Libia: passano le mozioni di maggioranza, Pd e Terzo polo

La Camera ha dato il via libera alla mozione di maggioranza sulla Libia con 309 sì e 294 no. Anche le mozioni di Pd e Terzo polo sono passate rispettivamente con 260 sì, 21 no e 316 astenuti e 265 sì, 45 no e 291 astenuti. Bocciata quella dell’Idv.

Fabrizio Cicchitto, intervenendo alla Camera prima del voto, ha dichiarato che la linea della maggioranza è «aperta. Così aperta che ci asterremo su tutte le altre mozioni, votando contro solo su quella di Di Pietro, e a favore solo su quella della maggioranza. Perché noi non siamo settari e faziosi: di settarietà e faziosità prendiamo anzi lezione – ha detto rivolto a Casini e Bersani – dagli interventi di poco fa». Secondo Silvio Berlusconi il risultato è positivo e la maggioranza «solida». Per Umberto Bossi «la Lega ha vinto, ce l’ha sempre duro».

Prima della votazione è intervenuto anche il ministro degli Esteri Franco Frattini, che ha spiegato che Muammar Gheddafi «non ha futuro» e che le vittime del conglitto sono già «10 mila, forse 20 mila». Al Gruppo di contatto sulla Libia il titolare della Farnesina proporrà una via d’uscita dal conflitto. Frattini ha anche aggiunto: «Non è oggi da parte mia possibile dire in quest’Aula quale sarà la data» della fine della missione militare italiana in Libia. «È assolutamente evidente, come appare nella mozione di maggioranza, che la data esatta entro cui si concluderanno le azioni militari sarà il risultato di un confronto con le organizzazioni internazionali, quindi innanzitutto con la Nato e con gli alleati».

Pierluigi Bersani, segretario del Pd, ha parlato in aula di «Vergognosa sceneggiata» che mina la «credibilità dell’Italia». Pier Ferdinando Casini ha invece commentato così il voto sulla mozione della maggioranza: «Una pagina nera della politica estera dell’Italia e delle sue relazioni internazionali. Stiamo facendo una campagna elettorale sulle spalle dell’Italia e sulla vita dei nostri militari. Su queste cose un Paese serio non scherza».