Esteri

Leone Grotti
30 Marzo 2011
Oggi Thein Sein, il leader del partito che ha vinto nel paese asiatico le elezioni-farsa di settembre, si è insediato come nuovo presidente. Allo stesso tempo, il dittatore Than Shwe ha sciolto la giunta militare, che opprime il paese dal 1988. Ma la transizione democratica è una finzione: al governo gli stessi uomini che guidavano la giunta militare
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Redazione
30 Marzo 2011
Che Gheddafi se ne vada con l'aiuto dell'Unione Africana in uno dei suoi paesi è la soluzione ottimale, secondo il ministro degli Esteri Franco Frattini, che deve uscire dall'incontro di oggi sulla Libia a Londra di 37 alti funzionari di altrettanti paesi. Muammar Gheddafi torna a parlare e dichiara: «Lasciate che sia l'Unione Africana a gestire la crisi, la Libia accetterà tutto quello che l'Ua deciderà. Questa operazione militare è come quella di Hitler quando bombardava l'Europa»
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Redazione
30 Marzo 2011
I numeri 1, 2, 3 e 4 verranno smantellati a Fukushima 1. I reattori 5 e 6 forse potranno essere chiusi in modo sicuro. Lo annuncia Tsunehisa Katsumata, capo responsabile della Tepco, secondo cui la scelta era «inevitabile»
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Redazione
29 Marzo 2011
Barack Obama, presidente Usa ha parlato ieri in diretta televisiva giustificando l'intervento in Libia, per fermare la carneficina messa in atto da Muammar Gheddafi. Ha poi annunciato Il passaggio del comando alla Nato, che implica «rischi e costi significativamente inferiori per i nostri militari e per i contribuenti Usa». Ieri il presidente della Cei Angelo Bagnasco ha dichiarato che «la strada della diplomazia è la via giusta e possibile, forse ancora desiderata da tutti»
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Rodolfo Casadei
29 Marzo 2011
La stesura della dichiarazione di princìpi ha visto scontrarsi le tesi di due commissioni nominate dai militari, che poi ne hanno creata una terza per poter arrivare a un risultato compiuto. Le elezioni parlamentari saranno a settembre, è scontro su quelle presidenziali. Passa la legge sui partiti, troppo restrittive secondo molti, buone per i Fratelli Musulmani
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Elisabetta Longo
28 Marzo 2011
Il premio Nobel 2006 per la letteratura Orhan Pamuk ha dichiarato nel 2005 ad un giornale svizzero che la Turchia ha operato un genocidio ai danni degli armeni, sterminando un milione. La Turchia, che ancora non ha ammesso la sua responsabilità, lo condanna a pagare 2.800 euro
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