Berlusconi ci ripensa: “Rimango in campo per riformare la giustizia”

Di Redazione
27 Ottobre 2012
Dopo aver annunciato il passo indietro, l'ex premier cambia idea. Ieri la condanna al processo Mediaset. Pronta una lista con Sallusti fuori dal Pdl?

Dopo l’annuncio che non si sarebbe più ripresentato e dopo la sentenza di condanna del Tribunale di Milano, Silvio Berlusconi è intervenuto telefonicamente al Tg5 per spiegare le sue ragioni. “Mi sento obbligato a restare in campo per riformare il pianeta giustizia perché ad altri cittadini non capiti ciò che è capitato a me”.

“A Roma – ha detto il Cavaliere – la Cassazione mi ha assolto con formula piena sulla stessa materia. Come mai non si è tenuto conto di questo? Forse giudice Davossa è molto prevenuto contro di me. O forse in tutto questo si devono trovare delle spiegazioni di natura politica”.

“Quella contro di me è un’ipotesi fantascientifica per evadere l’1% delle imposte” comunque versate. “Tra il 2006 e il 2010 ho versato 5,44 miliardi. Nessun gruppo versa tanto” dice Berlusconi sostentendo che nel 2002 gli vengono contestati evasioni per “4,9 milioni di euro contro i 365 versati dal mio gruppo all’erario” ed analoga è la proporzione nel 2003.

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Propensione a delinquere? «Questa è la parte più incredibile della motivazione» della sentenza. E sottolinea: «Ho un’età non verdissima. Credo di aver dimostrato di essere un bravo imprenditore, arrivato ad avere 56 mila collaboratori. Sono stato presidente del Consiglio per quasi 10 anni, sono l’unico protagonista della politica mondiale ad aver presieduto per tre volte il G8. Sono un ottimo padre di 5 figli e ottimo nonno di 6 nipoti. E sono uno dei primissimi contribuenti italiani. E poi sono incensurato. Ed è una cosa incredibile rispetto a quanto detto dai giudici sulla naturale capacità a delinquere».

Berlusconi ha parlato anche di Frank Agrama, condannato nell’ambito del processo per i diritti Tv. “Non sono mai stato suo socio occulto, ed è stato provato da tutte le carte. Esistono prove inoppugnabili che avrebbero dovuto portare ad una assoluzione. Esistono due prove inoppugnabili che avrebbero dovuto portare a una sentenza di assoluzione: se io fossi stato socio occulto di Agrama sarebbe bastata una mia telefonata ai responsabili di Mediaset per determinare acquisti senza pagare tangenti, ma soprattutto se fossi stato socio di Agrama sarei venuto immediatamente a conoscenza del pagamento di una tangente dall’ufficio acquisti di Mediaset e non avrei potuto che provvedere a immediato licenziamento, visto che passavano acquisti televisivi per 700 milioni l’anno”.

“Si avvicina l’ufficializzazione di una ridiscesa in campo del Cav. fuori ma accanto al Pdl con una lista di scopo per la giustizia giusta. Accanto a Berlusconi il direttore del Giornale Alessandro Sallusti”, così scrive il Foglio di Giuliano Ferrara sul suo sito.
(alle 17 prevista una conferenza stampa)

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8 commenti

  1. viccrep

    aprite gli occhi e la mente:
    la giustizia in italia è semplicemente gestita da una casta, che ha tutte le protezioni necessarie il csm, il sindacato dei magistrati, l’associazione magistrati, non cè un’altra categoria così protetta e deresponsabilizzata.
    Il giudice di questo processo ha già condannato tempo fa Berlusconi, poi assolto con formula piena, cosa che succederà anche questa volta
    In più per rendere più credibile la bramosia della condanna, ha prodotto con con il giudizio le sue motivazioni, cosa che non viene mai fatta, ma avendo la coda di paglia ha messo tutto sul piatto per creare maggiori problemi alla difesa. (siccome è berlusconi va bene) auguro che nessun scrivente abbia da soffrire le stesse modalità.
    Sono fondamentali per mettere appena un po’ in quadro la giustizia almeno cinque cose fondamentali:
    istituire la responsabilità civile dei magistrati ( se sbagli paghi come tutti)
    separare le carriere e un organo esterno che giudichi la loro qualità
    l’assoluta segretezza delle loro scelte politiche, quindi via le lobby politiche all’interno della magistratura
    la loro qualificazione in ordine ai meriti e alle capacità certificate, non più carriere automatiche
    parificazione ad altri lavoratori, 30 giorni di ferie ecc

  2. Magari fosse vero. Quel che temo io invece è che la solita Italietta, stanca della crisi e dell’IMU, speri in una sua candidatura allo scopo di tristi contentini come quello della revoca dell’ICI sulla prima casa: specchietti per le allodole che soddisfano per un breve presente e poi si pagano cari.

  3. All’inizio mi chiedevo se fosse in grado di governare per il bene della Nazione,
    poi mi sono chiesto se fosse veramente la persona giusta al posto giusto,
    ora mi chiedo solamente se abbia tutte le capacità mentali di chiarezza di giudizio!
    Si è lamentato nella conferenza stampa che come primo ministro non abbia potuto far approvare leggi necessarie per una riforma dello Stato.
    Ma chiediamoci cosa sarebbe successo se veramente avesse avuto costituzionalmente il potere che altri premier in altri stati hanno.
    Meno male che abbiamo oggi questa Costituzione in cui esiste un bilanciamento dei poteri.
    Altro che presidenzialismo!

    1. Charlie

      Pensi che io mi sono posto le stesse sue domande quando hanno incaricato Monti, che ovvio nessuno critica perché lui sì che è bravo a salvare l’Italia.

      E tutte le tasse che mette è per colpa di Berlusconi, ovvio.

      Come anche la sua sobria capacità di adottare misure per la crescita del Pil, s’intende.

      Cos’abbia di sobrio questa sodomizzazione interclassista, mi sfugge.

      Ma dev’essere questione di sensibilità.

      La mia è una di quelle a prescindere.

  4. maio

    Berlusca ri-rettifica “Non mi candido a Premier”.
    Vedete, ha già letto il primo sondaggio!

  5. maio

    Tranquillo, Roberto, il tempo di un paio di sondaggi e quando avrà capito che ormai non gli crede più nessuno, tornerà al passo indietro.
    Daltronde, mica si può sempre riuscire a scansarla a colpi di Lodi, prescrizioni, mancate rogatorie, declassamenti di reato, ricusazioni di Giudici e sedi giudiziarie, legittimi impedimenti fasulli, prima o poi il conto da pagare arriva.

  6. Ci sono notizie che suscitano stupore negli occhi, altre lasciano sconcertati.
    Molti anni fa ci fu un Uomo che dopo tre giorni Risuscitò. Fu la Buona Notizia che ha cambiato il mondo. Quella Risurrezione ha portato la gioia e la Speranza per tutto il genere umano.
    Un Fatto rivoluzionario.
    Ora si parla di un’altra piccola resurrezione solo dopo qualche giorno.
    Ma non mi pare questa una bella notizia.
    E’ “costretto a ripresentarsi” e da chi? E perché cosa?
    Lui ha capito che la politica, la giustizia, ecc. è “COSA SUA”, non BENE DEL PAESE.
    Ieri si ritirava per …udite…udite: per amore per l’Italia.
    E oggi, per lo stesso motivo, ha deciso di ripresentarsi.
    Chiediamogli per piacere di non amare questa nostra cara Patria! Noi non ne abbiamo bisogno!
    E cosa faranno adesso i pidiellini? Continueranno ad assecondarlo pedissequamente?
    Roberto

    1. Charlie

      I pidiellini non hanno assecondato Berlusconi pedissequamente, ma perché rappresentava i loro progetti politici.

      Purtroppo per noi, per l’Italia e per lui, non è stato in grado, per incapacità politica sua e per altre ragioni – tra cui una gogna mediatica da terzo Reich – , di realizzarli.

      Tuttavia sulla riforma della giustizia ha ragioni da vendere.

      Han segato lui, che è ancora potente, con una sentenza del tipo ” Entra la corte, esce la giustizia “.

      Figuriamoci cosa possono fare con dei poveri diavoli come noi, se per disgrazia potremmo trovarci alla mercé di questi causidici agghindati da magistrati.

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