Arriva nuovo codice antimafia. Berlusconi: «Riforma fisco entro estate»

Di Chiara Rizzo
10 Giugno 2011
Durante il Consiglio dei ministri il Governo ha varato il nuovo codice antimafia. Alfano: «Le direttrici sono 3: arresto dei latitanti, carcere duro per i boss mafiosi e aggressione ai patrimoni criminali». Licenziato anche il decreto attuativo per la semplificazione della giustizia civile. Berlusconi dichiara: «Riforma fiscale entro l'estate»

Al via il nuovo codice antimafia, un corpus che per la prima volta raccoglie tutte le norme per il contrasto alla criminalità. È l’esito del Consiglio dei ministri di oggi, al termine del quale Silvio Berlusconi ha presentato in conferenza stampa il nuovo codice, composto da 5 libri e 131 articoli. Il premier ha ricordato che «dall’inizio della legislatura gli arresti sono stati 4.866, attraverso quasi 800 operazioni di polizia, su 34 dei boss più pericolosi ne abbiamo arrestati 32. Viaggiamo ad una media di 8 presunti mafiosi arrestati al giorno e sono stati sequestrati e confiscati beni per un valore complessivo di 21,5 miliardi di euro».

Il Guardasigilli Angelino Alfano ha aggiunto che «il codice antimafia si inserisce nella cornice di un lavoro che ha visto il Governo Berlusconi impegnato sin dal primo giorno di lavoro (primo Consiglio dei ministri a Napoli nel maggio 2008), fino al 2010, quando a Reggio Calabria questo stesso Governo ha sostituito le mille chiacchiere con tre direttrici di marcia nel contrasto alla criminalità». Alfano ricordando queste tre direttrici spiega che è intorno ad esse che si muove anche il nuovo codice: «Arresto dei latitanti, carcere duro per i boss mafiosi, perché non diano ordini dal carcere, e aggressione ai patrimoni criminali. Ci siamo impegnati coi fatti, non con le parole. Chiunque opera nel sistema giuridico italiano sa quanta cenere e lapilli si erano depositati in tema di normative antimafia. Le abbiamo raccolte dando loro un’anima, trasferendo norme del codice penale al codice antimafia, per uno strumento agile e snello».

Roberto Maroni
, ha spiegato che in particolare dal ministero dell’Interno la collaborazione è stata sull’elaborazione del terzo libro, che «si occupa della documentazione antimafia. Abbiamo istituito una maggiore efficacia dei controlli dei prefetti sulle procedure d’appalto e sulle imprese; viene inoltre istituita la banca dati unica della documentazione antimafia presso il ministero dell’Interno, con diffusione alle Prefetture, alle stazioni uniche appaltanti e alle stesse imprese».

Il Cdm oggi ha licenziato anche il decreto attuativo per la semplificazione della giustizia civile. Alfano ha spiegato che «nelle nostre leggi speciali ci sono oltre 33 modi per accedere al processo civile. Li riduciamo a 3 con grande trasparenza e semplificazione. Abbiamo lavorato per dimininuire il numero di cause civili avviate (oggi sono 4,8 miliardi all’anno), per esempio attravero la mediazione civile. Ma abbiamo semplificato anche il percorso dei procedimenti, per abbreviarlo, ad esempio con sanzioni per i responsabili dei rinvii, o un grande sistema informatico».

Il Consiglio dei ministri è cominciato con 45 minuti di ritardo, in seguito ad un colloquio privato che si è protratto tra il premier e il ministro dell’Economia Giulio Tremonti. Alla fine del Cdm, il premier però afferma: «Del tutto destituite di fondamento le notizie riportate sulla stampa di problemi con Tremonti. Abbiamo parlato di riforma fiscale, sia con Bossi che con Tremonti, e siamo d’accordo che il Governo produrrà la legge delega sul fisco prima dell’estate. Si tratta di un’opera di manutenzione probabilmente da 3 miliardi, per aderire alla richiesta europea di riportare i bilanci in pareggio entro il 2014. Noi abbiamo un deficit del 4.6 e in Europa, meglio di noi, c’è solo la Germania al 3.6».

Berlusconi ha concluso la conferenza stampa con una battuta, dopo un lungo elenco di ciò che il Governo ha fatto sinora, «dall’emergenza Abruzzo, al salvataggio Alitalia, al G8 a L’Aquila, al contrasto alle mafie», ha ricordato che «abbiamo portato avanti un’attività che ha del miracoloso. Modestamente avete un presidente del Consiglio che è invidiabile. È la legge di mia zia Mariuccia. La conoscete? Si guardava allo specchio e si diceva “quanto sono bella! Me lo dico io da me, visto che non me lo dice nessuno”».

(Il nuovo codice antimafia è diviso in cinque libri che tratteranno, nell’ordine, di 1. La criminalità organizzata di tipo mafioso; 2. Le misure di prevenzione; 3. La documentazione antimafia; 4. Le attività informative ed investigative nella lotta contro la criminalità organizzata. L’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata; 5. Modifiche al codice penale e alla legislazione penale complementare. Abrogazioni. Disposizioni transitorie e di coordinamento).

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