Berlusconi a Lampedusa, cominciano i trasferimenti degli immigrati

Di Redazione
30 Marzo 2011
Oggi il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi arriva sull'isola siciliana. Oggi potrebbero essere trasferiti fino a 3 mila immigrati, cioè coloro che sono stati già identificati. Ora a Lampedusa ce ne sono 5.800. Lombardo: «Bene il governo ma pensiamo al dopo: da adesso basta sbarchi sull'isola»

Pulizia straordinaria questa mattina a Lampedusa, in vista dell’arrivo del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, sulla collinetta sovrastante il porto vecchio dove per giorni hanno bivaccato migliaia di tunisini. I militari dell’esercito stanno rimuovendo i rifiuti che si sono accumulati su quella che i giornali hanno battezzato “collina del disonore”. Si tratta soprattutto di sacchettti e bottiglie di plastica, che sono sparpagliate dappertutto. Molti rifiuti galleggiano anche nelle acque del porto.

Soltanto gli immigrati che sono stati già identificati potranno essere trasferiti da Lampedusa con la nave militare San Marco e con i quattro traghetti che il governo ha predisposto. Secondo quanto si apprende nel centro di accoglienza, dove sono in corso le operazioni di identificazione, sono attualmente 2.500 i tunisini già sottoposti al fotosegnalamento e al prelievo delle impronte digitali. Si lavora a ritmo molto intenso con l’obiettivo di raggiungere entro la giornata quota tremila. Sarebbe così dimezzata la “popolazione” di tunisini sull’isola. Attualmente sono circa 5.800, dopo una notte senza sbarchi e il tasferimento, ieri, di 400 persone fuori dall’isola.

«Chiederemo al governo che dopo i trasferimenti degli immigrati per svuotare, speriamo tra oggi e domani, Lampedusa – ha detto il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo – si affronti il problema del dopo, e cioè quello della prevenzione». Parlando con i giornalisti nell’aeroporto di Lampedusa ha ribadito che ci sono «due possibili soluzioni: o quella dell’approdo a mare, cioè su navi militari o civili, o quella dell’uso di uno dei porti siciliani. Quello che è certo è che non devono più esserci arrivi a Lampedusa».

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