Si profila uno scontro al calor bianco tra Parlamento e Procura di Milano

Di Luigi Amicone
17 Febbraio 2011
Da Cgil a Famiglia Cristiana, dal Pd all’Udc il giudizio all’unisono è identico a quello pronunciato dal Financial Times nell’editoriale di lunedì 14 febbraio: in Italia non esiste un’opposizione credibile, quindi è bene che Berlusconi venga liquidato dalla magistratura

Da Cgil a Famiglia Cristiana, dal Pd all’Udc il giudizio all’unisono è identico a quello pronunciato dal Financial Times (vedi qui sotto) nell’editoriale di lunedì 14 febbraio: in Italia non esiste un’opposizione credibile, quindi è bene che Berlusconi venga liquidato dalla magistratura.

Inutile ricordare che, come ha giustamente dichiarato
il ministro della Giustizia Angelino Alfano, «il fatto che il gip di Milano abbia disposto il processo immediato nei confronti del premier Silvio Berlusconi significa che non ha tenuto conto di quanto votato le settimane scorse dalla Camera, dunque questo è un tema che attiene l’autonomia, la sovranità e l’indipendenza del Parlamento». Siamo nelle mani dei tribunali. E’ una nostra fissa? No, sono le sentenze che ad ogni piè sospinto ci insegnano come deve cambiare la legge sulle adozioni, come deve essere scritta quella sul fine vita, come va modificato il referendum sulla fecondazione assistita e via prosciugando le prerogative del Parlamento e annullando il voto democratico degli italiani.

Siamo entrati nel decisivo giro di walzer di un “golpe morale”.
Dove ai “balilla etici tredicenni”, secondo la perfetta definizione data da Giuliano Ferrara alla scena vista al Palasharp, è stato dato il compito di leggere le requisitorie. All’esimio azionista quello di teorizzare la Repubblica Giudiziaria “tutto per tutti”. Alla piazza, quella di inscenare una poco sensata e molto politicamente orchestrata manifestazione in difesa della dignità della donna. In realtà in marcia c’è solo un’ordalìa irrazionale e dalle pulsioni totalitarie. Ma per i disegni politici di Palazzo e la disgrazia dell’Italia popolare cosa non si farebbe? Intanto, si annienti l’uomo votato dagli italiani e si vada a nuove elezioni. Poi si vedrà.

Ma non hanno detto fino a ieri che alternative al governo Berlusconi
attualmente non ce ne sono? Non hanno detto fino a ieri che andare al voto nelle condizioni in cui si trova attualmente l’Italia è una follia? E invece eccoli tutti a tirare la giacca al presidente Napolitano e a remunerare di buona fama i costituzionalisti pronti a dimostrare che, contro il dettame della Costituzione, il Quirinale può sciogliere le Camere e tornare alle urne a suo piacimento. Già, siamo una Repubblica Giudiziaria. E chissenefrega, come dicevano i fascisti, se domani sarà il caos.

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