Più onnipresente di Gabriele Paolini dietro le telecamere di un tg. Più autointerpellante di un Antonella Elia in un salotto gossipparo. Più fastidioso delle zanzare tigre milanesi, c’è solo Alfonso Luigi Marra e la sua quotidiana newsletter per ribadire concetti politici e d’informazione di cui nessuno sentiva la mancanza. Gino, come si fa chiamare, nasce come avvocato e si specializza in “cause contro le banche”. Nel 1987 comincia a sognare in grande e fonda un suo movimento autonomo, chiamato appunto, FermiamoLeBanche, con lo scopo di combattere il signoraggio. Il che? Il signoraggio, ossia il reddito che si deriva dall’emissione di moneta, una sorta di Marra contro tutti. Dopo un breve excursus nel mondo della politica, l’elezione in Parlamento Europeo e un paio di altri tentativi di candidatura, Marra ripropone il suo personaggio in un modo del tutto inaspettato. Scrivendo un libro sui rapporti di coppia, nel 2010, intitolato Il labirinto femminile. Un saggio che probabilmente non avrebbe venduto molto senza un autentico colpo di genio: proporre a Manuela Arcuri di sponsorizzarlo. E in breve tempo, lo spot in cui l’attrice con il suo accento romanesco parla di “strategismo sentimentale” diventa in breve uno dei filmati più visti di Youtube. Tanto che Aldo Grasso l’ha definito “un piccolo diamante di coatteria, un esempio involontario e sublime di kitsch, trash e brutto, ma che poggia sul candore con cui cui è stato girato». Chiudere il filmato una Arcuri che strizza gli occhi seducente e dice «Compratelo, è bellissimo». Interpellata, poi, l’attrice confessa di non averlo neppure aperto.
Ma Marra va avanti. E propone ad altri personaggi di sponsorizzarne la lettura. Lele Mora precarcere, Ruby Rubacuori e Sara Tommasi. E per quest’ultima è arrivata la folgorazione. Sara Tommasi non solo è diventata la testimonial di molti altri spot, ma ha incominciato a incarnare il movimento FermiamoLeBanche. In che modo? Spogliandosi di fronte a bancomat, piazze pubbliche e altri luoghi, sempre a onor di telecamere, sempre sorridendo, sempre a fianco di Alfondo Luigi Marra (con Domenico Scilipoti terzo incomodo). Il rapporto di lavoro diventa rapporto d’amore e i due sono sempre fotografati insieme, abbracciati e in altri atteggiamenti intimi. Ma Sara frequentava già un altro uomo, un certo nobile di nome Alessandro, e lo stesso Marra si è trovato persino a dividere i due amanti durante una lite, con tanto di foto pubblicate da tutte le riviste del settore gossipparo. «Ma il mio obiettivo in queste vicende è stato ed è unicamente rendere noto il più possibile il termine signoraggio bancario, affinché prima o poi la società si renda conto di cosa esso sia e sia pronta per reagire e sconfiggerlo» ha poi scritto Alfonso in uno dei suoi quotidiani e non richiesti comunicati stampa. La relazione va avanti e Marra ci tiene a continuare a ribadirlo ai giornalisti tramite newsletter. «Va chiarito, soprattutto nell’interesse di FermiamoLeBanche, che il rapporto tra Sara e me, consolidatosi da quando vive a casa mia, ha causato una violentissima reazione del cuore del sistema mediatico, oltre che dell’entourage di Sara. Una reazione, che proprio io ho vanificato, dapprima accompagnata da minacce di annientamento mediatico, ma poi culminata, in una clinica, nel tentativo di praticare a Sara una siringa di Aldol per quindi ricoverarla facendola apparire esaurita».
La storia si tinge di giallo, mentre i due continuano a farsi vedere insieme in locali e a convegni per promuovere la loro causa. Ieri, l’ultima notizia sui due, riportata da Dagospia. Pare che vogliano un figlio, che lei dichiari «ho 30 anni, è ora che faccia qualcosa di serio, e non c’è niente più serio di un figlio». Auguri e figli maschi? Affatto. Arriva l’ultimo comunicato stampa che lascia tutti a bocca aperta. «Fermi restando i rapporti affettuosissimi, di reciproca stima, amicizia e solidarietà, nonché l’intenzione di continuare a collaborare per il futuro nella lotta contro l’illiceità bancaria, abbiamo dovuto purtroppo prendere atto, dopo questi due tuttavia bellissimi mesi trascorsi insieme, che la diversità di carattere non consente la prosecuzione del nostro rapporto come coppia». Firmato a doppio nome, Sara Tommasi e Gino Marra. Ora che la storia d’amore si è chiusa, possiamo tornare a chiederci cosa sia il signoraggio bancario.