Il Papa affida l’Italia alla Madonna

Di Benedetta Frigerio
04 Maggio 2011
Il 26 Maggio prossimo Benedetto XVI pregherà il rosario con i vescovi italiani. Non ripeterà la consacrazione dell'Italia alla Vergine, voluta dal suo predecessore Giovanni Paolo II, affinchè si possa «entrare in questo affidamento già fatto, perchè sia realtà veramente vissuta ogni giorno e cresca così una Chiesa realmente mariana»

Benedetto XVI ha detto di recente che per ora non ripeterà, come il suo predecessore Giovanni Paolo II, gli atti di consacrazione alla Madonna di diverse parti del mondo. Ma ha deciso di affidare l’Italia alla Vergine Maria. Un comunicato della Santa Sede diffuso ieri dice che, «accogliendo l’invito del cardinal Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, Benedetto XVI si recherà nella basilica di Santa Maria Maggiore, giovedì 26 maggio 2011, per presiedere la recita del Santo Rosario, insieme con i vescovi italiani».

Se il 13 settembre 1959 l’Italia venne consacrata al Cuore Immacolato della Vergine Maria, questa volta si vuole rinnovare l’affidamento in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. La decisione dipende sicuramente dalle preoccupazioni espresse più volte dai vescovi e dal Papa circa le sorti italiane, ma più ancora si possono ritrovare le regioni nell’intervista rilasciata dal Pontefice il 22 aprile scorso alla trasmissione televisiva A Sua immagine.

«L’atto pubblico [della consacrazione]» diceva il Papa, «è stato fatto, forse un giorno sarà necessario ripeterlo, ma al momento mi sembra più importante viverlo, realizzarlo, entrare in questo affidamento, perché sia realmente nostro… vorrei invitare ad entrare in questo affidamento già fatto, perché sia realtà vissuta da noi ogni giorno e cresca così una Chiesa realmente mariana».

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