Santorum, il candidato allevato a latte e Vangelo, è primo nei sondaggi

Di Benedetta Frigerio
15 Febbraio 2012
Lo dicono due rilevazioni. La prima a cura del New York Times e della Cbc News, secondo cui sarebbe in testa col 32 per cento davanti a Romney (28), Paul (12) e Gingrich (10). Il secondo sondaggio, della Pew Research Centre, dà Santorum in prima posizione col 32 per cento dei consensi, 2 in più rispetto al candidato mormone.

Dopo aver dimostrato di non essere solo uno dei fenomeni anomali delle primarie repubblicane, Rick Santorum è diventato il candidato favorito del Gop. Lo dicono due sondaggi fra i più attendibili. Secondo quello condotto dal New York Times e Cbc News in tutti gli Stati Uniti Santorum gode del 32 per cento dei favori, mentre Mitt Romney, calando di 2 punti, si attesta al 28 per cento. Newt Gingrich, che sembrava l’unica reale alternativa a Romney, è al quarto posto con il 10 per cento dei voti, sorpassato da Ron Paul al 12. La sorpresa è anche maggiore se si considera che, nell’ultimo sondaggio, Santorum godeva solo del 16 per cento dei favori e che Romney era al 28 e Gingrich al 21.
Il secondo sondaggio, della Pew Research Centre, dà Santorum in testa, sempre con due punti percentuali in più (32 per cento a 30) rispetto al mormone.

A dare la spinta all’avvocato italo-americano sono probabilmente le ultime vittorie in Missouri, Minnesota e Colorado. Così inaspettate, forse, da renderlo ancora più credibile. La vittoria, infatti, ha rivelato il consenso che gode l’ex senatore della Pennsylvania tra la base conservatrice, tra quella cattolica ortodossa e tra quella evangelica. Non solo, anche i “colletti blu”, che non hanno mai dimostrato troppo entusiasmo per il milionario Romney, probabilmente vedono in questo ragazzo semplice, provato da vicende personali ma grintoso e competente e ora pure papabile, il candidato che può meglio rappresentarli.

Infatti, anche i sondaggi condotti tra la base dicono che Santorum gode del consenso del 42 per cento del Tea Party e ora del 41 degli evangelici. In questo momento, poi, anche in Michigan dove si voterà il 28 febbraio (e dove Romney era favorito) sembra che Santorum stia recuperando. Significa che pure il 6 marzo, giorno del Big Tuesday in cui votano molti Stati del Sud e dove Ginghrich è favorito, le preferenze per il cattolico da poco convertito potrebbero ancora spostarsi sull’italo-americano allevato a latte e Vangelo.
Twitter: @frigeriobenedet

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