Cazzullo (Corriere): «Milano ha detto “no” a Berlusconi, il Pd non può cantare vittoria» – Rassegna stampa/2

Di Redazione
18 Maggio 2011
Aldo Cazzullo ha commentato a Tempi il risultato delle elezioni amministrative: «Milano è stufa di Berlusconi, Letizia Moratti è un sindaco che non piace. Il Pd non può cantare vittoria, con Vendola non sono d'accordo e De Magistris è incompatibile. Il Fli è messo davvero male. Il Terzo Polo non sceglierà tra Pdl e Pd»

Aldo Cazzullo, editorialista e inviato speciale del Corriere della Sera, ha commentato a Tempi il significato del risultato elettorale delle amministrative: «A Milano una parte della città ha detto “no” a Berlusconi, mi stupirei se la Moratti vincesse al ballottaggio. Il Pd non può cantare vittoria, con Vendola e De Magistris hanno molti problemi. Il Fli è messo davvero molto male. Grillo può solo far perdere la sinistra e il Terzo Polo rimarrà neutrale al ballottaggio a Milano rispetto a Pdl e Pd»

Milano andrà al ballottaggio. In vantaggio però non c’è Letizia Moratti ma Giuliano Pisapia.
A cosa è dovuto questo risultato inatteso?
Io ero convinto che Pisapia potesse vincere e l’ho scritto, ma non così. Una parte della città ha detto “no” a Berlusconi e Letizia Moratti è un sindaco che non piace e che prende meno voti della somma delle liste. Penso che i milanesi non abbiano apprezzato il comportamento di Silvio Berlusconi che, invece di riconoscere di aver sbagliato, rivendica a più riprese il suo comportamento privato, per me incompatibile con la sua carica pubblica, e lancia invettive contro i magistrati. L’estremismo non ha pagato.

La Moratti può recuperare e vincere il ballottaggio?
Mi stupirei davvero molto se succedesse. Di sicuro nelle prossime due settimane ci sarà un forte richiamo alla Milano moderata, contro i comunisti e questo farà guadagnare qualcosina ma non abbastanza per vincere.

Il Pd è passato al primo turno a Torino e Bologna mentre non va neanche al ballottaggio a Napoli. Comunque Bersani ha dichiarato: «Vinciamo noi, perdono loro». E’ così?
Il Pd non può cantare vittoria. nel ’93 la sinistra conquistò tutte le grandi città e poi perse le politiche. L’Italia è più complessa di Milano e la soluzione frontista non può bastare. Anche perché Vendola e Bersani sono incompatibili su troppi fronti e governare con De Magistris è molto difficile.

Il Terzo Polo è andato bene al sud e male al nord. Al ballottaggio di Milano appoggerà Pisapia o la Moratti?
Si sa che sono forti al centro-sud e non molto al nord, per cui nessuna novità. Il Terzo Polo a Milano non può schierarsi con Pisapia, anche se è un figlio della borghesia milanese, la sua storia è di un uomo di sinistra comunista. Però non può neanche appoggiare la Moratti, perché altrimenti che cosa si sono staccati dal Pdl a fare? Il Terzo Polo non sceglierà.

Questa è la prima tornata elettorale per Futuro e Libertà. Com’è andato il partito di Gianfranco Fini?
Fli esce molto male: non ha intercettato il voto di opinione, è diviso e perderà altri pezzi. Il progetto fasciocomunista è debole culturalmente e politicamente. La sua scoppola l’ha presa il 14 dicembre, quando non è riuscito a buttare giù Berlusconi, che era la sua ragione sociale. Ora non penso che Fini sia finito, ma il suo partito è messo davvero maluccio.

Le vere star di questa tornata elettorale sono il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo e il risultato di De Magistris, che va al ballottaggio a Napoli.
L’unica cosa che può fare Beppe Grillo è far perdere la sinistra, è già successo e può succedere ancora. Anche De Magistris è un bel problema per il Pd, sarà difficile appoggiarlo dopo che ha contribuito a far cadere l’ultimo governo Prodi.

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2 commenti

  1. 0547752027

    Bravo Galassi, hai scritto sacrosante verità.ere, se i milanesi sono ancora milanesi
    Peerò spero ancora che la Moratti possa vincere, se i milanesi sono ancora …milanesi

  2. Giuliano Galassi

    la Curia milanese è stata tra i piu’ accesi sostenitori di Pisapia. Come riconoscenza si vedrà applicare l’ICI ai suoi tanti immobili anche destinati a scopo educativo. E’ molto tempo che la sinistra grida questo ritornello: “la Chiesa non paga l’ICI”. Sarà accontentata, e io non piangerò e l’Arcivescovo pregherà in una moschea.

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