

Quindici esoneri in 27 partite. Una media di poco più di un allenatore licenziato ogni due partite. Mica male il campionato di Serie A, o meglio, mica male i presidenti di Serie A. Loro non guardano in faccia nessuno, sono quelli che ci mettono i soldi e quindi possono tutto: quest’anno due di loro (Maurizio Zamparini e Massimo Cellino) hanno allontanato i loro tecnici ancor prima dell’inizio del campionato. Il numero uno sardo si è liberato di Roberto Donadoni per incomprensioni legate al mercato estivo e al suo posto ha chiamato Massimo Ficcadenti, reduce da una storica salvezza con il Cesena. Zamparini ha cacciato Stefano Pioli dopo la debacle dei rosanero ad agosto nei preliminari di Europa League.
La lista degli epurati comprende poi Gasperini, Bisoli, Giampaolo, Arrigoni, Mihajlovic, Ficcadenti, Di Francesco, Mangia, Malesani, Colomba, Tesser e Mondonico. E l’ultimo (ma scommettiamo che ce ne saranno un altro paio prima della fine dell’anno?) è Davide Ballardini. Il ravennate aveva sostituito Ficcadenti a inizio novembre: 4 mesi, 11 partite, 3 vittorie, 4 pareggi e altrettante sconfitte dopo è stato cacciato. Eppure aveva cominciato bene; probabilmente paga le ultime tre sconfitte consecutive e sicuramente quella che pesa di più è l’ultima, contro il Napoli venerdì sera: 6 a 3.
Dei 15 esoneri 13 sono arrivati dopo una sconfitta e chi ne ha causati di più è proprio il Napoli. Dunque è Mazzarri il mangia allenatori. Il primo è stato Eusebio Di Francesco, era il 4 dicembre e il Lecce veniva asfaltato 4 a 2 dai partenopei. Lo stesso giorno sulla panchina leccese è arrivato Serse Cosmi. Pochi giorni dopo, il 22 dicembre (recupero della prima giornata) si gioca Napoli-Genoa. I grifoni ne beccano 6 e Enrico Preziosi saluta Alberto Malesani. L’ultimo è appunto Ballardini, che sempre al San Paolo di gol ne ha presi 6 prima di liberare l’armadietto dello spogliatoio.
E non è finita qui. La lista degli esonerati prima della fine dell’anno potrebbe aumentare. A rischio sono Bortolo Mutti del Palermo (che alla 36esima giocherà proprio al San Paolo di Napoli…), ma l’addio potrebbe arrivare prima visto che Zamparini ha dichiarato: «Mi sto mangiando il secondo testicolo – il Bologna di Pioli, esonerato ad agosto, sta volando in classifica mentre il Palermo arranca -, ma Mutti non rischia, rimarrà sicuramente fino alla fine dell’anno»; Pasquale Marino del Genoa non se la passa meglio, la sua squadra ha la peggior difesa del campionato; Delio Rossi non ha migliorato la situazione lasciata da Mihajlovic a Firenze, anzi; Roberto Donadoni ha vinto una sola partita nelle ultime 9 e la zona retrocessione è a soli 6 punti; la speranza di salvarsi di Novara e Cesena passa solo da un miracolo, un cambio (sarebbe l’ennesimo) di panchina non servirebbe a nulla, ma alla follia non c’è mai limite; il Lecce si giocherà la permanenza in Serie A nelle prossime tre gare (Palermo, Novara e Cesena), ogni domenica potrebbe essere l’ultima per Serse.
0 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!