A Brindisi c’è un sospettato per la bomba davanti alla scuola
Sul fronte delle indagini sull’attentato di sabato davanti alla scuola “Morvillo Falcone” è caccia all’uomo immortalato dalla telecamera del chiosco ubicato proprio davanti all’Istituto Professionale. Il volto non è distinguibile ed è la ragione per cui l’uomo non è stato ancora identificato. Nel decisivo fotogramma è ripreso mentre aziona il telecomando pochi minuti prima dell’esplosione che investirà poi le studentesse di Mesagne che con il loro passaggio attiveranno il sensore che innesca la deflagrazione. Secondo la Procura si tratta di un italiano. Dalle immagini ha un’età apparente di 50-55 anni ed è ritenuto avere conoscenze specifiche di elettronica che non sono da tutti. Nel fotogramma si nota come è vestito, con giacca, pantaloni chiari e scarpe da ginnastica. Il procuratore di Brindisi, Marco Dinapoli, ha ipotizzato che l’attentato sia «un gesto isolato» ed ha ritenuto «improbabile» la pista mafiosa, senza comunque escluderla del tutto. Ad ogni modo è palpabile negli ambienti investigativi che la pista mafiosa è stata esclusa. Oggi a Brindisi arriveranno i ministri all’Interno, Annamaria Cancellieri, ed alla Giustizia, Paola severino. Cancellieri farà il punto della situazione con gli investigatori. A Brindisi sono presenti i migliori “cervelli” dell’anticrimine e finora, a quanto pare, tutto quanto è stato raccolto ed ottenuto come elementi è frutto solo del lavoro degli inquirenti.
Si terranno questo pomeriggio alle 16.30 nella Chiesa madre di Mesagne i funerali di Melissa Bassi, vittima dell’attentato di sabato mentre andava alla sua scuola, l’Istituto professionale per i servizi sociali intitolato alla moglie di Giovanni Falcone, Francesca Lauro Morvillo Falcone. Saranno esequie solenni con la partecipazione di autorità di governo. Potrebbe non partecipare la madre di Melissa, la signora Rita, che è stata colta da malore sabato quando ha appreso la notizia della morte della sua unica figlia ed è stata ricoverata al locale ospedale. È ancora molto scossa, non ha accettato la perdita ed è seguita da psicologi. A Mesagne, così come a Brindisi, anche oggi è lutto cittadino. Sono stazionarie, intanto, le condizioni delle cinque studentesse ferite, tutte di Mesagne. Veronica, la più grave, ricoverata all’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, ieri ha ripreso conoscenza due volte ed è stato un sollievo per i familiari. I medici, però, ripetono che le sue condizioni sono ancora critiche. Lievissimi miglioramenti per le ragazze ricoverate all’ospedale “Perrino” di Brindisi dichiarate dai medici «in condizioni stazionarie». Si stanno riprendendo le due ragazze ricoverate in Chirurgia Plastica (una delle due è Vanessa, la sorella maggiore di Veronica). Per le due ragazze ricoverate al Centro Grandi Ustioni condizioni pure «stazionarie» e la prognosi resta riservata. Una di loro sarà avviata oggi in sala operatoria per un intervento chirurgico.
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