Berlusconi: «Elezioni? Abbiamo perso, ora nel Pdl bisogna cambiare» – Rassegna stampa/1

Di Redazione
31 Maggio 2011
Il premier Silvio Berlusconi, in visita di Stato in Romania, ammette la sconfitta elettorale, annuncia cambiamenti nel partito e dichiara: «Penso che a Napoli si pentiranno tutti moltissimo e spero che non debba succedere così anche a Milano». Il ministro Maroni per rilanciare il governo chiede riforme economiche «non a costo zero» e Formigoni lo appoggia

«Abbiamo perso, questo è evidente. Ora nel partito bisogna cambiare. Anche il Milan ogni tanto perde e poi vince». Sono queste le parole del premier Silvio Berlusconi che, in visita di Stato in Romania, ha commentato la pesante disfatta del Pdl alle elezioni amministrative, dove il centrodestra ha perso quasi dovunque, compreso a Milano e Napoli.



”Non dà dettagli il presidente del Consiglio, ma è la prima volta che dalla sua bocca escono parole nette sul Pdl e per tanti è forse matura la decisione di adottare una struttura di vertice diversa, magari un coordinatore unico: «Ora ci vediamo e faremo quello che serve per radicare molto di più il partito sul territorio, come eravamo già intenzionati a fare», aggiunge il capo del governo”. (Corriere, p. 3).



Berlusconi fa anche una piccola analisi del voto: «Adesso i milanesi devono pregare il buon Dio, che non gli succeda qualcosa di negativo perché veramente la città non era amministrata male e quindi adesso speriamo che questi qui si improvvisino in un mestiere che non hanno mai fatto». E su De Magistris: «Penso che a Napoli si pentiranno tutti moltissimo e spero che non debba succedere così anche a Milano». Ieri ha parlato anche il ministro Roberto Maroni, affermando che «è arrivato il momento di politiche per la crescita e che certamente non potranno essere a costo zero».



”Non c’è dubbio però che l’unica strada per rilanciarsi sia l’azione di governo, e che l’unico sentiero praticabile passi per il dicastero dell’Economia. (…) Sta per essere messa in atto un’operazione con una lettera indirizzata al premier – primo firmatario Brunetta – perché «alla prima riunione utile del governo» venga inserito all’ordine del giorno il varo della legge delega per la riforma del fisco e il piano per il Sud” (Corriere, p. 6).



“«E’ chiaro che Bossi si deve schierare con Berlusconi», dice il governatore della Lombardia, Formigoni: «Servono interventi a favore delle imprese, perché tenere i conti in ordine non basta più. Serve la riforma del fisco, perché la promettiamo dal ’94. Serve una revisione del welfare fondato sulla sussidiarietà. Serve un federalismo che premi le regioni più virtuose. Questa è la scommessa. Se il governo riuscirà a centrare questi obiettivi, il centrodestra tornerà a vincere, anche con Berlusconi candidato premier. Altrimenti non vincerà con nessuno»” (Corriere, p. 6).

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