
    • Cina
    • Cristiani perseguitati
    • Terrorismo islamico
  • Politica
    • Elly Schlein
    • Giorgia Meloni
  • Giustizia
    • Magistratura
    • Carceri
  • Scuola
    • Scuole paritarie
    • Educazione
  • Ambiente
    • Clima
    • Green Deal
    • Transizione ecologica
  • Salute e bioetica
  • Chiesa
    • Cristianesimo
    • Papa Francesco
    • Benedetto XVI
    • Luigi Giussani
    • Comunione e Liberazione
  • Cultura
    • Libri
  • Economia
    • Recovery Fund
    • Lavoro
    • Euro
    • Mutui
  • Società
    • Obiettivi di sviluppo sostenibile
    • Razzismo
    • Politicamente corretto
    • Lgbt
    • Sport
  • Spettacolo
    • Cinema
    • Tv
    • Musica
  • Blog
    • Lettere al direttore
    • La preghiera del mattino
    • Casca il mondo
    • Il Deserto dei Tartari
    • Cinema Fortunato
    • Good Bye, Lenin!
    • Memoria popolare
    • Tentar (un giudizio) non nuoce
    • Libri in povere parole
  • Tempi Media
    • News
    • Video
    • Foto

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist