
Allam: «I due centri di potere egiziani sono la caserma e la moschea»
Magdi Cristiano Allam, giornalista ed eurodeputato nel Ppe con il movimento da lui fondato Io amo l’Italia, ha commentato a Radio Tempi gli scontri tra esercito e manifestanti che stanno avvenendo in questi giorni in piazza Tahrir, in Egitto. I civili uccisi dai militari, che di fatto detengono il potere, sono almeno 29. Migliaia i feriti. «È una guerra di tutti contro tutti, dove l’esercito uccide in modo criminale». Secondo Allam, un altro problema è rappresentato dai Fratelli Musulmani, «che operano da un lato per sovvertire la base e seminare zizzania tra la popolazione, e dall’altra si propongono come gli unici mediatori credibili per stabilizzare la situazione».
L’ospite di Radio Tempi ricorda un precedente avvenuto più di vent’anni fa in Algeria: «Nel 1989 l’esercito prese la decisione di imporre il proprio potere con un colpo di mano. La conseguenza fu un decennio di terrorismo islamico. Quasi 250 mila persone vennero uccise. In Egitto rischiamo di trovarci alla vigilia di uno scenario simile, dove però le vittime principali saranno i 10 milioni di cristiani: il nuovo capro espiatorio in questa guerra di tutti contro tutti». E’ categorico l’eurodeputato: «Per gli integralisti islamici, il concetto di pace con chi non la pensa esattamente come loro è blasfemia. Concepiscono soltanto il concetto di tregua». Va poi messo in rilievo che in Egitto «ci sono solo due centri di potere: la caserma e la moschea. La seconda è in difficoltà con un esercito che reagisce brutalmente e sta perdendo il controllo della situazione. L’alternativa sarà la dittatura degli estremisti islamici».
Le responsabilità dell’Occidente non sono poche in questo clima bellico. «Vi è indifferenza se dall’altra parte del Mediterraneo saranno gli islamici con le loro dittature militari a governare. Anzi, per molti paesi occidentali sarebbe una cosa buona se gli islamici garantissero una maggiore stabilità, un controllo più ferreo della popolazione». Le cause di questo atteggiamento per Allam sono riconducibili alla sudditanza all’ideologia del relativismo: «È venuta meno la nozione stessa di verità. E’ un Occidente che si concepisce solo nella sua dimensione materiale: le persone sono ridotte a produttori di materialità per consumare sempre di più. Un occidente sempre più affascinato dal modello del capital-comunismo cinese».
Twitter: @giardser
Ascolta l’intervista a Magdi Cristiano Allam
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