In tempi di degrado urbano e non solo l’opera di Antonio Bruni ridona la speranza che Roma possa ritrovare il suo rinascimento, ritornando a quello splendore che naturalmente l’appartiene, ai tempi di quel passato glorioso che la vide padrona del mondo con le sole armi della conoscenza e della bellezza. Non invochiamo certo l’impero, ci mancherebbe altro, ma l’impero democratico della bellezza quello sì, perché solo l’arte, solo la cultura potrà salvare il mondo da ogni forma di barbarie e di degrado. Il presidente del Festival “Un pensiero per Roma” è l’artista Antonio Bruni che dal 20 al 27 ottobre presenterà alla Galleria Sordi la scultura- libreria “Colossea”.
Antonio Bruni, racconta a Tempi qual è il senso di questo festival d‘idee?
Nel tempo della dispersione dei messaggi, dovuta all’abbondanza di mezzi di comunicazione, bisogna radunare idee e persone e concentrarle su obiettivi precisi. Il festival d’idee “Un pensiero per Roma” più che offrire, chiede e raccoglie contributi di pensiero e di volontà.
Come nasce questo festival e perché?
Volevo che la mostra della mia scultura libreria Colossea fosse collegata a un’azione collettiva. A cosa può servire una grande scaffalatura se non ad accogliere e mettere insieme pensieri, desideri, anche utopie (queste sono una molla del progresso) in maniera aperta e libera? Il festival attorno a Colossea, che ne diventa il simbolo e il luogo fisico e virtuale, è un appuntamento informale per mettere insieme e mostrare esperienze e proposte diverse. L’idea è nata spontaneamente parlandone tra amici. È stata fondata un’associazione Onlus con tre scopi: abbellimento urbano, spazi per la cultura, valorizzazione di artisti. Non abbiamo finanziamenti né pubblici né privati; le spese sono ridotte all’essenziale e le sostengono gli associati. L’organizzazione è solo volontariato. Lo spazio, la prestigiosa e raffinata Galleria Alberto Sordi, è stato messo a disposizione da Sorgente Group; un atto che ci ha consentito di cominciare. Sono arrivati i primi riconoscimenti dell’iniziativa con il patrocinio gratuito di Camera dei Deputati, Mibact, Municipio Roma I Centro.
In cosa le piazze di Roma potrebbero migliorare?
“Sculture nelle piazze di Roma contemporanea” è il tema di questa prima edizione del festival. La Roma costruita dopo il 1930, attorno al patrimonio del centro storico, prevede poche piazze, oggi ridotte a rotatorie e parcheggi. Bisogna dare alle piazze identità visiva e vivibilità come luogo d’incontro e di socializzazione. Proponiamo quindi d’inserirvi una scultura moderna o classica, dai magazzini dei musei, creando attorno a essa uno spazio verde con una pedana e sedili fissi per consentire agli artisti di esibirsi e alle persone di sostare. Riusciremo a cambiare il volto di qualche piazza? Il festival vuol muovere proposte. La decisione spetterà poi a Municipi e Sovrintendenze.
Qual è a suo parere il ruolo dell’arte nell’assetto urbanistico di una città?
L’arte è fondamentale per una città, al pari dei servizi e delle infrastrutture. Non può essere chiamato “città” un agglomerato urbano che non presenti propri spunti di bellezza. Non basta accontentarsi del patrimonio del passato, bisogna arricchirlo con elementi nuovi. Si pensi al grande museo diffuso di arte contemporanea costituito dai duecento mosaici di artisti internazionali installati a spese di aziende private nelle stazioni della metropolitana romana e ai nuovi grandi dipinti murali (non gli sfregi dei teppisti) nei quartieri di periferia.
La sua opera è una grande libreria virtuale, dunque un invito non solo alla bellezza ma alla conoscenza?
La forma spirale, che ricorda il Colosseo, simboleggia il sapere che avvolge la persona ma non rinchiude e non esclude. La creazione di una libreria, in un tempo in cui il libro sembra destinato a uscire dal mercato, è una sfida alla dispersione e alla superficialità. Gli elementi che compongono l’istallazione sono tutti diseguali, come deve essere la pluralità delle espressioni. Una biblioteca poi deve essere un luogo piacevole da frequentare, non polveroso e stantio.
La bellezza salverà il mondo?
La bellezza è un elemento fondamentale della spiritualità. La sua visione induce alla riflessione e alla meditazione. Rispetto della persona e rispetto della bellezza sono due doveri morali fondamentali. Chi commette stragi di persone commette anche stragi di bellezza.
Di seguito la poesia Colossea di Antonio Bruni
Raccoglie in abbraccio spirale
complessi cammini di studio
intrecci notizie astrazioni
immagini suoni grafie
sviluppo simile al legno
venato silenzio colori
distingue rami pensiero
caduco conoscere tavole
offrendo conserva difende